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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
La Grande Monnezza
Quando si organizza un evento come la “Città dei Ragazzi” si sa che richiama migliaia di persone. Con conseguente e prevedibile sovrapproduzione di rifiuti. Ma Bassano, città “turistica”, non sa ancora attrezzarsi adeguatamente allo scopo
Pubblicato il 31-03-2014
Visto 4.173 volte
Se ieri sera un ipotetico turista fosse venuto per la prima volta in vita sua a Bassano del Grappa e fosse passato per le piazze, si sarebbe fatto l'idea che la nostra città abbia ben poca attenzione per il decoro urbano. In altre parole, che siamo una città di sporcaccioni.
Il teorico turista probabilmente non avrebbe saputo - anche perché non sarebbe stato tenuto a saperlo - che nel corso della giornata si era svolta la “Città dei Ragazzi”: la lodevole e animatissima manifestazione che da più di vent'anni trasforma il centro storico in un grande parco di attività a misura di bambino, e che per questo richiama ogni anno migliaia di persone. Come è successo, puntualmente, anche ieri: complice anche la bella giornata primaverile.
Ne consegue anche, come per tutti gli eventi di massa, un'inevitabile e prevedibile sovrapproduzione di rifiuti. Una cosa del tutto normale, se supportata da un'adeguata disponibilità di contenitori dove smaltirli.
Foto Alessandro Tich
E, come la celebre canzone, sottolineo “se”.
Già, perché nella serata di ieri il nostro presunto turista avrebbe visto quello che abbiamo testimoniato con le nostre fotografie: cestini traboccanti oltremodo di immondizie coi rifiuti in eccesso sparsi per terra, non solo nelle adiacenze dei bidoni ma anche in vari angoli delle due piazze e sul selciato di via San Bassiano.
E non si trattava degli scarti dei laboratori della “Città dei Ragazzi”, ammassati e impacchettati a fianco della chiesa in via Marinali in attesa della raccolta mattutina da parte di Etra. Quelle sparse in amena profusione erano tutte scoasse “normali”: cartocci, salviette, bottiglie, coppette di gelato.
E non è neanche un problema di maleducazione: se devo gettare via qualcosa e il cestino è già stracolmo oltre all'orlo, non si possono fare miracoli.
Eppure durante la manifestazione c'erano anche i consueti contenitori supplementari di rifiuti messi a disposizione dall'Etra: ma evidentemente non sono stati sufficienti.
Sia chiaro: non sto addossando responsabilità alla “Città dei Ragazzi”, che da tempi non sospetti considero una delle più belle e riuscite idee per esaltare il ruolo di aggregazione sociale del centro storico mai prodotte dalla nostra comunità.
Quello che fa scattare il Tich Nervoso è la carenza del “sistema città” - ovvero degli enti preposti ai servizi e alla logistica di supporto - nel cercare di prevenire e quindi di evitare con le opportune dotazioni la formazione delle micro-discariche a cielo aperto, giustificati e confortati dal fatto che la mattina seguente, con la raccolta e gli spazzamenti di Etra, sarà comunque tutto ripulito.
Cara Bassano “turistica”: non ci siamo proprio. Che idea vi fareste se vi capitasse di andare, per esempio, a San Gimignano o ad Assisi e vi imbatteste in cumuli di immondizie lasciati in bella vista nella piazza principale?
Non basta organizzare eventi e restaurare Ponti, serve anche un minimo sindacale di decoro. L'attrattività di Bassano del Grappa, di cui in tanti oggi si riempiono la bocca, dipende anche da queste piccole cose.
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