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Alessandro TichAlessandro Tich
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A ruota libera

Fiab Bassano contattata dall'amministrazione riguardo ai portabiciclette per il piano di revisione dell'arredo urbano. Il presidente Berizzi: "Condizione fondamentale per lo sviluppo della ciclabilità cittadina e dell'accoglienza ai cicloturisti"

Pubblicato il 08-02-2021
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“Con riferimento alla mobilità cittadina (…) verranno conclusi, ampliati ed implementati percorsi per la mobilità dolce (pedoni e biciclette) con la realizzazione di percorsi che garantiscono una facile percorrenza cittadina e un efficiente utilizzo delle infrastrutture.”
Così sta scritto, nero su bianco, nel documento delle linee programmatiche 2019-2024 dell'amministrazione comunale di Bassano del Grappa, guidata da quella Elena Pavan che in campagna elettorale girava per la città in bicicletta per evidenziare l'immagine “green” della sua candidatura. Da allora e fino ad oggi per la mobilità dolce è stato fatto molto poco e gli interventi riguardanti la fruizione della viabilità cittadina, rimodulazione della Ztl in centro storico in primis, sono stati prioritariamente rivolti alla popolazione motorizzata.
È anche vero che qualcosa è stato fatto nell'area di largo Parolini con il nuovo percorso ciclabile per gli studenti, ma si è trattato comunque di un intervento conseguente alla riattivazione del doppio senso di circolazione nel budello di asfalto di via Tabacco. Sono sempre le quattro ruote che influiscono sui destini delle due ruote e non viceversa.

Ciò che è restato di una bicicletta sulla rastrelliera della Biblioteca Civica di Bassano (foto Alessandro Tich)

Per fare di Bassano una città più attenta alle esigenze della mobilità sostenibile, dunque, c'è ancora tanta strada da fare. Ma qualcosa, a quanto pare, sta andando nella direzione di una presa in carico - almeno parziale - della questione. L'associazione comunale ha infatti contattato l'associazione Fiab Bassano (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) per chiedere un parere sul posizionamento e allestimento di nuovi portabiciclette in città, inserito in un più ampio piano di revisione dell'arredo urbano. Ne dà notizia, con un video postato su Facebook, il presidente di Fiab Bassano Guido Berizzi.
È un tema sicuramente attuale, dal momento che in città le già esistenti rastrelliere per bici sono certamente insufficienti - rispetto all'utenza urbana a due ruote ma anche alla vocazione cicloturistica del territorio, extra emergenza Covid - e non sono uniformi dal punto di vista sia estetico che soprattutto funzionale.
“Poter disporre negli spazi cittadini di posti dove poter riporre le biciclette - afferma Berizzi nel video - è una condizione fondamentale per lo sviluppo della ciclabilità cittadina ma è anche importante sotto il profilo dell'accoglienza per i cicloturisti. E sicuramente, con la ciclabile del Brenta, Bassano ha un grosso interesse affinché ciò sia sviluppato.”
Il presidente di Fiab Bassano elenca quindi i criteri “per la scelta di un buon portabiciclette”. In primo luogo “la versatilità per tutti i tipi di biciclette”. Poi “l'estetica in armonia con il contesto urbano”, “la sicurezza e comodità nel legare il telaio” e “il contrasto ai furti”. Quindi “la durata e solidità della struttura, con minori manutenzioni” e “il costo con un buon rapporto qualità/prezzo”. Infine “la modularità, per aumentare il numero di portabici all'aumentare della richiesta” e “la facilità di manutenzione e di pulizia”.
I portabici che rispondono a queste caratteristiche sono già stati installati “in numerose città italiane all'avanguardia” e corrispondono ai modelli “ad archetto” o “ad U rovesciata”, quest'ultimo già rappresentato dai nuovi posteggi a due ruote di piazzale Trento.
Con l'occasione, Fiab Bassano ribadisce la propria disponibilità a collaborare con l'amministrazione comunale per la massima funzionalità del progetto.
“Noi - dichiara nel video Guido Berizzi - siamo disponibili come associazione, in combinazione anche con altre associazioni, a discutere su questo argormento sulla base di uno studio che analizza oltre 30 posti di Bassano, alcuni dei quali già adibiti all'uso, e fissa dei criteri logici per un piano di posteggio bici che sia razionale. Attendiamo solamente di essere interpellati.” Il riferimento è al piano con il quale Fiab Bassano ha collaborato nel 2015 a una proposta per la creazione di numerosi parcheggi per biciclette in centro storico. “Su una cosa - conclude il presidente di Fiab Bassano - intendiamo essere decisi: temiamo, vista la molteplicità di portabici sbagliati che si ritrovano in città, in tanti anni di esperienze, che la funzionalità di queste attrezzature possa essere sacrificata per mere e discutibili oponioni estetiche.”
Dunque, se dalle parole si passerà ai fatti, la nostra città potrebbe finalmente presentare un centro storico più ordinato, più uniforme e più accogliente per i ciclisti locali e per i futuri cicloviaggiatori. L'offerta di adeguate infrastrutture a servizio di questa importante (e crescente) fascia di utenza, a cominciare dalle rastrelliere che ne rappresentano l'ABC, è di fatto la condizione imprescindibile per lo sviluppo di una mobilità cittadina e di un turismo a ruota libera.
Nel frattempo il noto esponente bassanese di Europa Verde Renzo Masolo mi ha segnalato che l'amministrazione della città di Merano (41.000 abitanti, poco meno di Bassano del Grappa) ha appena stanziato 106.000 euro per allestire una nuova rete di portabiciclette da collocare sulle pubbliche vie. Ne scaturiranno oltre 700 posteggi per bici a rastrelliera di ultima generazione e a prova di furto, ovvero specificamente strutturati in modo tale da far desistere dai loro intenti i ladri di biciclette. Uno dei criteri funzionali messi a fuoco anche dal presidente Rebizzi.
Beh: a giudicare dalla foto che ho pubblicato sopra, scattata qualche giorno fa alla rastrelliera situata all'esterno della nostra Biblioteca Civica, i portabici antifurto servono davvero anche a Bassano.

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