Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 15-12-2011
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Torniamo ad occuparci - per l'ennesima volta - dei disagi a cui sono regolarmente sottoposti i viaggiatori delle linee da e per Bassano del Grappa, e in particolare della linea Bassano-Padova.
Un nostro utente, l'ing. Giacomo Lazzarotto - che già l'anno scorso si era rivolto a Bassanonet per segnalare alcuni disservizi - ci ha trasmesso in redazione una nuova segnalazione, riferita questa volta al “cronico e sistematico ritardo” del treno Bassano-Padova delle 8:10, fascia oraria di punta per gli studenti pendolari e non solo.
Qui sotto riportiamo integralmente il testo della segnalazione:
Veduta aerea della stazione di Bassano del Grappa. Foto Loris Fostari
“Nell’era della crisi nemmeno i treni sono immuni. Succede ogni mattina sulla linea Bassano - Padova, col treno che più di tutti dovrebbe rappresentare la velocità e l’efficienza: il treno delle 8:10 che, fermando solo a Cittadella e Camposanpiero, dovrebbe impiegare solamente 45 minuti per arrivare a destinazione. Dovrebbe perché in realtà accumula un sistematico ritardo in partenza degno di un mistero da giallo.
Ma procediamo con ordine: nel settembre 2010 grazie anche ad un articolo pubblicato su bassanonet.it (notizie.bassanonet.it/attualita/7282.html) il suddetto treno, piccolo e sovraffollato, viene sostituito con un treno decisamente più capiente, a fronte dell’enorme affluenza, causata dal fatto che è l’unico treno rapido sulla linea, ovvero fa solo 2 fermate. Nemmeno sulle linee di Trento e Venezia vi è un treno cosi. Da allora però i pendolari, felici di non dover più fare a botte per un posto o stare in piede per tutto il viaggio già da Bassano (per non parlare di quelli che salgono a Cittadella), si sono trovati difronte un nuovo disagio: il treno parte sempre in ritardo.
Il mezzo proviene da Trento, e ciò che accade durante il tragitto lungo la Valsugana è mistero: comunque sia, con qualsiasi tempo meteorologico e in ogni stagione da un anno a questa parte, arriva a Bassano con, in media, tredici (13!) minuti di ritardo (media dei ritardi giornalieri monitorata per un mese).
Non si tratta quindi di binari ghiacciati, avaria dei motori, o passaggi a livelli fuori uso: il ritardo è cronico, costante, sintomatico, puntuale, quasi svizzero. Oramai ci si può alzare dal letto 10 minuti dopo, il “rischio” che arrivi puntuale…non c’è.
Eppure la soluzione potrebbe essere davvero semplice: non nuove carrozze o motrici più veloci (sebbene Trenitalia abbia aumentato costi di biglietti e abbonamenti del 15% nell’ultimo anno per cui qualche investimento sui mezzi sarebbe lecito aspettarselo), ma semplicemente… un cambio d’orario! Non si potrebbe far partire il treno da Trento 10 minuti prima? Cosi facendo non si avrebbe nessun costo e l’eliminazione di un grosso disagio di chi arriva tardi in ufficio o a lezione a Padova.
Rovinare cosi l’unica “freccia veloce” che abbiamo a Bassano, facendola tardare per motivi oscuri, quando la soluzione sembra banale, visto il sintomatico problema giornaliero, è davvero segno di poco buon senso, oltre che di bassa qualità nelle amministrazioni dei trasporti.
Giacomo Lazzarotto”