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Pala a muro
“Pala di Santa Maria della Mazzini”: volantino anonimo trasforma la scena della Crocifissione in un attacco alla giunta Pavan. La vignetta sarcastica affissa all’ingresso della Mazzini e in altri punti della città
Pubblicato il 30-03-2022
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Sacrilego e sarcastico. Un volantino anonimo con una vignetta di autore altrettanto ignoto è stato affisso oggi in alcuni punti della città, tra cui il portone di ingresso dello storico fabbricato della scuola elementare Mazzini.
Sotto il disegno compare il titolo “Pala di Santa Maria della Mazzini” con l’ulteriore scritta “in gentile sostituzione dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia”. Un ovvio riferimento alla Pala di Sant’Anna, il dipinto di Jacopo Bassano restituito un paio di anni fa dal Museo Civico di Bassano alle Gallerie veneziane.
La vignetta - spuntata fuori proprio in questo periodo di Quaresima - è ispirata alla scena della Crocifissione, trasformata in un attacco alla giunta Pavan per la nota e dibattuta questione del futuro dell’edificio della Mazzini per il quale l’attuale amministrazione ha sposato la linea di una nuova e diversa destinazione d’uso.

La vignetta affissa sul portone della Mazzini (foto Alessandro Tich)
Il disegno ritrae Giuseppe Mazzini inchiodato sulla croce. Sotto di lui il sindaco Elena Pavan, nelle vesti di chi non posso pronunciare per non essere blasfemo, e i tre assessori Roberto Marin, Mariano Scotton e Andrea Zonta in costume da antichi romani. Scotton e Zonta vengono ritratti come soldati di Roma e l’assessore ai Lavori Pubblici, in particolare, si appoggia su un pilastro o qualcosa del genere con l’effigie dell’imperatore Finco Caesar. Il vicesindaco Marin, con un lavabo davanti alle mani, viene invece chiaramente associato a Ponzio Pilato. Alla base della croce, sotto un teschio, giacciono i fogli della raccolta firme per il ripristino della Mazzini come scuola.
Da un punto di vista grafico la vignetta, per usare un eufemismo, non è certamente un capolavoro: rispetto alla famosa caricatura del sindaco Pavan vestita da bambina con il Ponte stretto tra le mani, realizzata da un vero illustratore e “comparsa” il 29 maggio dello scorso anno sulle vetrine di via Angarano, la “Pala” contro la dismissione della scuola Mazzini è poca cosa. Ma l’obiettivo dell’ignoto autore non è certamente quello di raccogliere apprezzamenti sullo stile del disegno.
Sul piano invece del messaggio espresso, mentre la caricatura di un anno fa era comunque spiritosa e non offensiva, qui si va decisamente sul pesante. È comunque un segnale, per quanto di dubbio gusto, di come la questione Mazzini continui ad essere un nervo scoperto dell’attualità cittadina.
Dopo la pala avvelenata, rappresentativa di quella che è stata la vicenda della Pala di Sant’Anna, va ora in scena un nuovo gioco non adatto ai bambini: la pala a muro.
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