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Marco PoloMarco Polo
Giornalista
Bassanonet.it

Attualità

“Cerchiamo il giusto connubio tra aperture di locali e tutela dei cittadini"

Le norme comunitarie liberalizzano le licenze. Alessandro Fabris: “È allo studio dell’Amministrazione un innovativo piano commerciale che regolamenti l’insediamento di nuovi esercizi”

Pubblicato il 30-09-2010
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L’obiettivo che si è posta l’Amministrazione Comunale di Bassano del Grappa è ambizioso. Redarre uno dei primissimi piani d’Italia per la programmazione delle aperture di nuovi esercizi di somministrazione di alimenti e bevande sul territorio comunale. La volontà di dotarsi di tale regolamento discende dalla normativa europea che disciplina le attività di servizio (meglio nota come direttiva Bolkestein) che, di fatto, liberalizza le licenze. Tale direttiva è stata recentemente recepita dallo Stato Italiano (marzo 2010) e dalla Regione Veneto (agosto 2010). Allo stato attuale, in linea generale, chiunque potrebbe decidere di aprire un nuovo bar, ma anche ristorante, pizzeria, in qualsiasi punto della città: “Il nostro intento è proprio quello di evitare una proliferazione selvaggia e incontrollata di nuove attività – sottolinea l’assessore al Commercio e Attività Produttive Alessandro Fabris – pur nel massimo rispetto della recente normativa che, giustamente, mette al bando regole basate sulla salvaguardia di una quota di mercato a favore degli esercizi esistenti. Il piano che stiamo studiando si farà carico della regolamentazione delle nuove aperture nell’ottica di salvaguardare sia gli interessi delle attività economiche che quelli del territorio e della cittadinanza. Riteniamo, infatti, che la promozione dello sviluppo economico dev’essere accompagnata da una parsimoniosa attenzione verso la qualità della vita urbana”. La normativa prevede che le direttive da seguire per concedere l’apertura di un locale devono basarsi su parametri oggettivi e controllabili. L’Amministrazione della città del Grappa, nella calibrazione del nuovo piano, terrà conto di numerosi aspetti quali la sostenibilità ambientale, sociale, viaria, insediativa e urbanistica: “L’attenzione verrà posta in particolare sul pieno diritto dei residenti alla vivibilità evitando i conflitti d’interesse derivanti da musica, schiamazzi, traffico e quant’altro possa ledere tale diritto. Inoltre grande considerazione sarà riservata alla tutela delle zone di pregio storico, architettonico e culturale”.
Le difficoltà nel proporre tale strumento di gestione territoriale risultano evidenti nel momento in cui si evidenzia che nessun comune del Veneto ne ha ancora redatto uno: “Sicuramente iniziare un percorso così innovativo senza potersi basare su esperienze consolidate non è facile ma le forze e l’impegno che stiamo profondendo sono notevoli. L’ingegner Francesco Piazza, incaricato di redigere il piano, è supportato in maniera esemplare dal nostro ufficio Urbanistica, equipe diretta dal dirigente Adriano Ferraro e del responsabile Renzo Cortese, con la partecipazione anche dello IUAV di Venezia. Credo inoltre che un punto di forza del lavoro sia l’aver fatto confluire in questo progetto le preziose esperienze di tutti quegli attori che hanno competenze specifiche, come i vigili e l’ASL 3, o i rappresentanti dell’UMCE e gli stessi utenti”.

L'assessore al Commercio, Attività Produttive e Sport Alessandro Fabris

Dopo una fase preparatoria i lavori sono entrati nel vivo. Il primo step è costituito dalla formazione di un preciso, dettagliato e completo quadro della situazione attuale. Una raccolta puntuale che possa mettere in evidenza le criticità e i punti di eccellenza della realtà bassanese e che permetta di elaborare i conseguenti criteri per l’apertura degli esercizi pubblici. Nei prossimi giorni partirà una campagna di raccolta dati, tramite questionario, che riguarderà tutti gli esercizi di somministrazione del centro storico e delle immediate vicinanze: “Questa è una fase molto importante – conclude Fabris – perché un’adeguata analisi dello stato di fatto costituisce la base solida sulla quale lavoreremo per mettere a punto un’attenta politica di gestione delle attività economiche della nostra città”.

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