Ultimora
Geopolitica
29-12-2025
Pyongyang potenzia le operazioni di pirateria informatica legate alle criptovalute
29 Dec 2025 18:50
Addio a Ferrarese, primario di Radioterapia del Ca' Foncello di Treviso
29 Dec 2025 16:47
Il Banco, Le Orme, Of New Trolls in concerto insieme per la prima volta
29 Dec 2025 16:19
Nelle scuole superiori venete tre studenti su 10 vittime di bullismo
29 Dec 2025 15:57
Dedicato al melodramma il Concerto di Capodanno 2026 della Fenice
29 Dec 2025 14:30
Spazio di ascolto all'ospedale di Treviso contro il disagio psicologico
30 Dec 2025 00:10
Ok della Camera alla Fiducia sulla manovra. Giorgetti: 'sulle pensioni vedremo nel 2026'
29 Dec 2025 23:40
Passa l'ordine del giorno della Lega alla manovra per sterilizzare l'aumento dell'età pensionabile
29 Dec 2025 23:03
Trump vede Netanyahu e avverte Hamas: 'Disarmi a breve o pagherà'
29 Dec 2025 23:00
La Roma batte il Genoa e si riprende il quarto posto FOTO
29 Dec 2025 22:59
Serie A: Roma batte il Genoa e si riprende il quarto posto
29 Dec 2025 22:41
Serie A: Roma batte Genoa 3-1 CRONACA e FOTO
“Ad Haiti la tragedia c'era anche prima, con i morti e i feriti sulle strade e al mercato. E' una disgrazia su una disgrazia”.
Chi lo afferma è Renato Mascarello, di San Giuseppe di Cassola, da anni attivo nel volontariato nelle missioni all'estero dove presta il suo operato come elettricista.
Tra le mete della sua attività umanitaria c'è stata anche Haiti, l'isola caraibica oggi sconvolta dal terremoto, dove Mascarello si è recato tre volte, per periodi di diversi mesi, tra il 2003 e il 2004 per collaborare con la missione dei Padri Scalabriniani di San Pedro de Macon's.
Renato Mascarello: "Gli aiuti ad Haiti servivano anche prima del terremoto"
Nel febbraio del 2004 l'elettricista di Cassola, assieme all'altro volontario bassanese Giovanni Battaglia e a quattro volontari di Montebelluna, rischiò di rimanere bloccato ad Haiti nel corso dei disordini scoppiati contro il presidente dimissionario Jean-Baptiste Aristide. La guerriglia, che già allora provocò violenze e devastazione, rischiava di coinvolgere anche il luogo della missione e Mascarello, dopo un avventuroso trasferimento in auto, riuscì ad arrivare all'aeroporto della capitale Port au Prince da dove, con un volo privato - l'ultimo prima della chiusura dell'aeroporto per i drammatici sviluppi della rivolta - avrebbe poi raggiunto Santo Domingo, scalo di partenza di un volo di linea per l'Italia.
Nel paese caraibico ha rischiato grosso, ma Haiti e la sua gente gli sono rimasti nel cuore. E ora che l'isola delle Grandi Antille è in preda al caos e all'emergenza umanitaria dopo il terribile sisma, segue con apprensione gli sviluppi della situazione.
Renato Mascarello, come sta seguendo i tragici avvenimenti di Haiti?
“La distruzione del terremoto purtroppo non mi sorprende, perché ad Haiti le case erano tutte fatiscenti. Nella missione degli Scalabrini abbiamo costruito degli edifici con ferro e cemento, che hanno retto al terremoto salvo qualche danno agli impianti. Si tratta di un ospedale, di una scuola, di un noviziato per 50 aspiranti sacerdoti e di 27 mini-appartamenti per i vescovi e gli altri ospiti della struttura. Mi sono messo in contatto con i referenti della missione, nel vicino campo sportivo sono alloggiati tutti i feriti. C'è paura degli sciacalli, in tempo di guerra gli sciacalli c'erano sempre e ci hanno fatto scappare.”
Con chi è in contatto, in particolare?
“Sono in contatto con Flavio Durante, di Montebelluna, fratello di padre Giuseppe Durante, responsabile della missione scalabriniana ad Haiti. Le informazioni sono ancora frammentarie, il fratello sta bene, c'è il problema della cura dei malati nel campo sportivo.”
Il mondo si sta mobilitando per aiutare la popolazione haitiana...
“Certamente gli aiuti servono, ma dove vanno a finire e per fare che cosa?
La popolazione haitiana ha bisogno di mangiare, come anche prima del terremoto. La povertà è estrema, quando ci trovavamo ad Haiti mancavano la luce e l'acqua ma se si dava a quella gente un po' di mangiare facevano musica ed erano contenti.
Gli aiuti ci volevano anche prima del terremoto, in uno dei paesi più poveri del mondo.”
Il 30 dicembre
- 30-12-2024Canta che ti Telepass
- 30-12-2022Campagna Infelix
- 30-12-2021Made in Germano
- 30-12-2021Game Over
- 30-12-2020L'anno che è venuto
- 30-12-2018Riflessi di fine anno
- 30-12-2018Il caso Monegate
- 30-12-2017Profezia di Fine Anno
- 30-12-2016Duemiladicias7
- 30-12-2016Der Kommissar
- 30-12-2015Schianto sulla Valsugana
- 30-12-2015Ricomincio da 3 + 4
- 30-12-2011Il Tar del Lazio blocca la Pedemontana
- 30-12-2011Tutti X Francesca
- 30-12-2010Man of the Year
- 30-12-2010“Ecco come ridurremo le liste di attesa”
- 30-12-2009Scuola, soppressa la sede staccata dell'“Einaudi” a Marostica
Più visti
Geopolitica
29-12-2025
Pyongyang potenzia le operazioni di pirateria informatica legate alle criptovalute
Visto 2.653 volte



