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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Calci di rigore
Il neo presidente del Tribunale di Vicenza Luigi Perina boccia il progetto del Tribunale della Pedemontana. Interviene il Comitato per una Giustizia di Qualità a Vicenza che insiste “per l’abbandono di progetti raffazzonati e nostalgici”
Pubblicato il 10-04-2024
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Vicenza-Bassano: un derby infinito.
Sulla questione del Tribunale della Pedemontana Veneta, i tempi regolamentari e quelli supplementari della combattuta partita sono ormai terminati.
Siamo arrivati ai calci di rigore, anche in questo caso a oltranza.
Foto Alessandro Tich
Il primo penalty è stato messo a segno da Vicenza, con l’articolo di oggi del GdV, ampiamente rimarcato in prima pagina, assieme all’articolo del Corriere del Veneto, relativi alle dichiarazioni del neo nominato presidente del Tribunale di Vicenza Luigi Perina.
Interpellato dai cronisti sul Tribunale della Pedemontana, Perina ha affermato che la scelta non compete a lui “ma alla politica”, aggiungendo però che “garantire una giustizia certa e smaltire anche l’arretrato comporta avere uffici grandi”.
Il nuovo presidente del Tribunale berico ha espresso anche i suoi dubbi sulle tempistiche: “Istituire un nuovo ufficio richiede un lavoro molto impegnativo e non veloce”.
Per cui, secondo il Perina-pensiero, l’istituzione del nuovo Tribunale della Pedemontana in
quel di Bassano del Grappa sarebbe “in controtendenza” perché “la tendenza è quella di accorpare gli uffici e non di decentrarli”.
Tenendo soprattutto conto della necessità di copertura degli uffici che al momento rimangono vacanti. Anche perché, relativamente al personale del Tribunale di Vicenza, già oggi, come ha rilevato il presidente, “siamo ad una scopertura di quasi il 50%”.
Quindi, prima del Tribunale della Pedemontana “andrebbero coperti i posti vacanti altrove”.
Rete! Con un tiro rasoterra, Perina ha spiazzato il portiere bassanese Antonio Mauro, avvocato, uno dei portavoce del Comitato per l’Istituzione del Tribunale della Pedemontana Veneta.
Il prossimo calcio di rigore spetta adesso a Bassano.
Chi lo tirerà? Il sindaco Elena Pavan, che del progetto del Tribunale della Pedemontana ha fatto una questione di principio del suo mandato in scadenza, adesso che ha anche preso la rincorsa per tentare il bis?
Oppure il rigorista designato, il Çalhanoğlu della Giustizia nonché sottosegretario Andrea Ostellari, pronto a un tiro sull’angolino imparabile per il portiere avversario, il presidente del Comitato per una Giustizia di Qualità a Vicenza, avvocato Gaetano Crisafi?
Staremo a vedere.
Nel frattempo proprio il Comitato presieduto dall’avvocato Crisafi ha trasmesso oggi in redazione un nuovo comunicato stampa che ribadendo alcune considerazioni già espresse sull’argomento, prende poi spunto dalle dichiarazioni del neo presidente del Tribunale Luigi Perina per lanciare l’affondo: “Il Comitato per una Giustizia di Qualità a Vicenza insiste per l’abbandono di progetti raffazzonati e nostalgici.”
Come dal testo che segue.
COMUNICATO
Il Comitato per una Giustizia di Qualità a Vicenza ha assistito in questi giorni alla querelle innescata dalla notizia, tenuta a lungo nascosta, dei sopralluoghi ministeriali in città a Bassano per verificare l’idoneità del progetto del nuovo Tribunale della Pedemontana.
Dalle notizie di stampa è emerso che questi due sopralluoghi avrebbero avuto esito negativo, tant’è che è stata presentata in Consiglio Comunale a Bassano una richiesta articolata di chiarimenti al Sindaco Pavan, la quale avrebbe risposto, da un lato, confermando effettivamente l’inidoneità dell’ormai nota Cittadella della Giustizia ad ospitare il tanto sospirato, da alcuni, nuovo Tribunale e, dall’altro, proponendo soluzioni alternative a dir poco sorprendenti per risolvere tale problematica.
La proposta del Sindaco Pavan consisterebbe nel far nascere il nuovo Tribunale con poche cause alla volta.
Proprio così, come fosse possibile bloccare una delle zone più industrializzate d’Italia creando un collo di bottiglia fatale al flusso dei contenziosi.
Fino a qualche mese fa si assicuravano i cittadini che sarebbe bastato accendere la caldaia e il nuovo Tribunale sarebbe stato subito attivo, ora si scopre che gli spazi sono ampiamente insufficienti e si sarebbe alla ricerca di stanze in giro per la città dove ospitare magistrati e personale amministrativo, peraltro nemmeno disponibili considerate le già attuali devastanti carenze di organico nei Tribunali esistenti.
Non resta che esprimere sconcerto di fronte a come si stia affrontando una tematica così delicata per le imprese e i cittadini della Provincia di Vicenza.
Sintomatico è rilevare come il primo atto del nuovo Presidente del Tribunale di Vicenza sia stato quello di ribadire con forza la contrarietà della magistratura al decentramento degli uffici giudiziari quando la tendenza è, invece, quella di accorparli per promuovere la specializzazione dei magistrati ed un più veloce smaltimento dei processi.
Se questa è la progettualità alla base dell’istituzione del nuovo Tribunale della Pedemontana non resta che ribadire con maggiore convinzione la netta contrarietà a tale ipotesi che non farebbe altro che aggravare la situazione della Giustizia per i cittadini e le imprese di Vicenza e Bassano.
Il Comitato per una Giustizia di Qualità a Vicenza insiste per l’abbandono di progetti raffazzonati e nostalgici, ribadendo la necessità oramai non prorogabile di potenziare il Tribunale esistente per farlo diventare un HUB di Giustizia efficiente, in linea con i tempi del processo telematico a servizio di una delle provincie più industrializzate ed economicamente più vive d’Italia.
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