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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Formaggio con i buchi
Divampa la polemica per la nuova sparata del consigliere regionale di FdI Joe Formaggio, fotografato in Fiera a Verona con un mitra in mano. Fenomenologia di un politico che si sta affacciando a Bassano grazie al suo addetto stampa Pietrosante
Pubblicato il 14-02-2023
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Ve lo giuro: prima di scrivere questo articolo ho aspettato un bel po’.
Oggi è San Valentino, nel mio articolo precedente mi sono divertito a coniare le frasi d’amore ispirate all’attualità bassanese, non è la data giusta per occuparsi seriamente delle meraviglie della politica.
Ma, incalzato dalla news di giornata, non ne posso fare a meno.

Fonte immagine: fanpage.it
La notizia di cui all’oggetto è la seguente: Joe Formaggio, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, già sindaco-sceriffo di Albettone negli anni che furono, ne ha fatta un’altra delle sue. Visitando a Verona l’EOS - European Outdoor Show, la Fiera della caccia e delle armi organizzata dal Consorzio Armaioli Italiani, si è fatto fotografare in uno stand, soddisfatto e sorridente, con un mitra in mano. Accanto a lui, nella foto, c’è Luca Munaretto, manager di Beretta e proprietario di un poligono di tiro.
La foto è stata pubblicata dal suo ufficio stampa sui canali ufficiali social del consiglio regionale assieme ad un comunicato in cui è scritto “dalla parte della lobby delle armi”.
Ed è subito putiferio.
È vero: Formaggio non è un politico bassanese e quindi non rientrerebbe nel già cospicuo novero di personaggi pubblici degni dell’attenzione di Bassanonet.
Ma ultimamente, grazie al suo fido scudiero politico e addetto stampa Gianluca Pietrosante, è intervenuto tramite comunicato su alcune questioni della nostra attualità cittadina: la solidarietà al patron di Reteveneta Giovanni Jannacopulos per la revoca delle misure cautelari, la battaglia contro il cibo sintetico di cui Pietrosante si è reso portavoce con una mozione in consiglio comunale, il “pieno supporto della Regione” alle associazioni (tra cui la bassanese Destra Brenta) che si impegnano per ricordare la tragedia delle foibe e dell’Esodo. Lo stesso Big Joe ha presenziato lo scorso 10 febbraio, Giorno del Ricordo, alla commemorazione in piazza Garibaldi in città organizzata da Destra Brenta e dal Comitato 10 Febbraio. Condizione necessaria e sufficiente per dedicargli un mio fioretto sulle pagine di questo portale.
Va innanzitutto detto, per onor di cronaca, che la foto a mano armata di Formaggio ha inevitabilmente provocato un vespaio di reazioni, a cominciare dallo stesso consiglio regionale del Veneto di cui è membro.
Elena Ostanel (Il Veneto che vogliamo) ha depositato un’interrogazione urgente per verificare “se è vero che il consigliere Formaggio era presente alla Fiera in rappresentanza della Regione e con quale mandato”. “Un consigliere dovrebbe essere a fianco dei cittadini, non della lobby delle armi - ha commentato la Ostanel -. Basterebbero i casi di cronaca nera delle ultime ore per far capire quanto sia grave e inopportuna questa sua uscita. Verificherò perché una pagina istituzionale abbia condiviso con leggerezza un messaggio del genere.”
“È ripugnante pensare che il Veneto, oltre alla Repubblica del prosecco, si stia trasformando anche nella Repubblica delle armi”, ha dichiarato il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni. Che poi ha allargato il tiro, per restare in tema di caccia: “La presenza del consigliere regionale Joe Formaggio alla Fiera della caccia di Verona conferma la vera identità di questa destra. Una destra che propaganda il mito delle armi, da applicare in chiave venatoria così come strumento di difesa personale. Un mito devastante che negli Usa ha provocato migliaia di morti e inenarrabili tragedie.”
“Propagandare, con il benestare istituzionale, l’uso delle armi, è un incitamento alla barbarie”, ha affermato l’altro consigliere regionale del PD Jonatan Montanariello.
“Sorprende ancor di più - ha aggiunto - che da parte del consiglio regionale venga diffusa un’immagine del consigliere che imbraccia sorridente un’arma.”
“L’ultima sparata di Joe Formaggio mostra il vero volto della destra e fa il paio con la proposta del sottosegretario Fazzolari di insegnare a sparare nelle scuole”, ha dichiarato la capogruppo in consiglio regionale del Movimento 5 Stelle Erika Baldin, che ha depositato un’interpellanza sul caso chiedendo chiarimenti alla giunta regionale.
“Il fatto che Joe Formaggio affermi di essersi recato alla Fiera in rappresentanza della Regione - ha aggiunto la capogruppo M5S - solleva ulteriori perplessità che riguardano anche la trasparenza delle relazioni tra le istituzioni regionali e i mondi economici legati alla caccia e alle armi.”
E così via, fino a esaurimento cartucce.
Dal canto suo, Joe Formaggio sembra immune dal fuoco incrociato delle opposizioni.
Del resto, per chi come lui fa delle “sparate” il proprio pane quotidiano, suscitare reazioni di questo tipo è ordinaria amministrazione.
Il consigliere regionale di FdI ha anche replicato. Tra le sue dichiarazioni riportate dalla stampa, questa merita l’onore della menzione: “So che PD e Movimento 5 Stelle avrebbero preferito una fotografia del bacio tra Fedez e Rosa Chemical, ma non posso farci nulla. Io piuttosto che fargli vedere le schifezze di Sanremo mi sono portato in fiera mio figlio.”
Mister Joe è anche sul pezzo, mentre l’Italia è ancora sotto gli effetti psicotropi del Festival di Sanremo. Strepitoso.
A questo punto, però, non dobbiamo nasconderci dietro a un mirino e dobbiamo anzi analizzare oggettivamente la realtà delle cose.
Farsi fotografare imbracciando un mitra e dichiarare di stare “dalla parte della lobby delle armi” è certamente una performance - per usare un eufemismo - poco elegante.
Ma non dobbiamo dimenticare che i cacciatori, e più in generale i portatori d’armi, rappresentano un bacino fondamentale di voti per Fratelli d’Italia.
Ne sa qualcosa l’europarlamentare di FdI Sergio Berlato, la cui fortuna politica è nata ancora nel secolo scorso con la storica lista “Caccia Pesca e Ambiente” e che ha sempre trovato nel popolo delle doppiette una formidabile riserva personale di consenso elettorale.
Guarda caso, in seno agli equilibri regionali del partito della Meloni, negli ultimi tempi proprio Berlato si è “riavvicinato” a Formaggio, rimpinguando il fronte interno anti-Elena Donazzan.
Ne sa qualcosa anche la thienese Maria Cristina Caretta, deputato di Fratelli d’Italia e già eletta alla Camera nella legislatura precedente, la cui ascesa politica ha beneficiato del suo ruolo - detenuto fino al 2019 prima di passare il testimone a Sergio Berlato, che a sua volta dopo due anni lo ha passato a Dario Faccin - di presidente nazionale di Confavi, Confederazione delle Associazioni Venatorie Italiane.
Gira e rigira, punta e ripunta, siamo sempre lì. Per chi va a caccia di voti, il bacino elettorale dei cacciatori è una risorsa da tenere sempre in considerazione.
Non fa quindi eccezione l’istrionico Joe da Albettone, che sa benissimo a chi rivolgersi, come fare notizia e come conquistare la conseguente grancassa mediatica.
Certo è che imbracciare un mitra, rispetto a un più “normale” fucile da caccia, appare una dichiarazione di sostegno alla lobby delle armi un tantino esagerata. Ma tant’è.
Chissà: l’emmental mi è sempre piaciuto e magari è proprio con una bella mitragliata che si produce il Formaggio con i buchi.
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