Pubblicità

Fondazione The Bank

Pubblicità

Fondazione The Bank

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Politica

Mara Bizzotto: “In Europa io non rappresento l'Italia”

L'europarlamentare corregge una frase del presentatore all'inaugurazione della sede della Lega a Rosà. Ma intanto esulta per la tutela europea del “Made in Italy”

Pubblicato il 25-10-2010
Visto 5.494 volte

Pubblicità

Fondazione The Bank

“Io non rappresento l'Italia, ma il territorio.”
Con queste parole, l'europarlamentare della Lega on. Mara Bizzotto, intervenendo ieri mattina all'inaugurazione della nuova sede della Lega Nord di Rosà, ha corretto una frase del presentatore della cerimonia, che l'aveva invitata al microfono presentandola come “rappresentante italiana al Parlamento Europeo”.
Ma, nello stesso tempo, l'euro-onorevole leghista esulta per il via libera del Parlamento Europeo al regolamento sul “made in”, che impone un nuovo sistema di etichettatura delle merci provenienti dai Paesi extra UE e che la Bizzotto definisce “una vittoria storica contro la concorrenza sleale a tutela della qualità e dell'autenticità dei veri prodotti Made in Italy”.

L'eurodeputata della Lega Nord Mara Bizzotto

Dopo il voto di Strasburgo, il nuovo regolamento passerà ora al vaglio dei negoziati tra Commissione Europea, Parlamento Europeo e Consiglio d'Europa per l'approvazione definitiva del testo.
“Con il voto sul Made-in - commenta la parlamentare europea - abbiamo fermato l’invasione dei prodotti cinesi e le pratiche di concorrenza sleale contro cui da tempo i nostri imprenditori sono costretti a combattere. Questo provvedimento segna una vittoria storica per le nostre aziende e per tutta l’economia del nostro Paese”.
“La bella notizia è che in Europa non vedremo più prodotti fatti in Cina o Pakistan e falsamente spacciati col marchio Made in Italy - continua l’onorevole Bizzotto-. Ma il voto di oggi rappresenta anche un’importante successo per i piccoli e medi imprenditori virtuosi contro alcuni furbetti della grande industria. E’ finita la pacchia per chi ha delocalizzato selvaggiamente per anni a discapito delle nostre piccole imprese e dei nostri distretti, producendo in Cina merci che venivano poi vendute come Made in Italy”.
L'esponente della Lega riferisce che l'etichettatura di origine, originariamente prevista solo per i prodotti finiti, sarà obbligatoria anche per i prodotti semi-lavorati “grazie ad un emendamento presentato dalla Lega Nord”.
“In questo modo - conclude - abbiamo evitato, per esempio, che un’impresa che compia in Italia le operazioni di rifinitura di un paio di scarpe magari prodotte in gran parte in Cina o India possa apporre furbescamente il marchio Made in Italy”.

Pubblicità

Fondazione The Bank

Più visti

1

Attualità

01-12-2025

Birreria Trenti chiude dopo 69 anni

Visto 13.536 volte

2

Attualità

28-11-2025

Finco: “Accordo positivo sulla Polizia Locale”

Visto 10.752 volte

3

Attualità

28-11-2025

Canova, il gigante ritrovato

Visto 9.711 volte

4

Geopolitica

01-12-2025

La Germania e la minaccia dei droni

Visto 9.086 volte

5

Attualità

01-12-2025

ULSS 7 Pedemontana, intesa con la Mayo Clinic

Visto 8.910 volte

6

Imprese

01-12-2025

L’Oro della Stampa a Nicole Tassotti

Visto 5.057 volte

7

Attualità

03-12-2025

Ministero e Alpini, accordo sui Campi Scuola

Visto 4.167 volte

8

Associazioni

28-11-2025

Liberamenti: si accende la terza edizione

Visto 3.582 volte

9

Libri

02-12-2025

Diario estremo: vite a nudo

Visto 2.670 volte

10
1
2

Politica

22-11-2025

Una poltrona per cinque

Visto 23.448 volte

3

Attualità

12-11-2025

Un assaggio di futuro

Visto 21.309 volte

4

Politica

19-11-2025

La profezia dell’asteroide

Visto 20.787 volte

5

Politica

10-11-2025

Elena Pavan: “Sono pronta a rimettermi in gioco”

Visto 20.661 volte

6

Politica

17-11-2025

Sim Scalabrin

Visto 20.468 volte

8

Politica

09-11-2025

A tu per tu con Francesco Rucco

Visto 20.173 volte

9

Politica

18-11-2025

PD effe

Visto 19.868 volte

10