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Attualità

Un digestore da digerire

Il Comune di Bassano sigla un accordo con Cartigliano, Quartiere Prè ed Etra per il controllo e la mitigazione ambientale delle attività dell'impianto. Esenzione della tassa rifiuti per tutti i residenti nel raggio di 500 metri

Pubblicato il 18-04-2011
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Il megadigestore di Quartiere Prè? Va “digerito”. E soprattutto migliorato, mitigato e controllato, con la collaborazione di tutte le componenti interessate, per favorire la riqualificazione del quartiere attraverso iniziative di interesse comune.
E' il senso del protocollo d'intesa che il Comune di Bassano del Grappa ha sottoscritto con il Comune di Cartigliano, il Comitato di Quartiere Prè e Etra SpA “sulle modalità di attuazione degli interventi di mitigazione ambientale conseguenti all'attività dell'Impianto di Trattamenti Rifiuti sito in via dei Tulipani”.
L'accordo conferma e potenzia il ruolo del “Comitato di Controllo e Garanzia” sull'impianto di digestione anaerobica dei rifiuti urbani, costituito nel 2007 dagli stessi firmatari del protocollo con il compito di garantire ai cittadini del quartiere un'informazione periodica sull'attività dell'impianto, un'azione di “stimolo e monitoraggio ambientale” e l'attuazione di un piano concordato “di interventi migliorativi e conseguenti controlli”.

Il digestore anaerobico dei rifiuti di Quartiere Prè

La convenzione, in particolare, prevede tre importanti novità.
Per prima cosa - a titolo di compensazione dell'impatto ambientale prodotto dall'impianto - viene riconosciuta agli abitanti di Quartiere Prè e di Cartigliano residenti nel raggio di 500 metri dal digestore l'esenzione dal pagamento della tassa rifiuti. Gli utenti interessati, con la prossima bolletta, riceveranno una lettera allegata del Comune che chiederà di non pagarla. Chi ha invece la domiciliazione dell'utenza, con addebito automatico in banca, dovrà fare richiesta di rimborso.
In seconda battuta Etra si impegna a realizzare una pista ciclabile, vicino al digestore, di collegamento tra le abitazioni dell'area e i campi sportivi di via Prè.
La terza novità è costituita dall'impegno di Etra a riconoscere al Comune di Bassano 2 euro per ogni tonnellata di rifiuto secco non riciclabile conferito all'impianto bassanese. Le risorse così individuate saranno utilizzate per attività e programmi a favore della zona che saranno successivamente concordati.
“Il Comune, con il comitato di Quartiere - ha sottolineato l'assessore comunale all'Ecologia e Ambiente Andrea Zonta - perseguirà un miglioramento costante dei processi e delle tecniche di riciclo dei rifiuti. Solo così gli abitanti del quartiere potranno convivere con questa azienda, e cioè Etra, che effettua un lavoro che non sarà mai non-impattante dal punto di vista ambientale.”
“Oltre alle puntuali analisi dei piani di controllo - ha spiegato il presidente di Etra Stefano Svegliado - abbiamo condotto una campagna specifica con l'Università di Pavia per verificare che l'impianto non impatti sulla salubrità. Continueremo gli accertamenti delle “analisi odorifere” con “nasi elettronici” e nasi umani per determinare la soglia di fastidio medio nel raggio dei 500 metri. Ci sono infatti momenti in cui gli effluvi sono più impattanti, a seconda della condizioni del tempo e di altri fattori”.
“Il rapporto di fiducia deve mantenersi - ha aggiunto Svegliado -. L'esenzione del pagamento della tariffa rifiuti non è un tentativo di tacitazione dei residenti. Vogliamo garantire un impianto sostenibile sul territorio, ed è la grande sfida di Etra.”
I contenuti del protocollo sono stati accolti positivamente dal presidente del Consiglio di Sorveglianza di Etra on. Manuela Lanzarin, dal presidente del Comitato di Controllo del digestore Luca Piotto e soprattutto dal presidente di quartiere Prè Ivano Piovesan. “E' una tappa importante - ha detto - con l'obiettivo di rendere rispettoso, sincero e sostenibile il rapporto tra il digestore e il quartiere, e far rinascere quest'ultimo. L'edilizia in Quartiere Prè è ferma dall'arrivo dei rifiuti. Vorremmo diventare un quartiere modello, un modello da esportare a chi ha problemi con rifiuti.”

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