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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
“McDonald’s? Go home!”
Blitz degli attivisti di Veneto Fronte Skinheads alla riunione di quartiere sul progetto del McDrive di Via Capitelvecchio. Distribuito un volantino contro la multinazionale del fast food
Pubblicato il 18-11-2010
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Quel McDonald's a Bassano non s'ha da fare. E' l'opinione dell'Associazione Culturale Veneto Fronte Skinheads una cui rappresentanza, ieri sera, si è presentata alla riunione indetta dal comitato di quartiere “San Bassiano” per la presentazione, da parte del sindaco e della giunta comunale, del progetto del McDrive previsto in Via Capitelvecchio a ridosso del centro commerciale “Il Grifone”.
Si è trattato - come dichiara il presidente dell'Associazione Culturale Veneto Fronte Skinheads Giordano Caracino - di un'azione dimostrativa pacifica nel corso della quale i manifestanti hanno distribuito un volantino nel quale viene espressa una dura presa di posizione sulla più nota catena di fast food del mondo.
“L’Associazione Culturale Veneto Fronte Skinheads - si legge nel volantino - vuole protestare fermamente contro il progetto di apertura di un McDrive della catena americana McDonald’s nella cittadina di Bassano del Grappa, progetto attualmente al vaglio del comune.
Un attivista di Veneto Fronte Skinheads consegna il volantino al sindaco Cimatti
“McDonald’s - secondo la posizione dell'associazione - è estremamente dannoso: per la salute in quanto i suoi prodotti hanno dei valori nutrizionali nulli, se non risultano essere addirittura dannosi; per l’ecologia e per gli animali perché è responsabile del disboscamento di enormi aree di foreste per la creazione di allevamenti intensivi dove gli animali vengono sfruttati per ottenere il massimo rendimento al minor costo possibile; per i suoi stessi dipendenti perché in barba alle leggi di tutela del lavoro vengono costretti a ritmi di lavoro frenetici a retribuzioni irrisorie che non prevedono tra l’altro il pagamento degli straordinari”.
Sempre secondo il volantino, McDonald’s “ sarebbe dannoso “per le attività commerciali” perché “può permettersi di vendere i suoi prodotti a prezzi stracciati, creando in tal maniera una concorrenza sleale nei confronti delle attività di ristorazione tradizionali, che puntano ad offrire un servizio di qualità”.
La multinazionale del fast food, dal punto di vista di Veneto Fronte Skinheads, sarebbe inoltre dannosa “per l'identità nazionale, perché rappresenta un tentativo di colonizzazione economica dei vari mercati nazionali” allo scopo di massificare, conformare, quindi globalizzare, anche i gusti culinari di tutti i paesi del globo, contribuendo a creare in tal maniera, i presupposti per la creazione del tanto decantato mercato unico mondiale”.
“L’Italia - afferma ancora il testo dei manifestanti - non ha bisogno di catene di fast food di tal guisa, simboli nefasti di una società marcescente come quella americana, che non ha cura della salute dei propri figli (nella quale si registrano tra l’altro i più alti tassi al mondo di colesterolo e obesità) e che non possiede una tradizione gastronomica ne culinaria: la cucina italiana è la migliore al mondo per gusto e qualità!”
“E’ quindi un imperativo categorico - conclude il volantino - il resistere a questa colonizzazione subdola e forzata, rivendicando l’orgoglio per la nostra tradizione, per la difesa della salute dei nostri figli e dei sapori tipici delle nostre terre.”
“E' stata una manifestazione molto civile - commenta oggi il sindaco Cimatti -. Tuttavia noi, come Comune, non abbiamo nulla a che fare con la concessione di licenze per la distribuzione di alimenti e bevande, mentre è di nostra competenza la valutazione del progetto urbanistico. Al di là degli aspetti urbanistici, noi possiamo solo prendere atto delle scelte da parte degli imprenditori.”
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