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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
WeTransfer
Al salone Transport Logistic di Monaco di Baviera Luca Zaia annuncia l’avvio della fase sperimentale del progetto Hyper Transfer, il treno ultraveloce a levitazione magnetica. “Il futuro corre lungo un tubo e parte dal Veneto”
Pubblicato il 03-06-2025
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Oltre due ore per andare in treno da Bassano del Grappa a Trento o viceversa, con 23 fermate lungo la ferrovia, in attesa del raddoppio della linea che forse non avverrà mai e in attesa anche dell’elettrificazione della tratta Borgo Valsugana Est - Bassano che forse avverrà chissà quando?
Quisquilie. Bazzecole. I problemi delle linee secondarie del Veneto e dintorni lasciamoli ai territori che da queste vengono attraversati.
In materia di mobilità e trasporti, c’è ben altro in questo momento nella testa del nostro super, anzi hyper governatore Luca Zaia.

Zaia col modellino in scala dell’Hyper Transfer
Si tratta di Hyper Transfer: il sistema di trasporto ultraveloce basato su capsule a levitazione magnetica, che viaggiano all’interno di condotti a bassa pressione, con possibilità di raggiungimento di una velocità di 1223 km/h.
Bassanonet se ne era già occupato nel marzo del 2022, ancora in era di mascherine, in occasione della firma a Verona del Protocollo d’Intesa per la sperimentazione in Veneto della tecnologia Hyper Transfer tra Ministero delle Infrastrutture, Regione Veneto e CAV (Concessioni Autostradali Veneto).
Poi il super mega progetto del “treno supersonico”, immediatamente e direi anche inevitabilmente ripreso in Tv da Crozza Zaia, era finito un po’ nel dimenticatoio.
E proprio di recente, ovvero lo scorso 22 maggio, i consiglieri regionali Andrea Zanoni e Renzo Masolo avevano chiesto e dichiarato, tramite comunicato stampa:
“Hyperloop, che fine ha fatto il terno a lievitazione? Investiti 4 milioni di euro per alternativa alle autostrade sature nel 2030, ma non se ne parla più.”
Le affermazioni dei due consiglieri regionali si riferiscono al contratto, del valore per l’appunto di 4 milioni, siglato nel gennaio 2024 con Webuild, in joint-venture con Leonardo, per lo studio di fattibilità propedeutico alla realizzazione di Hyper Transfer.
Ma ecco che il nostro governatore Zaia ha deciso di rispondere con i fatti.
Decidendo di farlo nella città più amata dai tifosi interisti, me compreso: Monaco di Baviera.
“Immaginate di viaggiare da Milano a Venezia in appena 15 minuti, o da Berlino a Venezia in poco più di un’ora, in modalità silenziosa, sostenibile e a zero emissioni. Non è una visione futuristica, ma un progetto concreto nato in Veneto: si chiama Hyper Transfer e lo abbiamo presentato oggi in un contesto internazionale, in occasione del salone Transport Logistic 2025 di Monaco di Baviera. Una tecnologia rivoluzionaria, fortemente voluta dalla Regione Veneto, che ora entra nella sua fase operativa”.
Con queste parole, Zaia ha ufficializzato, affiancato dalla vicepresidente della Regione e assessore alle Infrastrutture e Trasporti Elisa De Berti, l’ingresso nella fase realizzativa di uno dei “progetti infrastrutturali più ambiziosi e innovativi a livello europeo”.
“Il Veneto è la culla di questa rivoluzione - ha sottolineato il governatore -. È qui che tutto è iniziato con la firma del Protocollo d’Intesa del 16 marzo 2022 tra Regione del Veneto, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Concessioni Autostradali Venete (CAV), in collaborazione con Italferr - Gruppo Ferrovie dello Stato, Università di Padova, Webuild e Leonardo. È qui che verrà ora costruito il primo test track sperimentale di circa 10 chilometri tra Padova e Venezia, che rappresenta un passaggio chiave: dal concetto alla verifica sul campo, su scala 1:1, delle tecnologie impiegate.”
Lo studio di fattibilità, validato dall’Università di Padova e da Italferr, la società di progettazione di Ferrovie dello Stato, ha confermato la realizzabilità del progetto con tecnologie già esistenti o testate, pronte per l’industrializzazione.
Il test track servirà a mettere alla prova ogni componente, dalle capsule ai sistemi di sicurezza, fino alla gestione dell’energia.
“Hyper Transfer non è solo una corsa contro il tempo, ma un modello di mobilità sostenibile - ha spiegato il presidente -. Abbattimento del rumore fino a 70 decibel, consumo energetico inferiore del 60% rispetto all’aereo, e un sistema che può produrre più energia di quanta ne consuma, grazie all’integrazione di pannelli fotovoltaici lungo il tracciato.”
“Non stiamo parlando di un’infrastruttura riservata a pochi - ha aggiunto - ma di una tecnologia che un domani potrà diventare lo standard anche in altri territori, in Italia e all’estero, compresi i Paesi in via di sviluppo, dove il bisogno di reti infrastrutturali moderne si accompagna all’urgenza di mobilità e resilienza. L’Hyper Transfer nasce in Veneto, ma parla al mondo.”
“Con questo progetto - ha concluso Luca Zaia - il Veneto si conferma laboratorio nazionale e internazionale e internazionale di innovazione, punto di riferimento per lo sviluppo infrastrutturale intelligente. Siamo pronti ad accogliere stakeholder, investitori, enti di ricerca e governo che vorranno collaborare o replicare il modello. Da qui parte un nuovo modo di intendere la mobilità. Il futuro corre lungo un tubo, e parte dal Veneto.”
Aaah, che meraviglia.
Già mi immagino il fantastico Veneto della mobilità in un futuro che probabilmente non riuscirò a vedere, quando si andrà da Berlino a Venezia in poco più di un’ora e da Venezia a Trento, cambiando treno a Bassano del Grappa, in più di tre ore.
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