Pubblicità

Brassaï. L’occhio di Parigi

Pubblicità

Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Lockdown Blues

Brevi pensieri a ruota libera sul presente e sul futuro in questa Pasqua di Reclusione

Pubblicato il 12-04-2020
Visto 2.839 volte

Pubblicità

Brassaï. L’occhio di Parigi

Pasqua di Resurrezione? Speriamo. Lo spero ardentemente, per tutti noi.
Per il momento, quella che stiamo vivendo è una Pasqua di Reclusione. Pasqua e Pasquetta agli arresti domiciliari, con l’ora d’aria concessa uscendo sul balcone. Pasquarantena, come ho intitolato un precedente articolo. Qui da noi, come in buona parte del resto del mondo, siamo in tempo di lockdown: il nuovo inglesismo che ci sta tartassando l’anima assieme a droplet (“gocciolina”), che sta a significare la saliva nebulizzata derivante da un colpo di tosse o da uno starnuto, dalla quale dobbiamo mantenerci ad almeno un metro di distanza.
Inutile tentare la fuga da Alcatraz: attorno a noi elicotteri e droni in cielo, posti di blocco delle forze dell’ordine sulle strade, squadre della Protezione Civile a supporto e pattuglie della Forestale su boschi e sentieri stanno vigilando sul rispetto dell’obbligo di clausura.

Buona Pasqua (foto Alessandro Tich)

Non se ne esce: nel senso letterale del termine. È solo il prologo di uno Stato di Polizia, per il momento ancora in versione light (evvai con gli inglesismi), che perdurerà anche nella cosiddetta “Fase 2” dell’emergenza. Come regalo pasquale, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha trasmesso una circolare a tutti i prefetti d’Italia nella quale invita a predisporre e a mettere in campo “una strategia complessiva di presidio della legalità”.
E questo perché, secondo la reggente del Viminale, “alle difficoltà delle imprese e del mondo del lavoro” conseguenti all’emergenza Coronavirus “potrebbero accompagnarsi gravi tensioni a cui possono fare eco la recrudescenza di tipologie di delittuosità comune e il manifestarsi di focolai di espressione estremistica”, con l’ulteriore rischio “che nelle pieghe dei nuovi bisogni si annidino perniciose opportunità per le organizzazioni criminali”. Siamo messi bene.
Anche perché è giusto stare all’occhio e prevenire possibili eccessi di stampo criminale, ma le tensioni sociali dopo un’ecatombe economica del genere saranno inevitabili. Ve lo dice chi ha già vissuto il clima dei favolosi anni ’70.
Nel frattempo, i nostri sindaci e governatori continuano fino allo sfinimento ad ammonirci di “non abbassare la guardia”, invitandoci implicitamente ad abbassare la testa.
Attendiamo dunque con ansia il momento in cui ci sarà rilasciato il permesso di riappropriarci delle nostre vite. Ma anche quando ci sarà ridata la libertà, sarà comunque una libertà condizionata. Da una parte ce lo imporranno le regole del dopo-crisi sanitaria, che ci ordineranno di rapportarci ancora con prudenza al nostro prossimo e di continuare a uscire con mascherina e guanti per contribuire al mantenimento dell’igiene e della prevenzione pubblica, a cominciare dai luoghi di lavoro per chi il lavoro ancora ce l’avrà.
Dall’altra saremo noi stessi a ritornare a vivere con circospezione, a dover scacciare i fantasmi che in queste settimane si sono annidati nella nostra testa, a dover vincere la resistenza di trovarci a pochi centimetri da un nostro simile - prima o poi, in un futuro ancora non definito - sulla poltroncina di un cinema, sulla tribuna di uno stadio, in mezzo al pubblico di un concerto o sul sedile di un aereo. Alla faccia di quel maledetto droplet che oggi ci obbliga, e ci ha abituato, al distanziamento sociale.
Ci sono tanti luoghi comuni che nell’attuale espiazione della condanna al confino domestico si stanno diffondendo sul mondo che verrà dopo il Covid-19, nella viva speranza che il prossimo inverno non compaia il Covid-20. Su uno, in particolare, concordo: nulla sarà più come prima. Non per tutti però, ma solo per chi ha approfittato del lungo tempo messo a disposizione da questo periodo di cattività domestica, di confinamento sociale e di isolamento digitale per riflettere sulle cose per le quali varrà veramente la pena ritornare a vivere una vita normale. Trovando finalmente la consapevolezza, assai difficile da trovare in situazioni diverse, di ciò che per noi è essenziale e ciò che invece è spazzatura.
Io personalmente, in questa fase di prigionia per Decreto Governativo, ho avuto il tempo e il modo di capire quanta materia superflua appesantiva quella che prima di adesso era la mia vita quotidiana e quanti rami secchi, perché inutili, sono da tagliare. In un certo senso mi sono rieducato ad affrontare una nuova vita, proprio come un carcerato.
E quando arriverà finalmente l’amnistia, sarò pronto a svestire la tuta a righe che mi hanno messo addosso, a gettarmi alle spalle tutto ciò che non mi serve e a sfidare le nuove difficoltà che sorgeranno dall’attuale emergenza intonando ogni giorno il mio canto di guerra: il Lockdown Blues.

Più visti

1

Attualità

20-01-2025

Il Grifino

Visto 10.279 volte

2

Attualità

20-01-2025

Trump 4 Formaggi

Visto 7.309 volte

3

Politica

21-01-2025

In Fietta e furia

Visto 6.953 volte

4

Attualità

21-01-2025

Ordini tassativi

Visto 6.486 volte

5

Attualità

22-01-2025

Un Mares di problemi

Visto 5.265 volte

6

Attualità

22-01-2025

Nicola nel paese delle meraviglie

Visto 5.093 volte

7

Geopolitica

17-01-2025

La Turchia insegue i BRICS

Visto 4.284 volte

8

Interviste

18-01-2025

40 e una notte de Il Bandito

Visto 3.933 volte

9

Teatro

17-01-2025

Al Vivaldi, Stand up con Marzocca

Visto 3.840 volte

10

Incontri

20-01-2025

Quando la felicità fa paura

Visto 3.739 volte

1

Attualità

08-01-2025

C’è imposta per te

Visto 15.153 volte

2

Attualità

10-01-2025

Linea d’ombra

Visto 12.312 volte

3

Attualità

07-01-2025

L’uomo dei Ponti

Visto 11.946 volte

4

Attualità

05-01-2025

Scacchi Matti

Visto 11.372 volte

5

Attualità

30-12-2024

Canta che ti Telepass

Visto 11.355 volte

6

Attualità

31-12-2024

Acca Ventiquattro

Visto 11.343 volte

7

Politica

10-01-2025

Finco Pilato

Visto 10.979 volte

8

Attualità

15-01-2025

Cape Cassola

Visto 10.769 volte

9

Attualità

10-01-2025

Il Trionfale della Pedemontana

Visto 10.644 volte

10

Attualità

14-01-2025

San Baxiano

Visto 10.501 volte