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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo
L’assessore al Sociale Mavì Zanata taglia il nastro del nuovo nucleo per persone con demenza e Alzheimer della Casa di Riposo. Il braccio di ferro tra amministrazione comunale e CdA di Isacc continua, ma oggi è un giorno di tregua
Pubblicato il 20-03-2023
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Oggi, egregi lettori, vi scrivo di un’importante novità in campo socio sanitario: il nuovo nucleo per persone con demenza e Alzheimer della Casa di Riposo di Bassano del Grappa.
Una struttura appositamente realizzata per l’accoglienza e assistenza degli ospiti con fragilità mentale, ubicata in un’ala della Residenza Sturm, di proprietà dell’Istituto Isacc, in vicolo Cà Rezzonico.
Nelle righe che seguiranno non mancherò di descrivere le caratteristiche del nuovo servizio, ma capirete bene che innanzitutto le mie antenne di umile cronista non possono che concentrarsi sugli effetti collaterali del caso Isacc.
Foto Alessandro Tich
E ne ho ben donde: perché l’inaugurazione del nuovo nucleo si traduce in un sorprendente remake bassanese degli Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo.
Assistiamo infatti al contatto diretto tra due entità apparentemente aliene, che nelle ultime settimane e fino ad oggi se le sono dette a distanza: da una parte il Consiglio di Amministrazione di Isacc, dall’altra l’amministrazione comunale di Bassano.
Il braccio di ferro tra le due controparti continua: sindaco e maggioranza (fatta eccezione per Impegno per Bassano) non si schiodano dalla richiesta ai tre membri rimasti nel CdA della Casa di Riposo di rassegnare le dimissioni, il trio di amministratori del CdA di Isacc non si schiodano dall’intento di rimanere al loro posto.
Ma oggi, per l’apertura ufficiale del nuovo “ambiente terapeutico” come viene presentato, è un giorno di tregua. E per tagliare il nastro interviene nientemeno che l’assessore comunale al Sociale Mavì Zanata, con tanto di fascia tricolore. Per fortuna la mia macchina ha ancora le gomme invernali, perché domani nevica.
La Zanata non è l’unica esponente del Palazzo comunale ad aver risposto all’invito di Isacc. C’è anche la capogruppo di Impegno per Bassano Marina Bizzotto, che però politicamente gioca in casa.
Come si ricorderà, lo scorso 28 febbraio la Bizzotto era stata l’unica in consiglio comunale a votare contro l’Ordine del Giorno sulla richiesta di “cambio di passo immediato” nella gestione dell’ente, con contestuale richiesta di dimissioni immediate a chi attualmente lo amministra. Vale a dire il presidente del CdA Clemente Peserico, il vicepresidente Giuseppe Balestrieri (componente del direttivo di Impegno per Bassano) e il consigliere Sergio Gamba.
I quali, per l’appunto, non solo non si sono dimessi, ma oggi presenziano in grande spolvero per quello che comunque rappresenta un risultato significativo del loro mandato di amministratori dell’istituto.
La partecipazione comunale al taglio del nastro è bipartisan: c’è anche il consigliere di opposizione Roberto Campagnolo. Ma l’effetto Carramba che Sorpresa non si limita all’intervento dell’assessore comunale Zanata.
Non manca difatti all’inaugurazione anche il dottor Giovanni Mario Meneghetti, uno dei due membri del CdA di Isacc (l’altro è il dottor Antonio Iavernaro, pure medico) che lo scorso 21 febbraio, anticipando la decisione auspicata dal sindaco, si sono dimessi dal CdA medesimo senza essere stati ancora sostituiti dall’amministrazione comunale, competente per la nomina ma non per la revoca dei consiglieri di amministrazione della Casa di Riposo.
Quello che partecipa all’apertura ufficiale della struttura è comunque un bel gruppone di autorità e di addetti ai lavori. Tra costoro si segnalano il direttore generale dell’Ulss 7 Pedemontana Carlo Bramezza e il nuovo direttore dei Servizi Socio Sanitari dell’Ulss medesima, in carica da tre settimane, Eddi Frezza. Sul fronte degli amministratori locali, si aggiungono le fasce tricolori dell’assessore al Sociale di Colceresa Cinzia Lunardon e dell’assessore all’Urbanistica di Cassola Giannantonio Stangherlin.
Certo è che la presenza di un componente della giunta Pavan nella fossa dei leoni di Isacc City fa davvero notizia. È vero che ci troviamo di fronte ad una crisi di rapporti istituzionali ancora lungi dall’essere risolta, ma è anche vero che le inaugurazioni, come in questo caso, possono produrre situazioni impensabili.
Ma bando alle questioni politico-amministrative e veniamo adesso al nuovo nucleo per persone con demenza e Alzheimer della Casa di Riposo di Bassano.
“È il primo reparto di questo tipo nel Veneto - mi spiega la direttrice di Isacc Chiara Tracanzan -. Si rivolge ai nostri ospiti che presentano disturbi di comportamento. Sono persone che camminano, si muovono, ma non sanno dove sono e perché sono qua. Questo è un ambiente terapeutico che li aiuta a ritrovare dei richiami nella loro memoria.”
La struttura è stata realizzata grazie a un investimento di 250.000 euro, totalmente a carico di Isacc, ricavato dagli utili di esercizio degli anni precedenti.
È dotata di un luminoso corridoio e di 15 camere, alcune doppie e altre singole, con 20 posti letto complessivi. Le stanze, come pure gli arredi, sono tinteggiate in diversi colori, per aiutare l’ospite con demenza ad orientarsi e a riconoscerle.
Il nucleo è dotato di una cucina terapeutica dove i residenti possono sperimentare l’attività di cucinare assieme, di un ambiente “parrucchiere e barbiere” e di una sala da pranzo sopra il cui ingresso, per favorire la familiarità del pasto in comune, campeggia l’insegna “Antica Osteria degli Alpini”.
In realtà un nucleo demenze esiste già da otto anni a Villa Serena, l’altra sede della Casa di Riposo, a cui attualmente fanno riferimento 32 ospiti. Ma si tratta comunque di una struttura non adeguata, che fino ad oggi ha svolto il suo compito grazie soprattutto all’impegno degli operatori assistenziali. Alcuni dei residenti del nucleo di Villa Serena saranno trasferiti nel nuovo nucleo di Residenza Sturm, che a pieno regime potrà dunque assistere 20 ospiti con il supporto di 13 operatori: 6 al mattino, 6 al pomeriggio e uno per il turno di notte.
L’apertura del nuovo nucleo giunge al termine di un percorso di formazione per gli operatori coordinato dal progetto e modello di cura per le persone con demenza Sente-mente, ideato da Letizia Espanoli. Infermiere e Oss hanno approfondito i princìpi dell’approccio terapeutico per questa particolare fascia di utenza da un gruppo di docenti chiamate “felicitatrici”.
Ed è proprio da un’infermiera della Casa di Riposo, come rivela il presidente Clemente Peserico, che è nata l’idea di realizzare il nuovo reparto per le demenze, proposta dall’operatrice sanitaria in una riunione col CdA. Il suo nome è Marta Parolin.
“Avevamo già il nucleo a Villa Serena - mi racconta Marta - e dopo aver seguito un corso di “gentle care” mi sono resa conto della necessità di offrire maggiore qualità ai pazienti con demenza. Un anno fa, assieme alla direttrice ho quindi proposto al CdA di attivare il corso Sente-mente come primo passo verso la creazione del nuovo reparto.”
Dopo il taglio del nastro, segue l’immancabile visita al nucleo nuovo di zecca che comincerà ad accogliere i primi ospiti nei primi giorni di aprile.
I vari locali del reparto vengono illustrati dalla dirigente dell’area socio assistenziale di Isacc Diana Castellan mentre l’infermiera Adina Crisan, responsabile del nucleo demenze di Residenza Sturm, legge una lettera di ringraziamento a nome di tutto il personale coinvolto nell’iniziativa.
È il giorno dedicato alla festa per la “nuova casa” delle persone con demenza e tutti gli altri discorsi di attualità che riguardano la gestione della Casa di Riposo restano fuori dalla porta.
Anche se il presidente del CdA Peserico, prima del taglio del nastro, lancia un messaggio per antenne sensibili: “Noi non facciamo politica e non facciamo proclami, ma pensiamo ai fatti.”
Impossibile scorgere le reazioni degli amministratori pubblici presenti, Mavì Zanata in primis: in Casa di Riposo è ancora obbligatoria la mascherina.
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