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La Bizzotto sui rom e sul burqa
L'europarlamentare leghista: “L'Europa spende soldi inutili per l'integrazione dei rom anziché premiare la linea dura di Sarkozy”
Pubblicato il 16-09-2010
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Con un uno-due degno del miglior Mike Tyson, la Francia scuote l'Europa con due provvedimenti di enorme impatto politico e mediatico.
Prima, il voto del Senato francese che ha trasformato in legge la proposta del governo di vietare l'uso del velo integrale nei luoghi pubblici.
Quindi il giro di vite del presidente Sarkozy sui campi nomadi illegali, compresi i campi rom, per i quali è prevista la chiusura e l'automatica espulsione dal paese dei loro occupanti, a prescindere dalla loro etnia e provenienza.

L'on. Mara Bizzotto, eurodeputata della Lega Nord: "Di fronte alla linea dura di alcuni Stati, ancora una volta purtroppo l'Europa tace"
Risoluzione, quest'ultima, che è stata “condannata” dal Parlamento Europeo, che ha approvato ad ampia maggioranza una mozione contro le espulsioni dei rom francesi.
E che ha portato il commissario UE alla Giustizia, la lussemburghese Viviane Reding - scatenando un terremoto di polemiche - a paragonare la politica sui nomadi dell'Eliseo ad alcuni episodi della Seconda Guerra Mondiale e in particolare alle persecuzioni degli zingari ad opera dei nazisti.
La questione, in queste ore, è emersa al vertice dei capi di Stato e di Governo europei in corso a Bruxelles, dove l'argomento dei rimpatri - non ufficialmente in agenda - ha provocato un duro scontro verbale tra il presidente francese Sarkozy e il presidente della Commissione Europea Barroso.
Nel frattempo, sul tema-rom, le agenzie di stampa hanno diffuso le dichiarazioni di alcuni parlamentari europei. Tra questi, anche Mara Bizzotto, eurodeputata della Lega Nord, intervenuta dopo il voto espresso sull'argomento dall'assemblea di Strasburgo.
"Il voto sui rom - ha dichiarato l'eurodeputata bassanese - è il trionfo della melassa buonista e dell’ipocrisia benpensante che pervadono il Parlamento Europeo. Mentre i cittadini chiedono sicurezza e ordine a casa propria, l'Europa preferisce spendere altri soldi inutili per l´integrazione dei rom e condannare il governo francese anziché premiare la linea dura di Sarkozy."
Forte presa di posizione, da parte della Bizzotto, anche sulla legge francese che mette al bando il velo integrale nei luoghi pubblici. Lo fa attraverso un intervento, pubblicato anche nel suo sito internet, in cui dichiara, tra virgolette, “Sfrattiamo il radicalismo islamico dal nostro continente”.
“La legge francese è un passo storico per la civiltà occidentale - commenta ancora l'euro-onorevole del Carroccio -. Finalmente un grande Paese europeo rompe gli indugi e si schiera apertamente contro il radicalismo di cui il burqa è una delle massime espressioni. E ora avanti così anche in Italia e in tutta Europa”.
“Dopo anni di silenzio e falso buonismo - continua - finalmente si è capito che le nostre società devono fare i conti con la violenza del fondamentalismo islamico che opprime le donne e minaccia l’esistenza stessa della nostra civiltà. Di fronte all’invasione del radicalismo, la politica deve dare un segnale forte: chi non accetta i nostri valori e non rispetta le nostre Leggi, non ha diritto di cittadinanza in Europa”.
“Di fronte alla linea dura di alcuni Stati - conclude Mara Bizzotto - ancora una volta purtroppo l’Europa tace. Da mesi cerco di portare il Parlamento Europeo a pronunciarsi contro il velo integrale, ma finora questa Europa senz’anima ha evitato in ogni modo di uscire allo scoperto. Ora, forte di questo storico divieto made in Francia, chiederò nella prossima riunione del Parlamento a Strasburgo che anche la Commissione Europea esprima definitivamente un chiaro ed inequivocabile NO all’uso del burqa e del velo integrale”.
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