Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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Redazione
Bassanonet.it
Pubblicato il 18-05-2010
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La giunta Cimatti intende riportare un po’ d’ordine nelle vie del centro: un’ordinanza che entrerà in vigore dall’inizio della prossima settimana si rivolge in particolare a quelle persone che, sorseggiando il proprio aperitivo al di fuori dei bar, recano disturbo ai pedoni intralciando il passaggio e costringendo i passanti a deviazioni del tragitto, tra proteste e sgomitate.
Nello specifico, il provvedimento prevede che chiunque stia consumando la propria bevanda lo possa fare stando a non più di cinque metri dal’ingresso dell’esercizio, lasciando libero un varco per rendere possibile il normale transito da parte di passanti, siano essi residenti o turisti. L’ordinanza non interessa i plateatici, per i quali sono comunque allo studio iniziative di regolamentazione. La disposizione del Comune prevede inoltre pesanti sanzioni per coloro che verranno sorpresi a gettare per terra i mozziconi di sigaretta, altro fenomeno assai diffuso che il primo cittadino bassanese intende stroncare.
Questa iniziativa è destinata a far discutere, come già accaduto in occasione di altri provvedimenti riguardanti i luoghi di maggior aggregazione di giovani e meno giovani, tutti desiderosi di non mancare all’appuntamento con “l’aperitivo”, momento di socializzazione e divertimento.
Foto Dario Vanin
“Aspettiamo di conoscerne i particolari – spiega il titolare di un esercizio del centro – ma da quello che leggo non mi pare che questa ordinanza possa risolvere i problemi che intende eliminare. Sarebbe necessaria un’azione di controllo che richiederebbe un dispiegamento di uomini e mezzi difficile da mettere in pratica”.
Per diversi commercianti del centro provvedimenti del genere affrontano tematiche legittime, in maniera però non appropriata: “Noi dotiamo ogni singolo tavolino di posacenere – aggiunge un altro barista – ma non possiamo certo verificare che gli avventori li utilizzino: gesti di questo tipo stanno al buon senso e all’educazione di ogni singola persona. E il senso civico, purtroppo, non si può imporre attraverso un’ordinanza”.