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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Tanto green, poco pass
Giardini a Bassano: l'accessibilità negata ai disabili dall’installazione davanti a San Francesco. Il PD: “Amministrazione Pavan, il PEBA al contrario”. Bassano Accessibile: “Scarsa conoscenza delle problematiche legate alla mobilità”
Pubblicato il 12-04-2022
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Sarà anche green, ma non è certamente pass.
Mi riferisco al giardino allestito in questi giorni davanti alla chiesa di San Francesco a Bassano, intitolato “Il pane e le rose”, ispirato al concetto dell’orto fiorito e inserito nel percorso dei Giardini a Bassano, la tradizionale rassegna di giardini temporanei realizzati in centro storico dai florovivaisti del territorio, organizzata dalla Pro Bassano. Un omaggio alla primavera a sua volta compreso nel più ampio programma della manifestazione Bassano Fiorita, promossa dall’assessorato comunale al Turismo.
Tutto bello e tutto fantastico, anzi no. Sul giardino di piazza Garibaldi monta infatti in queste ore la polemica per l’ostacolo recato ai portatori di disabilità motoria e a chi, come molte persone anziane, è costretto a camminare con l’aiuto di un deambulatore.

Foto Alessandro Tich
L’area verde temporanea è stata infatti allestita proprio nel bel mezzo del percorso pedonale accessibile che dalla piazza porta all’ingresso della chiesa di San Francesco e al Museo Civico. La prima dotata di uno scivolo per l’accesso delle carrozzine, il secondo di un carrello elevatore - quello che peraltro, per un tempo immemorabile, era rimasto guasto - per consentire l’entrata nelle sede museale attraverso l’Ufficio IAT.
Il percorso accessibile è realizzato con lastre di marmo ed è stato creato nel mezzo del piazzale, che è di “saiso” (e cioè fatto di ciottoli, per chi ci legge da fuori regione) e quindi del tutto inaccessibile alle carrozzine e alle persone con problemi di deambulazione.
Ma il giardino interrompe il passaggio dedicato, obbliga a deviare sull’acciottolato e gli anziani con limitazioni deambulatorie e i disabili motori, per raggiungere la chiesa, il museo o anche il Caffè Danieli devono avventurarsi in una assai poco praticabile versione bassanese della Parigi-Roubaix.
“L’amministrazione Pavan applica il PEBA al contrario”, ironizza in un comunicato stampa il Circolo di Bassano del Grappa del Partito Democratico, dove PEBA sta per Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche.
“La vita dei disabili è scandita da tante, piccole e grandi, difficoltà - dichiara Domenico Riccio, responsabile comunicazione del PD bassanese -. Queste sono spesso connaturate alla conformazione urbanistica e architettonica delle nostre cittadine. Bassano da tempo si è dotata di uno strumento urbanistico, il PEBA, che permetterebbe di “spianare” gli ostacoli di chi vuole muoversi in autonomia con carrozzina o altri supporti.”
“Finora sono stati pochi i fondi destinati dall’amministrazione Pavan per l’applicazione del PEBA - conclude Riccio -. I problemi diventano ancora più grandi quando le barriere diventano nuove”.
“La manifestazione Giardini a Bassano si concluderà il 9 maggio - interviene Paola Bertoncello, capogruppo PD in consiglio comunale -. È un periodo di tempo assai lungo se si considera che il giardino, peraltro di pregevole fattura, ostacola in maniera definitiva chi, con difficoltà di movimento, volesse accedere a chiesa e museo. Visto l’avanzare della stagione primaverile e il riprendere dell’afflusso dei turisti non daremmo un bel segnale a chi viene a visitare la nostra città.”
Da qui l’invito per una inversione di marcia per sindaco e giunta. “L’amministrazione ha tutto il tempo per rimediare al suo errore visto che solitamente il giardino veniva posto qualche metro più indietro - chiede Bertoncello -. Sarebbe un gesto gradito a tutti, bassanesi e turisti.”
Sulla questione interviene oggi anche l’associazione Bassano Accessibile, con una nota, trasmessa in redazione, a firma del presidente Massimiliano Garlini.
“Chi ha pensato di spostare in quella posizione la realizzazione del giardino - sostiene Garlini - evidentemente non ha riflettuto sul fatto che si ostruiva un accesso indispensabile per chi con difficoltà si reca in chiesa. E sta proprio qui la gravità di questa scelta, cioè nel non aver pensato che posizionare una costruzione in quel luogo può limitare in maniera sostanziale la mobilità persone con difficoltà motorie.”
“È la mancanza di conoscenza delle problematiche legate alla mobilità e più in generale sulla disabilità tutta che spesso, invece di migliorare la situazione di disagio che vivono alcune persone, ne complica le possibilità di vivere a pieno la propria città - prosegue il comunicato -. Solo attraverso la cultura dell’accessibilità si può realmente creare inclusione, pensare alle necessità di tutti vuol dire tenere in considerazione anche le minoranze.” “Progettare attraverso Universal Design, significa agire in modo concreto accogliendo le esigenze di tutti - aggiunge il presidente -. Questo è un percorso di crescita culturale e sociale indispensabile per creare realmente l’inclusione.”
“Per questo - conclude Bassano Accessibile - la nostra associazione ribadisce la disponibilità ad organizzare con l’amministrazione comunale un corso di formazione aperto a tutti sui temi dell’Universal Design, Progettazione Inclusiva negli spazi e negli edifici pubblici e privati aperti al pubblico e Accoglienza turistica inclusiva. Un incontro potrebbe essere in particolare rivolto alla organizzazione degli eventi ed installazioni temporanee.”
Accesso e non concesso che l’amministrazione Pavan risponda positivamente all’invito.
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