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Publiredazionale di informazione elettorale. Committente elettorale: Francesco Faccioli
Francesco Rucco, avvocato di professione, è stato sindaco di Vicenza e presidente della Provincia di Vicenza dal 2018 al 2023, dopo 15 anni di attività politica come consigliere comunale nella sua città.
Francesco Rucco
È candidato alle elezioni regionali del Veneto del 23 e 24 novembre prossimi nella lista di Fratelli d’Italia.
Francesco Rucco: quali sono le motivazioni che l’hanno portata a decidere di metterci la faccia e candidarsi?
Sicuramente la passione politica per il mio territorio. Avendo avuto il privilegio di fare il sindaco della mia città e il presidente della Provincia di Vicenza, quel legame col territorio è rimasto anche in questi anni e il consigliere regionale è la figura più collegata al territorio, rispetto ad altre figure come un parlamentare. Quindi siccome il consigliere regionale è una figura che rimane legata al territorio, ritengo di poter portare la mia competenza ed esperienza al servizio dei vicentini su tutto il territorio provinciale.
Il suo slogan è “animo vicentino, futuro veneto”. Il futuro come lo vede, in funzione anche del ruolo che vuole assumere?
Stiamo per attraversare un momento epocale che chiude l’epoca del presidente Zaia, dopo 15 anni, e si apre una nuova stagione con Stefani in una coalizione dove Fratelli d’Italia sarà centrale rispetto al passato. Ricordiamo che l’unico assessore regionale di Fratelli d’Italia era Elena Donazzan, ed era l’unica all’interno di una giunta monocolore leghista. Non sarà così nella prossima amministrazione regionale e quindi la volontà è di caratterizzare l’azione amministrativa in Regione anche basandosi sui valori della destra.
In particolare quali valori?
I valori sono molto semplici. Sono sicuramente la concretezza nel modo di agire, rispetto a un territorio concreto qual è il Veneto e qual è anche la Provincia di Vicenza. E ancora i valori legati al tema della famiglia, la vicinanza alle persone più in difficoltà e quindi il tema del sociale. E poi garantire la miglior qualità della vita possibile ai nostri concittadini lavorando sul tema della salute pubblica.
La salute pubblica è uno dei temi centrali di questa campagna elettorale. Qual è la sua idea al riguardo?
La mia idea è che noi abbiamo ancora un servizio sanitario pubblico sicuramente di eccellenza grazie agli operatori che lavorando sul campo tutti i giorni. Quindi medici, infermieri e Oss, operatori socio sanitari. Però va detto che c’è bisogno di un’importante riorganizzazione. Ci sono dei problemi, questo va ammesso, e i problemi sono legati non solo agli aspetti economici ma anche organizzativi per la carenza del personale. Io credo che si possa riorganizzare la sanità pubblica attraverso anche dei manager pubblici che abbiamo sul territorio nazionale e veneto, che possono mettersi al servizio, tanto quanto la politica, del proprio territorio.
Quali sono i punti cardinali del suo programma?
I punti cardinali sono i tre pilastri fondamentali e sono sanità, sociale e sicurezza. Questi sono i tre punti su cui ho basato molto la campagna elettorale. Poi ho fatto anche un percorso legato al mondo dell’impresa, perché ritengo che la Regione debba essere protagonista a fianco delle nostre imprese che garantiscono benessere a tutti i cittadini veneti, garantendo anche un’alta densità occupazionale. E quindi la Regione deve sostenere le aziende soprattutto nel campo della ricerca e dell’innovazione tecnologica, per farle crescere. E il Veneto, da questo punto di vista, credo che sia assolutamente in prima linea.
Secondo Francesco Rucco, già sindaco di Vicenza e già presidente della Provincia, quali sono le priorità che dovrebbe avere oggi il territorio del Bassanese?
Il territorio del Bassanese da sempre è un distretto fondamentale per il Veneto ed è uno degli elementi traino del nostro Paese-Italia. Il territorio bassanese, oggi con la Pedemontana ha fatto un salto di qualità importante e credo che i collegamenti con la Milano-Venezia e con la A27, quindi in direzione di Trieste e del Bellunese, siano strategici per lo sviluppo del territorio bassanese e vicentino in generale. Da questo punto di vista, però, le aziende devono avere dei punti di riferimento anche in Regione, abbattendo quella che è una eccessiva burocrazia che rallenta le attività in tutti i campi di competenza regionale. E quindi la volontà è quella di proporre uno sportello unico per l’impresa, un po’ a modello di quello che ho applicato nella città di Vicenza e che ha funzionato. Uno sportello dove l’imprenditore, sia fisicamente in Regione che attraverso una piattaforma digitale, può chiedere quello che gli serve, ma avendo a disposizione un front office unico senza dover girare gli uffici regionali che tra l’altro sono anche dislocati fisicamente male tra Venezia e Mestre. E quindi avere una risposta unica da un responsabile del procedimento che ti segue la richiesta. Questa è una semplificazione quanto mai necessaria e che oggi non c’è.
Approfittiamo dell’occasione per andare un po’ oltre l’eterno luogo comune della contrapposizione tra Vicenza e Bassano. Ci risulta che lei, da sindaco di Vicenza, abbia sempre avuto un atteggiamento di apertura nei confronti di Bassano.
Certo, io come presidente della Provincia ho voluto valorizzare tutto il territorio vicentino, compreso Bassano, ad esempio sul piano culturale e turistico. Da presidente della Provincia ho voluto che la candidatura a Capitale Italiana della Cultura di Vicenza nel 2024 non fosse solo della città di Vicenza ma di tutti i Comuni della Provincia. E Bassano è stato un elemento fondamentale perché è stato al nostro fianco, ha sostenuto la nostra domanda e l’abbiamo vissuta come Provincia di Vicenza e non come città. È stato un passo in avanti molto importante perché a quel punto ci siamo sentiti molto più vicini e molto più squadra.
Quindi presentare Francesco Rucco come candidato “di Vicenza” è riduttivo?
Assolutamente. Io lavorerò per il Veneto, intanto. Per me tutto il Veneto ha bisogno di essere supportato, al di là che una persona venga eletta nel collegio di Vicenza o di un’altra Provincia. E a maggior ragione, all’interno della mia stessa Provincia, chi è dell’Alto Vicentino o del Basso Vicentino troverà un punto sicuro a cui fare riferimento.
In definitiva, perché un elettore dovrebbe votare lei?
Perché, al di là di coloro che urlano nel fare politica, mi ritengo una persona equilibrata, moderata, molto concreta, un uomo del fare. E credo che il Veneto rappresenti questo.
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