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Alessandro Tich
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bAstra così
Teatro Astra: il sindaco Pavan al calor bianco sulla proprietà Zetafilm. “C’è stanchezza e c’è qualcuno che sta prendendo in giro la città, oltre all’amministrazione”
Pubblicato il 22-12-2022
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“È la gocciolina che ha fatto traboccare il vaso.”
Risponde così il sindaco Elena Pavan, all’incontro di fine anno con i media locali, quando le chiedo se abbia visto il video che sta girando sui telefonini di Bassano e che ovviamente è stato inoltrato anche a lei.
È un breve video, di 20 secondi, diffuso su WhatsApp da Livio Todesco, portavoce della Zetafilm Srl, società proprietaria dell’immobile del Teatro Astra. Si vedono alcune immagini del Teatro accompagnate dal canto natalizio “Astro del ciel”, evidente riferimento al titolo di tichiana memoria “Astra del ciel” (www.bassanonet.it/news/27668-astra_del_ciel.html). Alla fine davanti alla facciata dell’immobile compare “in trasparenza” un’immagine del sindaco Pavan con la scritta “…non è mai troppo tardi”.
Foto Alessandro Tich
E cioè, interpretando il Zetafilm-pensiero o di chi per esso, “non è mai troppo tardi per arrivare a un accordo con la proprietà per la compravendita dell’immobile”.
“Il video fa passare il messaggio che siamo noi in difetto - sbotta il sindaco -. Così non va bene.” “Il Teatro Astra è un tema che a me e alla maggioranza sta a cuore - dichiara ancora il primo cittadino -. Però penso che qualcuno stia prendendo in giro la città, oltre all’amministrazione.”
Elena Pavan, riferendosi ai difficili rapporti con Zetafilm, parla di “stanchezza”.
“Questa estate - riferisce - abbiamo dato incarico ad un perito esterno di stimare questo bene. La proprietà aveva prima concesso di far entrare il perito all’interno del Teatro Astra, ma poi ha tolto questa disponibilità.”
Risultato finale: il perito del Comune non ha potuto svolgere il suo lavoro verificando condizioni e strutture all’interno dell’immobile. “Gli abbiamo chiesto comunque di ultimare la perizia, dobbiamo avere un numero di partenza - informa il sindaco -. La proprietà ha sempre dichiarato la propria disponibilità ma non ha mai fatto seguito con azioni concrete.”
Da un punto di vista puramente formale, o se preferite teorico, l’operazione Astra è ancora in piedi. Nel bilancio preventivo comunale è sempre confermata la somma di 1 milione di euro per l’eventuale acquisto dell’immobile. Nel frattempo sono in corso i lavori a carico di Zetafilm per la sistemazione della copertura ovvero, come si legge sul cartello di cantiere, per le “opere di conservazione e messa in sicurezza dell’ex Cinema Teatro Astra a seguito del parziale crollo di una parte del tetto”.
Ma la situazione naviga in un clima a dir poco indefinito.
Il sindaco Pavan contesta i balletti delle cifre conseguenti alla richiesta alla proprietà, da parte dell’amministrazione comunale, di formulare un preventivo a fronte della proposta della stessa Zetafilm di stringere un accordo Pubblico/Privato per l’acquisizione dell’Astra col sistema del “leasing in costruendo”. E cioè col Teatro che viene ristrutturato e gestito da un’ATI (Associazione Temporanea di Imprese) per un certo periodo di anni, nel corso dei quali il Comune dovrebbe restituire ratealmente ai privati la somma investita per poi entrare alla fine in possesso del bene.
“Ci hanno presentato tre fogli con tre diversi modelli di poltroncine, alcune molto costose -riferisce il sindaco -. Hanno motivato la notevole cifra di acquisto con il fatto di voler ristrutturare il Teatro con le migliori dotazioni possibili. Ma non c’è mai stata la volontà di intavolare una trattativa seria.”
“C’è stanchezza, stanno prendendo in giro la città”, ripete Elena Pavan.
Come dire, a meno di clamorosi ripensamenti o colpi di scena: bAstra così.
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