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Centro delle Relazioni e le Famiglie di Bassano: scade il contratto dell’équipe che lo gestisce e che sarà sostituita da personale dei Servizi Sociali. Critico il PD: “Ora avremo due servizi con personale ridotto”

Pubblicato il 22-12-2022
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“Quale prevenzione e quale sostegno il Comune intende offrire alle famiglie e ai minori residenti a Bassano del Grappa?”.
Era il titolo di un’interrogazione a sindaco e giunta presentata dalle minoranze nel consiglio comunale di martedì scorso.
Al centro della questione, la richiesta di chiarimenti circa i destini del Centro delle Relazioni e le Famiglie, la struttura di viale Asiago attiva nel supporto e nelle prevenzione del disagio familiare.

L’ingresso del Centro delle Relazioni e le Famiglie di Bassano

Il prossimo 31 dicembre, come già riportato in un nostro precedente articolo, scadrà infatti il contratto di lavoro interinale dell’équipe multiprofessionale che gestisce il Centro e l’obiettivo dell’interrogazione è stato quello di venire a conoscenza se l’amministrazione comunale abbia già pensato a come garantire la prosecuzione del servizio.
In consiglio comunale la giunta Pavan - per voce dell’assessore Mariano Scotton in assenza della collega di giunta Mavì Zanata, detentrice della delega al Sociale - ha risposto che per sopperire alla carenza che si presenterà dal 1 gennaio al Centro per le Relazioni e le Famiglie sarà dirottato del personale dai Servizi Sociali.
“Ora avremo due servizi con personale ridotto”, lamenta il Circolo di Bassano del Grappa del Partito Democratico tramite un comunicato stampa trasmesso in redazione, che pubblichiamo di seguito:

COMUNICATO

Assistenza ai cittadini più deboli. Cosa farà l’amministrazione Pavan?

Il Centro delle Relazioni e le Famiglie, avviato nel corso della precedente amministrazione, svolge attività per le famiglie bassanesi di prevenzione, sostegno e presa in carico con un’equipe multiprofessionale.
Il Centro garantisce un servizio che nel territorio intercetta il disagio e se ne fa carico, al fine di prevenire e superare il momento di difficoltà e contrastare il complicarsi della situazione, l’aggravarsi del disagio stesso.
Dal 1º Gennaio 2023 il contratto che garantisce la presenza di un figura professionale che si occupi di coordinare il lavoro di questa equipe, l’apertura quotidiana e il funzionamento stesso del “Centro delle Relazioni e le Famiglie” terminerà e questa amministrazione non ha ancora fatto nulla per sistemare la situazione.
“Durante l’ultimo consiglio comunale abbiamo chiesto con un’interrogazione cosa intende fare questa amministrazione per garantire la continuazione di questo servizio” interviene Chiara Campana, consigliera comunale del Partito Democratico, che prosegue “la risposta, arrivata dall’assessore Scotton vista l’assenza dell’assessore Zanata, ci lascia più che perplessi. La soluzione di questa amministrazione è togliere personale ai servizi sociali per sopperire alla mancanza al Centro per le Relazioni e le Famiglie.”
“In pratica invece di avere un centro funzionante, che fino ad ora aveva aiutato tantissime persone, e che collabora coi servizi sociali avremo due servizi col personale ridotto” le parole di Erica Bertoncello, ex assessore ai Servizi sociali e alle Persone nella precedente amministrazione, che insiste “L’assistenza alle persone più in difficoltà, soprattutto dopo gli anni di pandemia che hanno accentuato molte problematiche sociali, non è una cosa che puó essere risolta part time.
Una sola persona, che lavorerà con orari ridotti per dividersi coi lavori del suo ufficio, non basta. Serve una figura professionale che si occupi del coordinamento del Centro, un’equipe con personale multiprofessionale e formato proprio come è stato fino ad ora.”
“L’assessore Scotton parla di assumere un assistente sociale coi 77.000€ che sono arrivati dal Governo tramite la L178/2020” riprende Bertoncello “Quei fondi sono destinati ai comuni che devono implementare i propri sistemi assistenziali. Con quella cifra invece di assumere una singola persona che si divida tra assistenti sociali e Centro per le famiglie si potevano tranquillamente assumere due figure professionali. Anche perché quei fondi se non vengono utilizzati verranno redistribuiti ai comuni che ne fanno buon uso.
È un’occasione, oltre che soldi, persa.”
Questa amministrazione arriva in ritardo, impreparata e sempre con soluzioni a metà.
E a farne le spese saranno i bassanesi che più hanno bisogno di aiuto.

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