Ultimora
6 Nov 2025 10:21
Trovato a Padova Marco, erede di un musicista morto per Covid
5 Nov 2025 19:16
Caso Rovigo, Procura 'non c'è stato eccesso di legittima difesa'
5 Nov 2025 19:03
Due runner morti nel sonno, Procura apre un'indagine
5 Nov 2025 16:21
A Padova nasce la Scuola di robotica urologica
5 Nov 2025 16:21
Milano-Cortina: Saldini (Simico), pronto lo stadio del ghiaccio
5 Nov 2025 14:15
Scuola bellunese premiata alla 'Festa dell'Architetto 2025'
6 Nov 2025 11:03
++ Sterminò la famiglia a Paderno, rinuncia a ricorso appello ++
6 Nov 2025 10:57
Abu Mazen in Vaticano per l'incontro con il Papa
5 Nov 2025 19:42
Imbarco negato sul volo Linate-Olbia a una paziente oncologica
4 Nov 2025 14:48
Fico,medico base non può avere 1800 pazienti e scrivere ricette
6 Nov 2025 10:42
Tragedia nella tragedia in Sudan, atrocità e violenze
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
“Sono passati i Celti alle Grotte di Oliero”
Il Parco naturale delle Grotte di Oliero deturpato dai resti del “Brintaal Celtic Folk”. La denuncia di Ivan Pontarollo, gestore del complesso turistico
Pubblicato il 06-09-2010
Visto 5.296 volte
Il Brintaal Celtic Folk Festival? Un' autentica orda celtica.
E' la denuncia di Ivan Pontarollo, gestore del Parco delle Grotte di Oliero in Comune di Valstagna, l'area che nei giorni scorsi - dal 21 al 29 agosto - ha ospitato la 9° edizione del seguitissimo “Festival della Musica e della Cultura celtica in Valbrenta”.
Con una segnalazione inviata in redazione, corredata da diverse foto, Pontarollo punta il dito sulle condizioni del parco dopo la chiusura della manifestazione, con “cancelli divelti, oggetti pericolosi, escrementi umani e immondizia abbandonati ovunque”.
Uno dei cancelli del Parco, divelto da ignoti durante il Brintaal Celtic Folk
“Questo - puntualizza l'operatore turistico - è quello che ancora resta dopo un nostro primo intervento di pulizia, già effettuato lunedì scorso per rendere il parco almeno presentabile in vista della riapertura ai clienti”.
“Oltre a tutto ciò - prosegue il gestore - nonostante a Valstagna ci sia un'area camper autorizzata con i servizi, il parcheggio del complesso turistico ma anche il parco stesso e il lungo-Brenta sono stati trasformati per quasi una settimana in qualcosa di molto simile ad un campo nomadi abusivo, con camper, furgoni adibiti a camper, auto, moto e tende parcheggiati ovunque, come si può notare sempre dalle foto.”
Tra le foto allegate al comunicato è stata inserita anche un'istantanea del parco così come era stato consegnato solo qualche giorno prima del festival celtico.
A onor del vero, gli organizzatori del Brintaal Celtic Folk - nel loro sito internet - avevano ricordato ai partecipanti che il festival “si svolge all'interno di un parco naturale e nel territorio di un Comune, come quello di Valstagna, che soffre di grosse carenze di viabilità”, raccomandando quindi “il massimo rispetto della zona”.
Un appello che, a giudicare dalle testimonianze fotografiche, è andato completamente a vuoto.
Più visti
Imprese
01-11-2025
Crisi d'impresa in Veneto: Il 36% delle aziende pronte a chiudere (o cedere)
Visto 5.945 volte
Attualità
21-10-2025
Syncro System celebra 65 anni di attività con una giornata di festa
Visto 11.676 volte



















