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Storia di un imprenditore veneto
Lutto. Dalla “bottega” ai moderni esercizi alimentari. Si e’ spento il fondatore dei “Supermercati Momoli”
Pubblicato il 06-09-2011
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Si è spento lunedì notte all’età di 78 anni Giancarlo Momoli, fondatore degli omonimi supermercati. L’imprenditore versava in gravi condizioni da qualche mese, ricoverato prima nel nosocomio cittadino e poi trasferito a Castelfranco Veneto, a causa di una malattia degenerativa. Momoli è un personaggio di spicco del panorama bassanese a cavallo dagli anni ‘60-‘70, uno di quegli imprenditori, e di storie da raccontare ce ne sarebbero tante, che hanno trasformato il povero, poverissimo, Veneto del post guerra in una delle realtà economiche più importanti del mondo. Momoli è stato un pioniere nel campo del commercio al dettaglio, uno dei primissimi assieme a Marcello Cestaro di Schio (fondatore e attuale proprietario del gruppo Unicom/Famila), tanto per capirci, con il quale ha spesso avuto occasione di scambiare idee e opinioni. In pratica il primo nel bassanese ad avere l’idea vincente, che di fatto ha anticipato i tempi, di trasformare la vecchia “bottega” o “consorzio agrario” nei moderni supermercati nonché di puntare fortemente sulla pubblicità come “sale del commercio”.
Partito all’età di 27 anni con un pugno si semole e poco più in tasca, nel 1960 ha inaugurato il consorzio agrario di Romano capoluogo, ma per tanti anni il rischio che i debiti e le spese potessero brutalmente prevaricare le entrate era sempre lì vivo e concreto. Anni difficili ma Giancarlo Momoli non era tipo da accontentarsi e di lì a poco sempre spinto da una tipica ferrea volontà veneta, una fiducia cieca nel proprio lavoro e aiutato dal genio di idee innovative, ma non per questo meno permeate da una grossa dose di rischio imprenditoriale, iniziò l’ascesa. Cultura del lavoro e tenacia, così ben raccontate da Gian Antonio Stella nel suo best seller “Schei” (che tra parentesi consigliammo vivamente), sono gli ingredienti di questa storia. Nel 1965 l’illuminazione di trasformare l’ormai obsoleto consorzio agrario di Romano in quello che definiremo moderno supermercato. Da Romano a Bassano il passo è breve. Chi ha qualche capello grigio in testa non può non ricordare l’apertura degli storici supermercati di via IV Armata (tutt’ora esistente a marchio “Billa”) e Viale De Gasperi ma non vanno dimenticate nemmeno le aperture di Cittadella e Arzignano. “Supermercati Momoli” divenuti in seguito prima “Car” e poi, appunto, “Billa”. Ma il ricordo dei primi innovativi esercizi, in cui si poteva comprare di tutto, non si scorda facilmente tanto che non sono così pochi coloro che ancora oggi, nell’atto di dirigersi a far la spesa in tali esercizi, proferiscono le fatidiche parole “vo a far a spesa da Momoli”. Contemporaneamente, siamo nel 1969, dimostrando di aver la vista lunga anche in questo, decise di ampliare la sua attività andando a “colonizzare” Bibione (VE), allora nascente e semisconosciuta località balneare, dove tra gli scaffali trovavano posto numerosissimi prodotti della sua terra. Infine la decisione di vendere l’attività dell’entroterra al “Car” di Giovanni Carron e di implementare i punti vendita di Bibione, dove i suoi negozi dominarono in breve tempo la via principale della terza località italiana per presenze turistiche dopo Rimini e Jesolo. Nel 1998 prese la sofferta decisione di lasciare anche se a Bibione il marchio fondato da Giancarlo nel lontano 1960 vive sulle effigi dei supermercati gestiti dal fratello Gilberto, tutt’ora in attività.

Il logo dei Supermercati Momoli
I funerali si svolgeranno mercoledì 7 presso il Duomo di Crespano del Grappa, paese natale dove l’imprenditore tornò a vivere nel 1980.
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