Pubblicità

Pubblicità

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Luna Park

Resoconto semiserio, ma non troppo, di un transito sul Ponte in una soleggiata domenica di maggio

Pubblicato il 26-05-2019
Visto 4.439 volte

Pubblicità

Su de sora ghe xe a rete, come agli autoscontri!”.
La battuta improvvisa e inattesa, che mi fa piegare in due dalle risate, viene pronunciata da un componente di un gruppetto di ciclo-ombre (anzi, pardon: di attempati ciclisti) che sta transitando sul budello pedonale tra le due file di transenne sul Ponte, senza peraltro neppure scendere dal sellino, come se fossimo su una ciclopista.
Quella a cui si riferisce lo spiritoso sui pedali è la rete anti-piccioni, estesa sopra le teste e sotto il tetto per tutta la lunghezza e larghezza del manufatto per limitare la presenza degli incontinenti cacatori alati. E già mi sono immaginato una epica sfida agli autoscontri sul piano di impalcato tra i sostenitori del progetto di restauro così com'è stato voluto e soprattutto gestito e gli oppositori del medesimo: amministrativi contro gufi. Per chi vince, un giro gratis di “mezzo e mezzo” (l'altro mezzo è da pagare).

Foto Alessandro Tich

Ci rido su, anche se in realtà c'è ben poco da ridere. Sono anch'io sul Ponte perché, in questa soleggiata domenica di maggio, sto andando a bere un caffè al bar di Massimo in Borgo Angarano. E tristemente mi accorgo che, mentre la parte “di sotto” delle stilate 1 e 2 è stata completata just in time, la parte “di sopra” dell'intero monumento - e cioè quella dove transita la gente, turisti compresi - grida allo scandalo.
Escludo da questo giudizio la porzione attaccata alla spalla Nardini, dove è stata temporaneamente rimossa la balaustrata sul lato nord ed è quindi inevitabile la presenza di puntelli (quelli multicolor), di attrezzi e di disordine di cantiere. Immagine brutta, anzi bruttissima, ma necessaria. Mi riferisco invece a tutto il resto del punto turistico per eccellenza di Bassano del Grappa, che versa ancora e sempre in un incontrovertibile stato di negligenza. A cominciare proprio dal problema che negli ultimi tempi si è cercato in qualche modo di prevenire. Perché i piccioni, che non a caso sono detti anche “ratti volanti”, si imbucano dappertutto. E riescono anche, intrufolandosi da qualche pertugio, a conquistare lo spazio aereo tra la rete anti-volatili e il sottotetto del Ponte.
E così, ineluttabilmente, le tracce del loro passaggio ci sono tutte. Non solo le cacche che cadono ancora e sempre sul piano di calpestio, colando tra le maglie della rete, ma anche le chiazze biologiche che cospargono le travi sotto la copertura. Onde per cui, egregi lettori, vi rendo un'informazione che è sicuramente nota agli etologi ma non al grande pubblico: i colombi riescono a defecare anche in orizzontale. Alzando gli occhi verso la rete si vede quindi di tutto: sporcizia biologica e ragnatele in profusione.
Ma qui al momento non si può intervenire, ci incartiamo la visione e ce la portiamo a casa. Il vero problema è quello che si vede sul piano di transito pedonale, dove invece per pulire la sporcizia - al netto delle operazioni-spot messe in atto nel recente passato - basterebbe solamente un minimo sindacale di buona volontà da parte del Comune e di chi è autorizzato ad operare sul bene storico di proprietà comunale.
Già, perché dietro alle transenne siamo alle solite: oltre agli “schitti” dei defecatori alati sono presenti e ben visibili anche cartacce, resti di cicche e immondizie varie, frutto della civiltà dei frequentatori del luogo. Che nessuno rimuove, ma di cui nessuno peraltro sollecita la rimozione. Effetto NIMBY (“Not In My Back Yard”, “Non nel mio cortile”, per il resto chi se ne frega) all'ennesima potenza.
Così si presenta dunque, agli occhi del turista di turno, il manufatto ex palladiano su cui lo scorso 9 maggio la Commissione Cultura della Camera dei Deputati ha votato il primo “sì” verso il riconoscimento del titolo di Monumento Nazionale.
E allargando il tiro dalla situazione odierna all'intera vicenda che riguarda questo luogo, non mi resta che fare un'ultima considerazione.
Abbiamo la rete degli autoscontri, la misteriosa relazione Rizzo sulla spalla Nardini che è una casa dei fantasmi, l'intervento di ricostruzione delle stilate che è un padiglione delle illusioni, di sotto ci sono gli scivoli (di acciaio, ovviamente, e ricoperti in legno) sugli spioventi dei rostri e volendo si potrebbe fare anche il tiro a segno, nella fattispecie al piccione. Non c'è che dire: siamo davvero al Luna Park.

Pubblicità

Più visti

1

Attualità

26-04-2025

E tra le rette lettere l’arte

Visto 10.598 volte

2

Politica

23-04-2025

L’abdicAzione

Visto 10.250 volte

3

Attualità

23-04-2025

O Chioma O Morte

Visto 10.219 volte

4

Attualità

25-04-2025

ANPI orizzonti

Visto 10.033 volte

5

Politica

24-04-2025

Licenziato in tronco

Visto 9.989 volte

6

Attualità

24-04-2025

In Sole 24 Ore

Visto 9.953 volte

7

Attualità

28-04-2025

Bonifica istantanea

Visto 5.247 volte

8

Politica

28-04-2025

Calendimaggio

Visto 5.106 volte

9

Attualità

29-04-2025

Clinto Eastwood

Visto 3.205 volte

10

Danza

27-04-2025

Dance Well: tra arte, salute e cambiamento

Visto 3.003 volte

1

Attualità

18-04-2025

Anna dei miracoli

Visto 20.722 volte

2

Attualità

21-04-2025

Sua Spontaneità

Visto 15.137 volte

3

Attualità

19-04-2025

Posa plastica

Visto 14.268 volte

4

Politica

03-04-2025

Senza PL sulla lingua

Visto 12.904 volte

5

Attualità

09-04-2025

Frutti di chiosco

Visto 12.361 volte

6

Politica

08-04-2025

Marco Tullio Pietrosante

Visto 12.172 volte

7

Attualità

01-04-2025

Saldi di primavera

Visto 11.804 volte

8

Politica

11-04-2025

I grandi assenti

Visto 11.003 volte

9

Politica

14-04-2025

Forza Italia Viva

Visto 10.701 volte

10

Attualità

31-03-2025

Cassata alla Bassanese

Visto 10.644 volte