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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
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Essere o non essere
“SìAmo Rosà”. Incredibile ma vero: alle elezioni amministrative di Rosà concorrono due liste con lo stesso nome. Uno dei due candidati sindaci: “Gli altri ce l’hanno copiato”
Pubblicato il 15-05-2022
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Essere o non essere. Per chi voto?
È il dubbio amletico che assalirà gli elettori di Rosà quando il prossimo 12 giugno si recheranno alle urne per eleggere il nuovo sindaco e il nuovo consiglio comunale.
Ma “essere o non essere” è il dilemma che pende anche sul capo delle due liste concorrenti alle amministrative rosatesi, nel caso la commissione elettorale circondariale dovesse intervenire per risolvere l’incredibile caso di omonimia.

Foto Alessandro Tich
Sulla scheda su cui tracciare il segno, infatti, i cittadini di Rosà dovranno scegliere tra i due simboli delle due liste in lizza.
La prima (in ordine di presentazione, ieri mattina, alla stampa) è la civica-partitica “SìAmo Rosà”, espressione della Lega e della civica Continuità Bordignon, che candida a sindaco l’assessore comunale uscente Elena Mezzalira.
La seconda è invece la civica “SìAmo Rosà”, che coalizza al suo interno anche le formazioni di Rosà Civica e del Movimento 5 Stelle e che candida a sindaco il già primo cittadino rosatese Paolo Baggio.
Non ho scritto sbagliato, è proprio così. “SiAmo Rosà” contro “SìAmo Rosà”.
Il clamoroso precedente di omonimia elettorale è venuto fuori proprio ieri mattina, in contemporanea con le conferenze stampa di presentazione delle due liste concorrenti e poco prima della scadenza della presentazione delle liste all’ufficio elettorale del Comune che era fissata a mezzogiorno.
Per fortuna i due loghi sono diversi per grafica, per simboli e per colori, ma la coincidenza della denominazione anche nella resa ortografica - con il “Sì” con l’accento a cui si attacca l’“Amo” in iniziale maiuscolo - infonde l’errata sensazione di un’unica formazione che si sia sdoppiata per una sorta di strana e inspiegabile competizione interna in famiglia.
Delle due liste rosatesi concorrenti mi occuperò nei prossimi due articoli, prima dei quali ho dovuto necessariamente fare questa premessa a favore di una chiarezza che sul campo del confronto della campagna elettorale sembra invece latitare.
La lista della Lega e di Bordignon & Friends pro Mezzalira, nel presentarsi, non ha fatto alcun cenno all’insolita concomitanza.
La lista civica pro Baggio ne ha invece fatto l’argomento di partenza della propria presentazione.
“Con grande sorpresa - ha dichiarato il candidato sindaco Paolo Baggio - questa mattina abbiamo visto che la lista che candida a sindaco Elena Mezzalira ha copiato il nostro nome SìAmo Rosà.” “Questa cosa ci rende orgogliosi - ha aggiunto -. Noi ci siamo già presentati come SìAmo Rosà nel settembre-ottobre dell’anno scorso in occasione della raccolta firme dei cittadini per richiedere la gratuità della Superstrada Pedemontana per chi risiede a Rosà.”
“I colori del nostro simbolo erano un po’ diversi, ma quello era il nome con cui ci eravamo presentati già come lista civica. Per noi questo è già un punto di partenza - ha rimarcato Baggio - ed è quasi una “vittoria”.”
Ricapitolando: lo scorso autunno SìAmo Rosà è scesa in campo per raccogliere le firme sulla gratuità della SPV per i residenti. Iniziativa che ha visto impegnati in prima linea anche i rappresentanti di Rosà Civica e dei 5 Stelle, che non a caso completano l’alleanza della lista civica, oggi ufficialmente denominata SìAmo Rosà, che lancia e sostiene la candidatura a sindaco di Paolo Baggio.
Nell’ultimo giorno per la presentazione delle liste si scopre quindi che la lista della Lega, ovvero quella dell’amministrazione comunale uscente che candida a sindaco Elena Mezzalira, si presenta con lo stesso e identico nome.
Copia-incolla da parte degli avversari - come sostiene Baggio -, mossa astuta per confondere le acque, coincidenza non voluta o semplice carenza di fantasia?
Comunque sia, e a meno di decisioni e conseguenti provvedimenti delle autorità di controllo elettorale preposte, a Rosà si andrà al voto per scegliere tra due gemelli diversi.
SìAmo o non SìAmo? Questo è il dilemma. Shakespeare non poteva fare di meglio.
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