Pubblicità

Il mondo che vorrei

Pubblicità

Il mondo che vorrei

Paolo Massimiliano PaternaPaolo Massimiliano Paterna
Giornalista
Bassanonet.it

Contaminazioni

Reporters Sans Frontières e la Libertà di stampa in Italia, aspettando il 2023

Sebbene l’Italia sia scesa al 58° posto nella classifica mondiale, il report parla di un Paese dove il pluralismo non manca. Anche se pesano le minacce e le violenze subite dai giornalisti durante la pandemia

Pubblicato il 10-01-2023
Visto 5.900 volte

Pubblicità

Il mondo che vorrei

Reporters Sans Frontières è un'organizzazione non governativa, no-profit, con l’obbiettivo dichiarato di promuovere e difendere la libertà di informazione e di stampa. L'organizzazione ha sede principale a Parigi, ha lo status di consulente delle Nazioni Unite.
Annualmente compila e pubblica una classifica dei paesi, che ne valuta la libertà di stampa, con l’ausilio di organizzazioni partner, corrispondenti in tutto il mondo, giornalisti, ricercatori, giuristi e attivisti.

La libertà di stampa è la nostra libertà. Poster incollato a forma di taglio sul muro nel quartiere di Trastevere, Roma.

Vediamo cosa dice nel dettaglio Reporters Sans Frontières sulla Libertà di stampa in Italia:

Panorama mediatico
Il panorama mediatico italiano è ben sviluppato e presenta un'ampia gamma di mezzi di comunicazione che garantiscono una reale diversità di opinioni. Il settore radiotelevisivo comprende diversi canali televisivi pubblici (come Rai 1) e stazioni radiofoniche pubbliche, oltre a molte stazioni radiotelevisive private. La stessa diversità caratterizza la carta stampata, che comprende quasi 20 quotidiani con una tiratura superiore a 20.000 copie (come il Corriere della Sera e La Repubblica), circa 50 settimanali con una notevole diffusione (come L'Espresso e Famiglia Cristiana), oltre a numerose riviste e una serie di siti web di notizie.

Contesto politico
I giornalisti italiani godono per lo più di un clima di libertà. Tuttavia, a volte cedono alla tentazione di autocensurarsi, sia per conformarsi alla linea editoriale della propria organizzazione, sia per evitare una causa per diffamazione o un'altra forma di azione legale, sia per paura di rappresaglie da parte di gruppi estremisti o della criminalità organizzata.

Quadro giuridico
Una certa paralisi legislativa frena l'adozione di diverse proposte di legge volte a preservare e persino migliorare la libertà giornalistica. Questo spiega in parte le limitazioni che alcuni giornalisti incontrano nel loro lavoro. La diffamazione non è ancora stata depenalizzata e la pandemia ha reso più complesso e laborioso l'accesso dei media nazionali ai dati in possesso dello Stato.

Contesto economico
A causa della crisi economica, i media nel loro complesso dipendono sempre più dagli introiti pubblicitari e da eventuali sussidi statali, mentre la stampa sta affrontando un graduale calo delle vendite. Il risultato è una crescente precarietà che mina pericolosamente il giornalismo, la sua energia e la sua autonomia.

Contesto socioculturale
La polarizzazione della società italiana durante la pandemia di Covid-19 ha colpito i giornalisti, che sono stati oggetto di attacchi sia verbali che fisici durante le proteste contro le misure adottate dalle autorità per combattere la pandemia.

La sicurezza
I giornalisti che indagano sulla criminalità organizzata e sulla corruzione sono sistematicamente minacciati e talvolta sottoposti a violenza fisica, compresi gli attacchi incendiari alle loro auto o alle loro case. Vengono orchestrate campagne di intimidazione online per "punire" i giornalisti che hanno il coraggio di approfondire temi delicati come la collusione tra famiglie mafiose e politici locali. Venti giornalisti sono attualmente protetti dalla polizia 24 ore su 24 perché hanno subito intimidazioni, minacce di morte o attacchi.

Nel 2022 l’Italia è al 58esimo posto nella classica mondiale sulla libertà di stampa, immediatamente prima del Niger. Vedremo il 2023.

Collegamenti in inglese
rsf.org/en/index
rsf.org/en/country/italy

Pubblicità

Il mondo che vorrei

Più visti

1

Politica

08-10-2024

La murena e il pesce siluro

Visto 11.426 volte

2

Attualità

04-10-2024

Perdinci e Perfluoro

Visto 11.212 volte

3

Attualità

04-10-2024

La collanina di Giada

Visto 10.112 volte

4

Politica

08-10-2024

Sgorbio istituzionale

Visto 9.630 volte

5

Attualità

05-10-2024

Finkbräu

Visto 9.622 volte

6

Cronaca

06-10-2024

Piccolo grande uomo

Visto 9.516 volte

7

Attualità

04-10-2024

Astra Nostra

Visto 9.319 volte

8

Politica

07-10-2024

Gli manca la parola

Visto 9.171 volte

9

Attualità

08-10-2024

CUC-ing Show

Visto 7.629 volte

10

Attualità

09-10-2024

Dalmonte e da Torino

Visto 5.792 volte

1

Attualità

01-10-2024

N.C.C. - Si Salvini chi può

Visto 20.075 volte

2

Politica

19-09-2024

Discesa in camper

Visto 17.031 volte

3

Attualità

14-09-2024

Il turismo che alberga in me

Visto 16.799 volte

4

Attualità

25-09-2024

Piazzola de Toros

Visto 12.948 volte

5

Attualità

21-09-2024

Demolition Day

Visto 11.988 volte

6

Attualità

12-09-2024

La ragazza del Piper

Visto 11.436 volte

7

Politica

08-10-2024

La murena e il pesce siluro

Visto 11.426 volte

8

Attualità

21-09-2024

Liberté, Égalité, Osé

Visto 11.272 volte

9

Attualità

04-10-2024

Perdinci e Perfluoro

Visto 11.212 volte

10

Politica

27-09-2024

Agenti e Reagenti

Visto 10.927 volte