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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Politica

È qui la Fiesta

Polizia Locale, Musei Civici, offese a Mühlacker, parcheggi non autorizzati in centro storico: le risposte della giunta in consiglio comunale. Risolto anche il “mistero” della Ford Fiesta di colore nero parcheggiata vicino al Comando dei vigili

Pubblicato il 31-10-2019
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Brassaï. L’occhio di Parigi

“La Ford Fiesta nera appartiene al signor sindaco.”
Fermate le rotative: questa è la notizia del giorno. Ebbene sì: la misteriosa macchina di cui “è stata notata la sosta frequente e prolungata, pressoché giornaliera, lungo via Vittorelli, in prossimità del Comando della Polizia Municipale, in aree non adibite a sosta, con tagliando di autorizzazione alla sosta non numerato e difforme rispetto a quelli rilasciati per i residenti” è quella del sindaco Elena Pavan. La notizia viene resa pubblica in consiglio comunale dall'assessore alla Sicurezza Tamara Bizzotto in risposta all'interrogazione delle minoranze sui “parcheggi autorizzati e non autorizzati, quantomeno formalmente” nel centro cittadino.
Una parte dell'interrogazione chiedeva infatti lumi a sindaco e giunta “se siano a conoscenza del frequente parcheggio dell'autovettura Ford Fiesta di colore nero in via Vittorelli, se il pass esposto nell'autovettura è stato effettivamente rilasciato dal Comune, a chi è stato rilasciato e con quale motivazione”, eccetera eccetera. E per forza che il sindaco ne era a conoscenza.

Foto: Alessandro Tich

“Lungi dall'essere un privilegio dell'Amministrazione comunale - spiega l'assessore Bizzotto -, quell'area di sosta, che è per i veicoli della Polizia Locale e per eventuali autorizzati, serve per i frequenti spostamenti del sindaco per l'attività dell'amministrazione, senza avere ripercussioni pregiudizievoli sulla sua attività di lavoro che non usufruisce di permessi come accade per i dipendenti pubblici.”
Nella replica la consigliera Anna Taras, prima firmataria del documento, sottolinea la mancanza di informazione preventiva resa al riguardo dal sindaco ai componenti del consiglio comunale, che avrebbe evitato di inserire l'argomento nel testo dell'interrogazione “e di far perdere tempo a noi e a voi”.

È qui la Fiesta, dunque. Proprio qui, fisicamente, con la sua proprietaria.
Ed è solo uno dei tanti argomenti di questo consiglio comunale che è iniziato puntualmente alle 18.30 - quando nelle vie e piazze del centro torme di bambini scatenati vestiti da scheletrini o da streghette stavano ancora invadendo i negozi alla richiesta di dolcetto o scherzetto - e che terminerà in orario da sonnambuli con l'ultimo punto in programma, il numero 13, vale a dire l'Ordine del Giorno (ovvero della Notte) presentato delle minoranze sull'invasione della Turchia nel Nord della Siria.
A quel punto i lavori saranno seguiti da delle sedie vuote nelle file del pubblico, ma per un'ora abbondante, quella iniziale, la platea è affollata più del solito.
Merito delle studentesse della classe 5° M dell'Istituto Remondini, che assistono alla prima parte dei lavori consiliari assieme alle loro docenti. L'iniziativa è dell'assessore all'Istruzione Mariano Scotton e prevede la partecipazione tra il pubblico a rotazione, ad ogni seduta del consiglio comunale, di una classe 4° o 5° delle Scuole Superiori.
Un bel progetto davvero. Anche le studentesse dell'Istituto per i Servizi Commerciali e per il Turismo - che dovranno farsi pure una prima idea sulle cose divertenti della vita in età adulta - assistono dunque alla parte più succosa dell'assemblea civica, dedicata all'esame delle interrogazioni consiliari presentate in questa occasione dalle opposizioni in blocco.

Si parte con l'interrogazione, con primo firmatario Angelo Vernillo, che riguarda il futuro prossimo della Polizia Locale, ancora senza comandante. Ovvero se corrispondano al vero le notizie di stampa secondo cui “l'amministrazione ha chiesto al consorzio di Polizia Locale Ne.Vi. di concedere al comandante di svolgere attività professionale a favore del Comando di Polizia Locale del Bassanese” e, se sì, “quali sono i motivi di questa decisione”, “quali poteri avrebbe nei confronti degli agenti di Polizia Locale bassanese un comandante così inquadrato” e “se avrebbe o meno potere di firma negli atti”.
Domanda rivolta “alla Sindaca di Bassano del Grappa”. Risponde infatti l'assessore Tamara Bizzotto. La quale informa che è stato avviato l'iter che col nuovo anno vedrà l'assunzione di 6 nuovi vigili “a supporto di un organico sottodimensionato” e che si tratta di “un passaggio prioritario rispetto a qualsiasi altro ragionamento su altre nuove sinergie coi Comuni del territorio”. “Siamo in una fase iniziale di studio e valutazione e stiamo delineando i progetti che condivideremo nelle sedi appropriate - continua -. Alcune domande sono premature e fuori luogo.” Poi però la Bizzotto precisa: “Non è vero che abbiamo chiesto a Ne.Vi, di far svolgere al comandante Scarpellini attività professionale al Comando di Bassano. È vero invece che abbiamo chiesto a Ne.Vi. di valutare la possibilità di condividere la professionalità del comandante per un periodo di tempo limitato, mantenendo separate le strutture dei due Comandi.” “Prendiamo atto - replica Vernillo - della sostanziale marcia indietro rispetto alla lettera inviata all'amministrazione di Thiene e al Consorzio Ne.Vi.”. Futuro prossimo, modo indefinito.

Si passa quindi all'interrogazione, primo firmatario Giovanni Cunico, intitolata “Perché i Musei Civici non hanno più un Direttore?” Domanda rivolta “al Sindaco di Bassano del Grappa e all'Assessore alle Risorse umane Andrea Zonta”. Risponde infatti l'assessore Andrea Zonta. Che al quesito “perché l'amministrazione comunale ha deciso di sospendere la procedura di selezione, lasciando scoperta la figura di Direttore dei Musei Civici dal 30 luglio scorso?” replica: “Tale scelta è dovuta a una programmazione di progressiva valorizzazione del patrimonio culturale che coinvolge anche altri musei”.
Zonta porta l'esempio di “reti di musei” già attive nei territori italiani come i sistemi museali dei Musei Senesi, dell'Alto Vicentino o della provincia di Modena.
“Questa amministrazione - aggiunge - ha ritenuto di valutare questa possibilità prima di scegliere la figura cui compete la programmazione artistica e scientifica delle attività museali, per motivi di pubblica utilità.” Come sappiamo è attualmente in vigore la soluzione-ponte, della durata di sei mesi, che vede l'ex direttore dei Musei Civici Chiara Casarin operare in veste di consulente esterno del Comune per compiere uno studio di fattibilità sulla messa in rete di Bassano con altri musei e per affiancare il dirigente dell'Area Cultura del Comune nelle attività di “direzione artistica” dei musei bassanesi.
“I sei mesi di direzione artistica tramite appalto alla dott.ssa Casarin - afferma Zonta - rappresentano la continuità di quanto fatto ed è stata la scelta più efficiente possibile. La programmazione culturale non è stata pertanto esternalizzata.”
Poi la seconda notizia del giorno, oltre alla Ford Fiesta nera del sindaco.
E riguarda la domanda “a che titolo l'amministrazione comunale dal 30 luglio scorso ha presentato come Direttore dei Musei Civici l'ex direttore dott.ssa Casarin, attraverso i canali di comunicazione istituzionali e in occasione di eventi pubblici, se il suo rapporto con l'ente si è concluso lo scorso 30 luglio?”. “Giuridicamente non vi era titolo professionale - risponde Zonta -. La dott.ssa Casarin ha continuato ad operare a titolo gratuito per portare avanti quegli eventi che aveva proposto e organizzato come Direttore, ai sensi del diritto d'autore e a titolo morale del diritto d'autore.”
Con la mia tastiera non posso mettere l'emoji della faccina perplessa, ma questa è stata testualmente la risposta.
Replica Cunico: “Sento ancora di più la mancanza di un assessore alla Cultura stasera”.
“Perché esternalizzare - incalza - quando c'è già un procedimento di selezione aperto? Abbiamo chiesto un accesso agli atti e abbiamo visto che sono arrivate candidature anche di alto profilo. Il problema è che la direzione non c'è. Non riusciamo a capire perché, quando hai già avviato procedimento che ti assicura la direzione, questa procedura venga sospesa.” “Se questo progetto di rete con gli altri musei lo fanno presentare da un consulente esterno - conclude Cunico -, lo fanno da parte debole. Credo che stiamo facendo una pessima figura nel rapportarci con altri istituti che sono più stabili e hanno un direttore.”

Si passa quindi all'interrogazione, con prima firmataria Paola Bertoncello, sulle pesanti offese lanciate via social alla città tedesca gemellata di Mühlacker e generate dal futile motivo dell'esaurimento delle scorte di birra allo stand di Mühlacker dell'ultima Fiera Franca. Con la doppia richiesta di sapere “quali iniziative abbia preso pubblicamente l'amministrazione per dissociarsi dalle offese scritte sulle pagine social” e “se sono state inviate pubbliche scuse alla città di Mühlacker”, direttamente rivolta “al Sindaco, rappresentante di tutti noi cittadini di Bassano”. Risponde infatti l'assessore al Turismo Stefania Amodeo.
La Amodeo inizia citando il poeta Arturo Graf: “Un uomo diventa vecchio quando non è più educabile”. “Noi vogliamo pensare che i bassanesi non siano dei vecchi non educabili - aggiunge -. Un piccolo gruppo di persone nei social non è rappresentativo di Bassano e la risposta non è nei social ma sul piano pratico.” Ma prima di passare al piano pratico, l'amministratrice con delega al Turismo ripercorre “l'aspetto storico-politico” e “l'aspetto umano” dei gemellaggi, cita il Dopoguerra, l'ONU e la Guerra Fredda, parla di relativismo linguistico e di Weltanschauung. Più che al consiglio comunale, sembra di essere alla prolusione per l'apertura dell'Anno Accademico dell'Università di Heidelberg.
Poi finalmente l'assessore passa all'“aspetto pragmatico” e dà le informazioni attese: dopo l'uscita degli interventi social postati in malafede, “il sindaco ha scritto una lettera al sindaco di Mühlacker”. Ma c'è di più: è stata trasmessa anche una seconda comunicazione al sindaco di Mühlacker (e anche alla presidente del Comitato Gemellaggi della città tedesca Maren Recken, come riferirà più tardi il sindaco Pavan) contenente “10 punti sui quali sviluppare ulteriormente il gemellaggio”. Inoltre a Bassano “presto sarà istituito il nuovo Comitato Gemellaggi”. Conclude Stefania Amodeo: “Viva Mühlacker e viva la Bassano giovane di mente e rispettosa.”
Dunque il sindaco di Bassano non è rimasta inerte nei confronti delle offese lanciate sui social alla città tedesca. Non lo ha però comunicato agli organi di stampa e c'è voluta un'interrogazione in consiglio comunale per saperlo.

Infine le due ultime interrogazioni sulle quali - vista l'ora - non avrei neanche più voglia di scrivere, ma lo devo fare per par condicio. La prima delle due, con primo firmatario Oscar Mazzocchin, riguarda “l'assenza della Sindaca e dell'amministrazione comunale al seminario promosso dal CSV-Centro Servizi per il Volontariato di Vicenza “Rendere la città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili” del 4 ottobre 2019”, con la partecipazione delle associazioni di volontariato della città e del territorio. Interrogazione che, specificamente, è rivolta “alla Sindaca di Bassano del Grappa”. Risponde infatti l'assessore al Sociale Mavì Zanata. La quale in soldoni ribadisce gli stretti rapporti tenuti dal Comune di Bassano col CSV e ricorda che il Comune ha concesso al seminario il patrocinio e la sala, ma né il sindaco e né gli altri assessori hanno potuto presenziarvi “per la concomitanza di altri impegni”. “Era indispensabile la presenza, mi dispiace - replica Mazzocchin -. Ci sono anche tanti consiglieri, non c'era nessuno né dell'amministrazione, né della maggioranza.”
E poi ancora la mitica interrogazione sui “parcheggi autorizzati e non autorizzati”, che oltre al caso risolto della Ford Fiesta nera chiede lumi sul parcheggio selvaggio e non sanzionato di varie auto in particolare nelle tre piazze del centro.
La replica dell'assessore Tamara Bizzotto si riassume in una sequenza di dati tesa a dimostrare che i controlli delle soste sono duplicati in piazza Libertà e quadruplicati in piazza Garibaldi rispetto al 2018 quando a Bassano governava la giunta Poletto, nonostante il fatto che l'attività esterna su più fronti degli agenti di Polizia Locale (diminuiti di 6 unità e con due agenti che sono diventati anche sindaci dei loro Comuni, con riduzione di orario) “ha generato anche l'aumento dell'attività di ufficio”. Sanzioni pochette, però.
Fine della Fiesta. Si passa al punto successivo all'ordine del giorno, e cioè la “approvazione delle linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019-2024”, con l'intervento del sindaco Pavan.
Ma questa, egregi lettori, è ovviamente un'altra storia.

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