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Palazzo Bronxaguro
Imbrattata di graffiti nella notte l’intera facciata del piano terra di Palazzo Bonaguro. E qualcuno dà la responsabilità indiretta dell’accaduto…a me
Pubblicato il 12-11-2023
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Hanno agito come sempre nella notte, prendendosi tutto lo spazio disponibile per compiere la loro impresa.
Ignoti hanno imbrattato di graffiti la facciata del piano terra di Palazzo Bonaguro, nella sua intera lunghezza, comprese porte e finestre. Non contenti, hanno lasciato il segno anche sulla tabella informativa per i turisti sul lato sinistro del palazzo stesso.
Un’azione di sfregio allo storico edificio di via Angarano, attualmente chiuso al pubblico in attesa di ospitare dal 17 al 19 novembre prossimi il primo dei tre weekend della manifestazione Liberamenti, il festival biennale sulla donna nel contemporaneo organizzato da Women For Freedom.
Palazzo Bonaguro, questa mattina
Il raid notturno dei writers ha suscitato scalpore in città per l’obiettivo preso di mira e per l’estensione stessa dell’intervento con gli spray e sull’accaduto si registra oggi una presa di posizione del Circolo di Bassano del Grappa del Partito Democratico, con un intervento postato su Facebook con tanto di foto del palazzo imbrattato.
“I vandalismi della scorsa notte sulle facciate di Palazzo Bonaguro - scrive il PD di Bassano - sono uno sfregio alla città, senza giustificazione, e ci auguriamo che i responsabili vengano individuati e paghino per le loro responsabilità.”
Con l’occasione, il PD cittadino prende ancora una volta di mira l’amministrazione comunale, nella fattispecie riguardo alle condizioni di Palazzo Bonaguro a prescindere dal raid della scorsa notte.
“Di sicuro però - conclude il post - lo stato delle facciate, con l’intonaco ed i cornicioni coperti di muffa, crepati, in fase di distacco o distaccati, non rende onore ad uno dei palazzi storici di proprietà del Comune di Bassano: e questa foto è il risultato finale di una mancata manutenzione negli ultimi anni.”
Fin qui la cronaca e le prime reazioni sull’offesa a colpi di spray arrecata nella notte alla facciata di Palazzo Bonaguro.
Passiamo adesso all’affascinante movimento spirituale di Dietrology.
Vuole infatti una particolare congiunzione astrale che il raid notturno dei writers in quel di via Angarano sia stato messo in atto proprio durante lo svolgimento a Bassano della manifestazione “Hip Hop is Wonderful”, organizzata dal capitolo italiano di Zulu Nation per diffondere la cultura dell’Hip Hop che trova nel Graffiti Writing la sua più caratteristica e diffusa espressione.
Me ne sono occupato nel mio articolo di venerdì scorso, intitolato “Hip Hop Urrà”.
Sono arrivati in città i due guru del graffitismo artistico mondiale Cornbread e Cope2, è stata allestita una mostra al Castello degli Ezzelini, è stato creato un Museo dell’Hip Hop temporaneamente ospitato in un negozio sfitto di via Menarola ed è stato predisposto un programma di eventi sul tema che si conclude proprio oggi, domenica 12 novembre.
La kermesse ha inoltre generato una sorta di “turismo dell’Hip Hop” dal momento che ha richiamato anche appassionati da fuori regione che hanno pernottato negli alberghi della città.
Ebbene: questa mattina un noto animatore artistico bassanese che gravita nel mondo dell’arte contemporanea mi ha segnalato la notizia delle scritte su Palazzo Bonaguro mandandomi su WhatsApp anche la foto che vedete pubblicata sopra.
Poi in tarda mattinata mi sono recato anch’io sul posto, per vedere coi miei occhi i graffiti della notte e scattare altre foto, che vedete invece pubblicate in calce a questo articolo.
Non c’è che dire: chi ha avuto la malsana idea di imbrattare la parte bassa della facciata del palazzo per la sua intera lunghezza, compresi anche il portone d’ingresso e tutte le ante delle finestre, ha avuto anche modo di farlo completamente indisturbato.
Ma perché ho citato la manifestazione “Hip Hop is Wonderful”, in programma da venerdì scorso fino ad oggi? Ve lo dico subito.
Il mio informatore mi ha infatti scritto anche questo, a corredo della sua foto: “@alessandrotich c’è tag per te”.
È una battuta che va spiegata.
Il “tag” dei graffiti è il segno caratteristico del loro autore, una sorta di “firma” che lo rende riconoscibile agli altri addetti agli spray.
Mentre “c’è tag per te” è una forma riveduta e corretta di “c’è posta per te”.
Me lo ha spiegato lo stesso autore del messaggio, perché in un primo momento non lo avevo capito: “Palazzo Bonaguro (non “c’è posta per te”, ma tanti nuovi merletti apparsi stanotte, probabilmente “stimolati” da Hip Hop is Wonderful).”
Riassumo pertanto il punto di vista di Dietrology.
Tesi: a Bassano è in corso la manifestazione “Hip Hop is Wonderful” e io le ho dedicato un articolo. Antitesi: l’articolo ha acceso i riflettori sul mondo dei graffiti urbani, solitamente estraneo alle luci della ribalta. Sintesi: a seguito di cotanta attenzione mediatica, qualcuno si è montato lo spray, ha perso di mira Palazzo Bonaguro e ha fatto quello che ha fatto.
Onde per cui “c’è tag per me”.
Caspita: non sapevo di possedere un tale “potere”, in grado di influenzare il corso delle cose.
Prima o poi, dovrò convertirmi a Dietrology anch’io.
Peraltro, non ho dovuto neanche fare lo sforzo di trovare un titolo per questo articolo perché me lo ha brillantemente suggerito il mio stesso segnalatore: “Palazzo Bronxaguro”.
Evidente riferimento al fatto, ricordato nell’articolo “Hip Hop Urrà”, che il movimento del Graffiti Writing è nato nel Bronx, ameno e quieto quartiere di New York City.
Titolo quindi bell’e pronto e già confezionato: taaac!
Anzi: taaag!
Mi sto avviando alla conclusione, con una necessaria premessa.
Ci sono cioè graffiti e graffiti. Va fatta una distinzione tra quelli che “decorano” (me lo passate questo verbo?) muri degradati e edifici abbandonati e quelli che invece lasciano il segno su beni pubblici e proprietà private nella loro integrità.
È il sottile distinguo che marca la differenza tra il Graffiti Writing, che è una forma di arte di strada, e gli imbrattamenti fine a sé stessi. Quelli di Palazzo Bonaguro appartengono alla seconda categoria.
Certamente, la contemporaneità tra la manifestazione “Hip Hop is Wonderful” e le irrispettose attenzioni notturne rivolte allo storico palazzo di via Angarano può generare qualche pensiero dubbioso anche in chi non pratica la dietrologia applicata.
Questa mattina sempre in zona Angarano un albergatore cittadino mi ha riferito che nel suo hotel hanno pernottato degli ospiti arrivati a Bassano proprio per la manifestazione e che uno di loro aveva in camera delle bombolette spray.
Ma da qui ad affermare con certezza che gli imbrattamenti della scorsa notte siano stati realizzati da qualche seguace di “Hip Hop is Wonderful”, ce ne vuole.
Permangono comunque, per citare il titolo di un celebre film, “i soliti sospetti”.
Va oltretutto ricordato che Bassano del Grappa è già ampiamente dotata per conto suo di writers sempre pronti a tracciare segni dove non devono, come testimoniano i graffiti visibili in grande profusione e in ogni dove in giro per la città.
Lasciamo pertanto - e auspichiamo - che gli effettivi responsabili vengano individuati con gli elementi eventualmente in possesso della Polizia Locale: questo è un lavoro per l’Ispettore Mazzocco.
Certo è che i segni tracciati nella notte sulla facciata di Palazzo Bronxaguro rappresentano un chiaro esempio di Minimal Art. Dove “Minimal” è la quantità residua di raziocinio e di educazione civica rimasta nel cervello dell’autore o degli autori della poco edificante performance on the road.
A quanto pare, non esistono ancora misure sufficientemente efficaci per prevenire la Bronxite acuta.
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