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Attualità

Teresa Cadore: “Dalla Lega un attacco strumentale”

La presidente dell'Unione del Commercio replica alle affermazioni della Lega sul Centro Unicomm. “Chi mi accusa non è legittimato a parlare in materia di Grande Distribuzione visto quanto sta avvenendo sull'Area CIS di Montebello”

Pubblicato il 06-05-2011
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“L'associazione presieduta da Teresa Cadore non ha fatto nulla contro il Centro Commerciale, e ha anzi sottoscritto un documento per la Bretella Ovest, che porta i clienti al Centro Commerciale.” L'affermazione dell'europarlamentare leghista Mara Bizzotto, che accusa l'Unione del Commercio del Mandamento di Bassano di non essersi opposta al progetto della “Grande Struttura di Vendita” Unicomm prevista in viale De Gasperi sud a Bassano (notizie.bassanonet.it/politica/8456.html) ha provocato l'immediata reazione della presidente dell'associazione di categoria Teresa Cadore, che in serata ha trasmesso un comunicato alle redazioni, che pubblichiamo integralmente:

Area De Gasperi - Comunicato stampa della presidente mandamentale dell'Unione del Commercio di Bassano Teresa Cadore

La presidente dell'Unione del Commercio Teresa Cadore: "E' facile fare propaganda gonfiando gli animi degli operatori commerciali"


Con riferimento a quanto dichiarato dalla Lega Bassanese, in particolare da Mara Bizzotto, Valerio Lago, Nicola Finco e Luciano Todaro, nei confronti della CONFCOMMERCIO di Bassano sul tema dell’Area UNICOMM non so più quale atteggiamento umano avere.
La verità è che in materia di Grande Distribuzione in Veneto, laddove si trattava di prendere le decisioni che contano nessun partito ha frenato, in concreto, la valanga di metri quadrati che da dieci anni a questa parte vengono distribuiti a piene mani sul nostro territorio.
Chi mi accusa non è legittimato a parlare in materia di Grande Distribuzione visto quanto sta avvenendo sull’Area CIS di Montebello.
E’ facile fare propaganda gonfiando gli animi degli operatori commerciali che in questi anni hanno visto la concorrenza della grande distribuzione crescere a dismisura, anche in tempi recenti, quando era chiaro a tutti che la torta dei consumi era ormai striminzita.
Il nostro compito di tutela e lotta sindacale, da sempre è svolto negli ambiti che ci competono in cui da anni agiamo con la massima sollecitudine e risolutezza.
Elenco sinteticamente i passaggi ai quali abbiamo dedicato montagne di ore di lavoro e risorse finanziarie solo negli ultimi 4 o 5 anni, tralasciando il percorso iniziato 20 anni fa e comunque testimoniato da tutta la documentazione a disposizione degli associati in qualunque momento in sede: riunioni di categoria, incontri con i politici di riferimento, presidi dei Consigli Comunali, Osservazioni alle delibere del Consiglio, memoriali consegnati agli Assessori nonché molte conferenze e comunicati stampa.
Unica precisazione con la quale intendo chiudere la vicenda UNICOMM è che la politica continua a mancare di memoria storica: il terreno da vent’anni di proprietà UNICOMM doveva essere l’unico ipotetico centro commerciale bassanese, invece la memoria di chi oggi attacca, tralascia completamente che nel frattempo è stato estratto dal cilindro della magia politica Il GRIFONE e prima ancora il Parco Commerciale SS47 (meglio conosciuto come Tosano).
Il vero motivo per cui mi è stato mosso questo attacco strumentale, accusando me, ma in realtà accusando il coordinamento delle categorie economiche è il fatto che da tempo stiamo lottando perché si trovi una soluzione al completamento del collegamento con PADOVA.
I tre punti su cui personalmente mi sono battuta sono i seguenti:
il riferimento al dramma delle famiglie che come la mia da anni vivono con l’angoscia di dover raggiungere nel più breve tempo possibile le cliniche universitarie di Padova avendo famigliari con patologie particolarmente gravi;
la preoccupazione per la pericolosità del traffico nelle strade interne dove chi porta i bambini in bicicletta a scuola si vede sfiorare dai TIR a tutte le ore del giorno
la responsabilità politica collettiva di non capire che solamente risposte infrastrutturali adeguate potranno portare nuovi investimenti e ricreare i posti di lavoro che sono stati persi nei settori della ceramica, orafo, del mobile d’arte e chissà dopo in quali altri settori.
Chi ha a cuore il territorio ed il futuro di quanti oggi sono senza lavoro, padri di famiglia o giovani neo diplomati, deve riuscire a “volare alto”.
Le soluzioni vengono fuori se apriamo la mente ed il cuore come diceva Tony Blair in un ampio articolo apparso questa settimana sul Corriere della Sera in merito ai rapporti dell’Europa con l’Islam dopo la morte di Osama Bin Laden.
Sono pronta a qualsiasi confronto purché costruttivo!!
Chiudo dicendo che la nostra battaglia per quanto concerne l’AREA UNICOMM non è comunque finita in quanto rimane ancora la partita di giocare in Regione quando verranno richieste le licenze.

La Presidente
Teresa Cadore

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