Ultimora
16 Dec 2025 21:43
Rugby: Antonio Pavanello nuovo presidente del Benetton Treviso
16 Dec 2025 19:25
Alla Mostra 'Caravaggio' 2025 il premio Allegrini Villa della Torre
16 Dec 2025 17:03
Michelangelo Pistoletto presidente onorario 30/o Vinitaly Design Award
16 Dec 2025 15:40
Moretti, 'su di me un voto politico, continuerò a testa alta'
16 Dec 2025 21:33
Familia delude, ma Playing God entra nella shortlist per gli Oscar
16 Dec 2025 21:31
L'Ue consegna il Sacharov, ma i reporter premiati sono in cella
16 Dec 2025 20:48
Topo Gigio torna con il musical "Strapazzami di coccole"
16 Dec 2025 20:48
Aperte a Roma le stazioni-museo di Colosseo e Porta Metronia
16 Dec 2025 20:29
Sci: slalom Courchevel con Shiffrin in testa, azzurre indietro
16 Dec 2025 20:24
Niente Italia, Familia non entra nella shortlist degli Oscar
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
The Mission
Rinviata a data da destinarsi la cerimonia del 3 novembre al Teatro Remondini di conferimento del Premio Cultura Cattolica al patriarca latino di Gerusalemme card. Pierbattista Pizzaballa, causa lo scoppio del conflitto israeliano-palestinese
Pubblicato il 11-10-2023
Visto 9.952 volte
Di solito, quando un appuntamento viene rinviato a data da destinarsi, si invocano le cause di forza maggiore.
In questo caso, siamo ad un livello di motivazione superiore: cause di forza maggiore conseguenti alla guerra.
Le ragioni per cui la cerimonia di premiazione del Premio Internazionale medaglia d’Oro alla Cultura Cattolica 2023, che era in programma il prossimo venerdì 3 novembre alle ore 20.30 al Teatro Remondini in città, è stata appunto rimandata a nuova data ancora da definire.
Il patriarca latino di Gerusalemme card. Pierbattista Pizzaballa (fonte immagine: Facebook / Scuola di Cultura Cattolica, tratta da tempi.it)
Lo ha comunicato ufficialmente oggi, tramite una nota stampa trasmessa in redazione, la Scuola di Cultura Cattolica di Bassano del Grappa che organizza annualmente l’importante evento.
Il destinatario del Premio Cultura Cattolica 2023 è infatti il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini. Il quale non potrà presenziare alla cerimonia di premiazione, come informa il comunicato, “per cause di forza maggiore dovute al conflitto israeliano-palestinese”.
Lo scorso mese di luglio la giuria del Premio, nell’indicare monsignor Pizzaballa quale destinatario del prestigioso riconoscimento, all’unanimità aveva voluto dare un segnale e “all’unanimità ha scelto un uomo di pace”, come aveva commentato la presidente della Scuola di Cultura Cattolica Francesca Meneghetti.
Religioso dell’Ordine dei frati minori, nominato amministratore apostolico di Gerusalemme nel 2016, nel 2020 Pizzaballa è stato elevato a patriarca e durante il Concistoro tenutosi lo scorso 30 settembre Papa Francesco lo ha nominato cardinale, stabilendo così un primato. È la prima volta, infatti, che un patriarca latino di Gerusalemme giunge alla nomina cardinalizia.
La decisione della giuria, aveva ancora dichiarato nell’occasione la presidente Meneghetti, “ha molto da insegnarci sulla missione del cristiano oggi: come francescano in Terrasanta, monsignor Pizzaballa testimonia una presenza che fa la differenza, anche e soprattutto a livello culturale. Gerusalemme custodisce le origini della storia cristiana, un luogo fondamentale.”
Dopo lo scoppio del nuovo conflitto israeliano-palestinese il cardinale Meneghetti è rientrato in Israele con un viaggio rocambolesco attraverso la Giordania e con l’aiuto delle autorità civili e militari, sia israeliane che giordane.
In un’intervista rilasciata ieri a Vatican News, il patriarca latino di Gerusalemme ha dichiarato, tra le altre cose, di temere che “sarà una guerra molto lunga” e di essere stato “purtroppo facile profeta” perché “l’escalation dello scontro era sotto gli occhi di tutti”.
Anche se “un’esplosione di tale violenza, dimensioni e brutalità nessuno l’aveva prevista”.
Il card. Pizzaballa ha rassicurato sulle attuali condizioni dei cristiani a Gaza e ha sollecitato la comunità internazionale “a lavorare per una tregua” e “a porre sul tavolo la questione palestinese, che era stata accantonata”.
Sono queste, inevitabilmente, le priorità della missione spirituale del patriarca e neo cardinale, richiamato a Gerusalemme dal nuovo conflitto scoppiato in Medio Oriente.
“Ci vorrà molto tempo”, dunque e a quanto pare, perché la nuova emergenza bellica in Terrasanta trovi una soluzione.
E anche Bassano, per il conferimento di un premio che appare quanto mai meritato, dovrà attendere presumibilmente a lungo.
Il 16 dicembre
- 16-12-2024Paolo Primo
- 16-12-2024Eurovision
- 16-12-2023Ma come fanno i marinai
- 16-12-2023Palo Alto
- 16-12-2023Il fatto con gli stivali
- 16-12-2022Hocus Pocus Genius
- 16-12-2022Solidamente solidali
- 16-12-2020Mavì rendete conto?
- 16-12-2018Il Focus perenne
- 16-12-2018Dammi un euRino
- 16-12-2016Vedo doppio
- 16-12-2016Il Comune di Sherwood
- 16-12-2015Con cortese sollecitudine
- 16-12-2015Ponte, affidato l'appalto
- 16-12-2013Stiamo lavorando per voi
- 16-12-2013La banca dà l'ok. Ma era una truffa
- 16-12-2012Veneto Stato: “Yes podemo...diventar indipendenti!”
- 16-12-2011Scuole a Bassano: è rivoluzione
- 16-12-2010Agnolin e gli altri
- 16-12-2008Donna cade nel Brenta: la salva un poliziotto
Più visti
Geopolitica
15-12-2025
La Siria del post Assad tenta di recuperare terreno in ambito internazionale
Visto 4.175 volte
Politica
19-11-2025
Roberto Ciambetti: “La mia esperienza per il Veneto di domani”
Visto 19.800 volte



