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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Smantellato il cantiere del Tempio Ossario

Ma l'opera di risanamento è incompleta e un cartello avverte: “Lavori sospesi”. Il sindaco: “Servono garanzie per il passaggio di proprietà all'Onor Caduti della Difesa, che ha espresso perplessità sull'intervento”

Pubblicato il 02-12-2011
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Sono arrivati questa mattina alle 7 e in poco più di un'ora hanno smantellato le transenne e le impalcature ancora rimaste all'esterno del Tempio Ossario di Bassano del Grappa.
Gli operai della ditta udinese incaricata dei lavori di risanamento e restauro conservativo del sacro edificio, che contiene le spoglie di oltre 5000 vittime della guerra, hanno fatto quello che dovevano fare.
Tutte le opere previste dal progetto esecutivo originario dell'intervento sono state infatti completate, a fronte di una spesa complessiva di 1 milione di euro suddivisa tra Comune di Bassano, Regione Veneto e Ministero dei Beni Culturali come previsto dall'accordo di programma sottoscritto tra i tre enti all'epoca del sindaco Bizzotto.

Foto Alessandro Tich

Con la fondamentale clausola che una volta terminati i lavori il Tempio Ossario - attualmente di proprietà della parrocchia di Santa Maria in Colle - sarebbe passato di proprietà a titolo gratuito al Ministero della Difesa - Commissariato Onor Caduti, che ne garantirebbe la custodia e la manutenzione ordinaria e straordinaria.
Tuttavia, benché il cantiere sia stato smantellato, l'intervento resta un'incompiuta e un cartello affisso sulla facciata del Tempio avverte: “Lavori sospesi”.
Nel corso dei restauri, come noto, erano emersi nuovi problemi e nuove necessità di intervento su alcune strutture che richiedono un ulteriore investimento di 300mila euro. Ma l'accordo di programma non menziona alcun ricorso ad eventuali spese aggiuntive: e la questione, fino ad oggi, è rimasta sospesa in un palleggio di responsabilità tra enti pubblici.
“Oggi è stato tolto il cantiere e non c'erano alternative - spiega a Bassanonet il sindaco Stefano Cimatti -. Abbiamo spostato i lavori sul tetto, dove erano emersi i nuovi problemi, ma restano da consolidare alcune strutture interne. Mi auguro che si riesca a trovare una soluzione ottimale e a completare l'accordo di programma.”
“Mi rimane la preoccupazione - continua il sindaco - dopo un incontro avuto il 10 giugno scorso con una rappresentanza dell'Onor Caduti del Ministero della Difesa, che ha sollevato delle perplessità sulla fine dei lavori. Il progetto di risanamento non ha infatti riguardato le due torri posteriori del complesso della chiesa né i pavimenti interni, per il cui risanamento sono stati quantificati 56mila euro ma che per l'Onor Caduti è una spesa molto superiore.”
“Bisogna che ci si rimetta d'accordo - puntualizza Cimatti -. L'accordo di programma non è stato fatto in maniera ottimale, si conclude con l'accordo sul passaggio di proprietà ma senza specificare cosa succede se i fondi non dovessero bastare. Il documento prevede la possibilità di costituire un comitato di sorveglianza, che io attiverò e chiederò che venga al tavolo delle trattative, dopo aver inviato più lettere e sollecitazioni al Ministero dei Beni Culturali, alla Difesa, alla Regione e anche al Presidente della Repubblica, che mi hanno tutti risposto picche.”
“Credo che l'accordo di programma - conclude il primo cittadino - doveva definire esattamente in che cosa doveva consistere il progetto, cosa che invece non è stata fatta, e cosa accade nel caso di problematiche più gravi. Oggi tutti si tirano indietro. Io sono pronto, come Comune di Bassano, a anticipare i soldi del nuovo intervento. Ma scriverò anche alla sovrintendenza chiedendo una liberatoria della Corte dei Conti. E deve esserci la garanzia assoluta del passaggio di proprietà.”

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