Ultimora
25 Apr 2024 15:04
Venezia, manifestazioni contro il ticket d'accesso
25 Apr 2024 14:13
Nordio fischiato a Treviso durante cerimonia 25 aprile in piazza
25 Apr 2024 12:56
Sindaco Venezia, 'ticket d'accesso è per preservare la città'
25 Apr 2024 12:00
Arte: terminato restauro Madonna con Bambino a Malcesine
25 Apr 2024 10:01
25 aprile: per San Marco a Venezia la festa del 'bocolo'
25 Apr 2024 08:27
Ticket Venezia, 80mila prenotati oggi, uno su 10 non paga
25 Apr 2024 17:09
Il verdetto dell'Ue su Ita-Lufthansa slitterà di alcuni giorni
25 Apr 2024 16:43
L'Usigrai annuncia lo sciopero dei giornalisti Rai il 6 maggio
25 Apr 2024 16:14
Salvini: 'Vannacci ha accettato di combattere con la Lega'
25 Apr 2024 15:56
++ Salvini, Vannacci ha accettato di combattere con la Lega ++
25 Apr 2024 15:52
Meta affonda a Wall Street, perde il 15%
25 Apr 2024 15:45
++ Palestinesi contestano corteo 25 aprile in piazza Duomo ++
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Giovanni Rana: “Io, Pavarotti e...Marylin”
Incontro con il re dei tortellini, ospite del Lions Club Bassano del Grappa Host. “I miei spot televisivi? La gente all’inizio pensava che io fossi un attore”
Pubblicato il 03-12-2009
Visto 6.780 volte
Per produrre i suoi famosi tortellini, la sua azienda utilizza 600mila uova al giorno. Oltre a trasformare - sempre ogni giorno - 200 quintali di ricotta, 400 prosciutti e 120 forme di formaggio grana.
La sua industria vanta numeri di prim’ordine: cinque linee di produzione in altrettante sedi, quasi 700 dipendenti, 200 quintali di prodotto all’ora, 348 milioni di euro di fatturato nel 2008.
Eppure Giovanni Rana - 72 anni, industriale di punta del “made in Italy” alimentare e da vent’anni testimonial di se stesso nei suoi celebri spot televisivi - resta sempre e semplicemente, per i suoi dipendenti, il “sior Giovanni”. Affabile e cordiale, come siamo abituati a vederlo sul teleschermo.
Giovanni Rana al Lions Club di Bassano: "La vita mi ha insegnato tante cose"
Ospite del Lions Club Bassano del Grappa Host, presieduto da Roberto Rossi, in una piacevole serata a Villa Palma a Mussolente, il cavalier Rana ha raccontato la sua avvincente storia di imprenditore, condita da gustosi aneddoti e curiosità.
A partire dagli anni ruggenti degli inizi, quando faceva il fornaio e in sella a un motorino (“il mio Guzzino”) se ne andava per i paesini del Veronese a vendere i prodotti del suo negozio, per poi aprire, nei primi anni ’60, il primo pastificio a San Giovanni Lupatoto dove lavoravano 5-6 donne: il primo nucleo di quello che dopo alcuni anni sarebbe diventato il fenomeno-Rana in tutta Italia e in Europa.
“La vita mi ha insegnato tante cose” - ammette, e ringrazia i suoi compaesani “che mi hanno sempre incoraggiato”.
Non ha ceduto, in passato, alle lusinghe di Pietro Barilla e delle multinazionali del settore alimentare: tutti pronti ad acquistare la sua azienda che si faceva strada con i suoi tortellini. “Ho detto a Barilla: l’azienda non la vendo. Mio figlio Gianluca sta finendo gli studi. Ho resistito, avevo debiti ma anche lavoro, me lo sentivo nel sangue.”
L’idea vincente? Quella di presentarsi in tv. Mettendo la sua faccia accanto ai suoi prodotti. Prima di lui non lo aveva fatto nessuno. “Dopo 4-5 anni che apparivo con i miei spot è stato fatto un sondaggio: tutti gradivano la mia pubblicità, ma poca gente pensava che io ero il vero Giovanni Rana e quasi tutti credevano che io fossi un attore. E allora Gavino Sanna mi ha detto: devi recitare e fare l’attore per non essere più creduto un attore.”
Fu lo spunto dei più celebri spot della Rana-story, quelli in cui il “sior Giovanni”, con un’abile elaborazione al computer, dialogava con alcuni tra i più celebri miti di Hollywood: Marilyn Monroe, Humphrey Bogart, Rita Hayworth. “Sono l’unico italiano - ha detto scherzando alla serata Lions - che ha recitato con Marylin”.
A volte il suo partner pubblicitario era una celebrità in carne ed ossa: come Luciano Pavarotti, impegnato in uno spot con Rana per lanciare i tortellini e le lasagne sul mercato spagnolo. Ma “Big Luciano”, in quel caso, oscurò il prodotto. “Lui ha venduto più dischi - ha detto il vulcanico imprenditore - e io non ho venduto in Spagna.”
Oggi Giovanni Rana, che è anche presidente del Consorzio delle aziende di food and wine “Italia del Gusto”, ha lasciato le redini del suo impero al figlio Gianluca: “Sono sempre a disposizione della mia azienda, dove non comando più”.
Segue ancora, con la passione di sempre, il settore ricerca e sviluppo e ovviamente il marketing, che da decenni è il suo pane. “Sì alla pubblicità e alla comunicazione - ha sottolineato all’incontro bassanese - ma dietro devi avere un prodotto buono.”
E’ felice di ciò che ha fatto, e sa che la gente gli vuole bene: “Prima sono entrato nella pancia, e poi nel cuore delle persone.”
Il 25 aprile
- 25-04-2023Canova for Jacopo
- 25-04-2021Con sincero affitto
- 25-04-2019Show Bizz
- 25-04-2019Formato famiglia
- 25-04-2018La finestra sul Comune
- 25-04-2017Errare Asparagum Est
- 25-04-2017Si infortuna col fucile, arrestato
- 25-04-2017Tenetevi lo SPRAR
- 25-04-2016Territori del Boh
- 25-04-2015Triangolo mortale
- 25-04-2014B.d.G., generazione in Comune
- 25-04-2014Futuro, Plurale
- 25-04-2014Riccardo Poletto sulla “Grande Bassano”
- 25-04-2014Il Comune che verrà: le richieste dei quartieri
- 25-04-2012Cimatti: “Abbiamo bisogno di una nuova Resistenza”
- 25-04-2012Mobilità sostenibile: Bassano attacca la spina
- 25-04-2009Solo provincia?
- 25-04-2009Gli italiani la sanno lunga…o no?