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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
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Fuoco incrociato sulla caserma
Consiglio comunale bollente sulla variante al PRG per l'ex caserma Fincato. Tuoni e fulmini di Cimatti per una frase di Monegato. "Bassano sta morendo": il leghista Todaro si mette il lutto al braccio
Pubblicato il 06-07-2011
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Più veloce di Speedy Gonzales. Presentata ai capigruppo il 23 giugno, discussa in commissione il 30, approdata in consiglio comunale il 5 luglio.
Con una rapidità da record, la variante al PRG di Bassano del Grappa che riguarda l'ex caserma Fincato in quartiere S. Vito arriva nel giro di sole due settimane sui banchi dei consiglieri chiamati a discuterne e ad approvarne l'adozione.
La questione è di quelle toste: la variante urbanistica prevede infatti il cambio di destinazione d'uso dell'ex complesso militare, acquistato nel 2007 dal Comune di Bassano per quasi 2 milioni di euro, per destinare l'area di quasi 25mila metri quadrati all'edilizia residenziale privata. Un'operazione tramite la quale l'Amministrazione Cimatti intende incamerare nuove risorse per rientrare nei parametri imposti dal Patto di Stabilità.

Il capogruppo della Lega Nord Luciano Todaro interviene con il lutto al braccio (foto Alessandro Tich)
La discussione sull'argomento - posto all'ultimo punto dell'ordine del giorno del consiglio - inizia tuttavia con oltre mezz'ora di ritardo, causa una sospensione dei lavori richiesta dalla consigliera Paola Facchinello per permettere una riunione urgente della conferenza dei capigruppo.
“Agenzia Immobiliare Cimatti SpA”
Alla ripresa del consiglio, apre le danze il capogruppo PdL Stefano Monegato, per il quale “l'ultima area a nord della città deve rimanere a servizio del quartiere, con un centro anziani e spazi di aggregazione giovanile”. “Vi sembra il momento di vendere quest'area - aggiunge - con tremila appartamenti sfitti a Bassano?”.
Segue il colpo di cannone: “Cosa farà l'Agenzia Immobiliare Cimatti SpA per svendere il patrimonio comunale?”. “E' solo una battuta”, premette Monegato. Ma il sindaco, più tardi, non gliela farà passare liscia.
Paola Facchinello di Un'altra Bassano esprime “molta amarezza” per la fretta con cui la questione è stata trattata e per la quale, inutilmente, aveva chiesto poco prima la sospensione del consiglio per ottenere un rinvio della discussione.
“Il sindaco non ha reso partecipi le minoranze - dichiara -. E' un progetto di edilizia residenziale di cui Bassano non ha bisogno e che doveva essere condiviso.”
Luciano Todaro Show
E' il turno dello show di Luciano Todaro. Il capogruppo leghista prende la parola affermando che l'Amministrazione “invece di cercare finanziamenti europei disponibili preferisce svendere il patrimonio dei bassanesi.”
Segue il colpo di teatro: Todaro si mette al braccio una fascia nera a lutto e annuncia che la porterà in tutti i consigli e riunioni di commissione “fino alla fine di questa Amministrazione, senza apprezzabili ravvedimenti” perché “Bassano sta morendo”. “Una pagliacciata”, diranno più tardi i capigruppo di maggioranza Fantinato e Giunta.
E se Roberto Marin (Pdl) lamenta la mancanza “di un progetto studiato e condiviso per tempo”, per Nicola Finco (Lega Nord) la vendita della Fincato, “aggiunta all'Ecomostro di viale Asiago e agi interventi spot di viabilità segna l'inizio della rovina della nostra città.” Da Egidio Torresan (Pdl) parte invece “un accorato invito a ripensarci e fare insieme valutazioni diverse.”
“L'unica soluzione razionale da perseguire”
Bruno Bernardi (Cittadini per Bassano) ammette la “fretta e urgenza” con cui la questione è stata trattata. Ma è un'urgenza necessaria: “Il Comune è in una situazione difficilissima e deve fare tutto il possibile per non fallire.”
“Nell'area ex Fincato - incalza il capogruppo Pd Francesco Fantinato - oggi ci sono solo i topi. L'acquisto dell'ex caserma e del Vecchio Ospedale sono stati fino ad oggi degli investimenti infruttiferi per il Comune, senza alcun ritorno. Qui si intende mantenere il valore del capitale con una soluzione di riqualificazione ambientale. L'adozione di oggi è solo il primo passaggio di un'operazione che sarà condivisa con voi consiglieri e con tutta la città.”
“E' l'unica soluzione razionale da perseguire”, afferma Stefano Giunta (Bassano ConGiunta) che aggiunge come i “toni eccessivi” degli interventi delle minoranze, fascia a lutto di Todaro compresa, siano stati motivati “dalla presenza della telecamera di una rete televisiva locale”. Concetto, questo, ribadito più avanti anche dal sindaco Cimatti.
Tornando alla variante, Mauro Zen (Pdl) ribatte che si tratta “di un lavoro fatto male e in fretta” e “la peggiore dimostrazione che un'Amministrazione può fare ai cittadini e a rischio di un flop di mercato.” Ma per Roberto Lanaro (Cittadini per Bassano) “adottiamo il male minore” mentre per Giovanni Battista Sandonà (Udc) “dire che si svendono 25mila metri quadri è una strumentalizzazione politica.”
Cimatti: “Questa non sarà l'ultima delle alienazioni”
Il sindaco Cimatti, prendendo la parola, attacca il capogruppo Pdl Monegato: “Deve farla finita una volta per tutte di dire falsità, e fare pantomime sui numeri e sul debito pubblico del Comune, in questa come in altre sedi. Monegato non si permetta più di dire una frase come “Immobiliare Cimatti SpA” che lancia un messaggio subdolo su presunti interessi sui quali non transigo.”
Cimatti riconosce “l'accelerazione abnorme” della pratica, ma dovuta ai dati “sulle aspettative del Patto di Stabilità, che rischia di andare fuori di 4 o 5 milioni e che impone la necessità di riportare il debito pubblico in criteri di normalità.”
“Questa non sarà l'ultima delle alienazioni - continua il sindaco -. L'uscita dal Patto di Stabilità è il mio incubo.”
Sono le 23.30 e finalmente si vota. L'adozione della variante che cambia la destinazione urbanistica dell'ex Caserma viene approvata con 17 voti favorevoli e 8 contrari. Paola Facchinello, in segno di dissenso, è uscita dall'aula per non votare.
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