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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Elezioni 2024

Guglielmix

La risoluzione del problema dei parcheggi in destra Brenta e una nuova piazza ipogea sotto viale delle Fosse. Fratelli d’Italia lancia due proposte elaborate dall’architetto e candidato Antonio Guglielmini. Elena Pavan: “Sono progetti di visione”

Pubblicato il 23-05-2024
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Brassaï. L’occhio di Parigi

Breaking news: nella campagna elettorale per le amministrative a Bassano compare un nuovo personaggio. È Guglielmix.
Non è un supereroe e non è un amico di Asterix e Obelix.
Si tratta della nuova versione del consigliere comunale uscente, architetto di professione e candidato nella lista di Fratelli d’Italia Antonio Guglielmini, dal cui cappello a cilindro esce un mix di soluzioni per due annosi problemi della nostra città: la carenza di parcheggi in destra Brenta e l’interferenza fra traffico veicolare e flussi pedonali nel nodo strategico di viale delle Fosse.

Andrea Zonta, Elena Pavan, Antonio Guglielmini (foto Alessandro Tich)

È il doppio oggetto di una conferenza stampa convocata da Fratelli d’Italia nella selva oscura di Sala Tolio, con l’intervento - oltre a Guglielmini - del sindaco e ricandidato sindaco Elena Pavan, del vicesindaco e pure candidato nella lista FdI Andrea Zonta e con l’amichevole presenza tra le file del pubblico dell’assessore regionale e candidata alle Europee, sempre per Fratelli d’Italia, Elena Donazzan.

Le due proposte progettuali rappresentano un’anticipazione di quello che verrà poi illustrato all’incontro pubblico “Progetti per la Città 2024 - 2029”, organizzato dalle tre liste della coalizione pro Pavan (Elena Pavan Sindaco, Fratelli d’Italia e Forza Bassano) e fissato alle ore 18 di oggi al Palazzo delle Professioni di viale Asiago.
“Presentiamo due progetti importanti per la nostra città, in due zone sensibili e critiche - dichiara in apertura Elena Pavan -. Affrontiamo il tema dei parcheggi in destra Brenta con idee maturate ancora qualche tempo fa. Le presentiamo oggi per la nostra volontà di riproporci e di continuare a lavorare per la nostra città in una prospettiva dei prossimi cinque anni. Sono progetti di visione.”
Andrea Zonta introduce “l’annosa questione dei parcheggi in destra Brenta” e focalizza l’attenzione su quello che - come poi capirete nel prosieguo di questo articolo - è l’elemento centrale dell’intera operazione-Angarano.
Vale a dire il campo sportivo, oggi non più utilizzato, della Parrocchia della Ss. Trinità a ridosso di via Colbacchini.
Non per farne parcheggi, che sarebbero troppo distanti dal cuore pulsante della destra Brenta e cioè via Angarano e vie limitrofe, ma per fare qualcos’altro che renda possibile la realizzazione di un nuovo ampio parcheggio in zona, a poca distanza dal Ponte. Come? Buona lettura.

La conferenza stampa non è di quelle da prendere alla leggera: viene infatti esposta una sequenza di dati, di schemi e di numeri spiegati da Guglielmini con l’ausilio di una serie di slides su Power Point riproiettate su uno schermo, che impongono la massima concentrazione al vostro umile cronista.
Per cui anche questa volta - come spesso accade dovendo scrivere di argomenti complessi - tenterò un’impresa ai limiti delle possibilità umane: sintetizzare e spiegare le stesse cose anche a voi, sperando di farmi capire.
Partiamo dunque dal progetto numero uno: la risoluzione del problema della carenza di parcheggi in zona Angarano in destra Brenta.
“Angarano si sta sviluppando molto come attrazione per la città, è diventata una nuova piazza e mancano i parcheggi”, è la premessa di Antonio Guglielmini.
“Il professionista architetto prestato alla politica”, come si autodefinisce il consigliere di maggioranza uscente e candidato, presenta quindi “una soluzione possibile e sostenibile per il quartiere Angarano”.
A monte della proposta c’è stato tutto uno studio preliminare sui diversi aspetti della questione: il censimento degli attuali parcheggi in sinistra Brenta ovvero centro storico e immediata cintura (3.890) e di quelli in destra Brenta (appena 504); le distanze incociate dei parcheggi dal centro storico e da Angarano; la ricognizione dei siti di proprietà comunale ad Angarano con relativi dati e condizioni attuali (scuola primaria G. Pascoli; scuola media Bellavitis; Palazzo Bonaguro e Brolo).
C’è stata poi, tra le altre cose, l’analisi dei siti di proprietà privata da cui ricavare possibili parcheggi (area sud Istituto Scalabrini e area campo sportivo Parrocchia Ss. Trinità). Entrambi presentano tuttavia delle criticità: il primo per capienza non sufficiente, il secondo per la distanza da via Angarano e per l’insufficiente facilità di accesso.
Tornando alle proprietà comunali, il brolo di Palazzo Bonaguro è intoccabile in superficie, essendo sottoposto a vincolo monumentale benché in linea teorica vi si potrebbe realizzare un park interrato con una capienza di 500/550 posti auto.
Onde per cui…

Onde per cui la soluzione “possibile e sostenibile” è questa.
Primo obiettivo: realizzazione di un nuovo plesso scolastico unificato, con scuola primaria e scuola secondaria di primo grado, e contestuale dismissione delle scuole Pascoli e Bellavitis.
“Le attuali due scuole non sono solo vecchie come struttura - rimarca Guglielmini - ma anche come proposta didattica per i ragazzi di oggi.”
La nuova scuola verrebbe costruita nell’area dell’attuale campo sportivo della Parrocchia della Ss. Trinità (10.665 mq di superficie complessiva, di cui 4.250 destinati al nuovo plesso scolastico), previa acquisizione del Comune.
Il concetto è quello di una scuola “moderna, innovativa, autosufficiente, a contatto con la natura”, con un’area destinata a verde, un’altra area a spazi attrezzati comuni con la Parrocchia e 70 nuovi posti auto a servizio della scuola e delle attività parrocchiali.
C’è anche una stima previsionale dei costi: 400/500mila euro per l’acquisizione dell’area, 8/8,5 milioni di euro per la progettazione e la costruzione della nuova scuola e 20/25.000 per il trasloco dalla scuole esistenti Pascoli e Bellavitis.
La proposta è già stata presentata alla Parrocchia della Ss. Trinità che, come riferisce Andrea Zonta, ha preso in considerazione l’eventualità della cessione dell’area del campo sportivo ma “non ha ancora preso posizione”, dovendo valutare l’importante questione con il consiglio parrocchiale per gli affari economici e con la curia vescovile.
Riguardo infine agli 8 milioni e passa di euro stimati per il progetto e la costruzione del plesso scolastico, Guglielmini ricorda - con un cenno di assenso dell’assessore regionale Elena Donazzan - la possibilità di accedere ai finanziamenti della Regione e dello Stato per la riqualificazione scolastica, essendo prevista anche la demolizione della attuale scuola media Bellavitis.

Ed eccoci arrivati al secondo obiettivo e quindi al tema dei parcheggi in destra Brenta.
Una volta dismessa, l’ex scuola primaria G. Pascoli sarà destinata a sede per i servizi di quartiere e comunità.
L’ex scuola media G. Bellavitis sarà invece, per l’appunto, demolita e al suo posto sarà progettato e realizzato un nuovo parcheggio secondo due possibili opzioni progettuali.
La prima opzione, nel caso in cui si decidesse per una demolizione parziale dell’edificio scolastico, è quella di un parcheggio esterno a raso con la dotazione di 350/400 posti.
La seconda è invece l’opzione di un parcheggio totale con una parte di posti auto esterni (150) e il resto “in struttura” e cioè in un parcheggio coperto e multipiano per un totale di 850/900 posti auto.
Angarano e la destra Brenta avrebbero così finalmente il loro bel parcheggione a poco distanza dal Ponte Vecchio.
Anche qui i costi non sono noccioline: la stima è di 10-11 milioni di euro.
“Sono cifre che non spaventano - affermano sempre i presenti -. Si può realizzare con fondi di investimento in project financing dei privati che prenderanno il parcheggio in gestione.”
Previsioni urbanistiche per tutto ciò? “Zero consumo di suolo.”

In conferenza stampa ho già preso una marea di appunti sul bloc notes e la mia penna mi sta implorando di smettere, ma il mix di Guglielmix non è ancora finito.
C’è infatti anche il secondo “progetto di visione” sul piatto ed è quello della piazza ipogea da realizzare sotto viale delle Fosse.
Qui per fortuna la trattazione è molto più veloce.
Non è un’idea che sbuca dal nulla. Era infatti già compresa nel Masterplan Bassano 2020, di cui io già mi occupai su Bassanonet nell’anno del Signore 2011 e cioè ben tredici anni fa: il poderoso piano urbanistico di indirizzo elaborato con spirito volontario dagli architetti Massimo Vallotto e Antonio Guglielmini, all’indomani della storica battaglia civica che aveva portato all’abolizione delle Torri di Portoghesi nell’area Parolini alias Piano Mar.
Uno studio-proposta sulla possibile Bassano del futuro che i due professionisti avevano omaggiato alla città e all’amministrazione e che l’amministrazione ha poi chiuso in qualche recondito cassetto, gettando la chiave in Brenta.
In sostanza e in poche parole, l’idea progettuale prevede la realizzazione di uno slargo sotterraneo all’altezza dell’attuale attraversamento pedonale tra il Vecchio Ospedale e via Da Ponte-angolo Caffè Fontana.
“Uno slargo di ampio respiro, accessibile, in sicurezza, con rampe per disabili, scale mobili e un ascensore”, spiega Guglielmini.
Il nuovo ampio passaggio ovvero piazza ipogea consentirà l’eliminazione dell’attuale attraversamento pedonale, che allo scattare del verde per i pedoni crea l’incontro ravvicinato tra il flusso delle persone sulle zebre e le auto che escono da via Da Ponte e da via dell’Ospedale.
Non sarà più possibile uscire in auto da via Jacopo Da Ponte su viale delle Fosse e vicolo Da Ponte diventerà una strada ad uso esclusivo dei residenti, in senso inverso rispetto a quello attuale, con uscita su piazzale Trento.
Penso di avervi descritto abbastanza i due “Progetti per la Città 2024 - 2029” targati Fratelli d’Italia by Antonio Guglielmini for Elena Pavan Sindaco.
Termino qui, per evitare che la mia penna e il mio bloc notes mi denuncino per sfruttamento lavorativo, come pure la mia tastiera.

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