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Alessandro Tich
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Ruota l'incarico
Il direttore dei Musei Civici Chiara Casarin è in scadenza con l'Amministrazione uscente, nel ruolo in cui lei aspirerebbe alla riconferma. Intanto il Comune avvia la procedura per l'assunzione del nuovo direttore
Pubblicato il 10-04-2019
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Signore e signori, è in arrivo la stagione del cambio gomme. L'Amministrazione Poletto è in scadenza e gira anche la ruota della direzione dei Musei Civici, che ha una durata pari al mandato del sindaco. Incarico che la prossima Amministrazione potrebbe anche conferire nuovamente all'attuale direttore Chiara Casarin, la quale non ha mai nascosto l'ambizione ad essere riconfermata nel prestigioso ruolo.
La nomina tuttavia non dipende da un affidamento diretto, ma dal regolare svolgimento di una selezione pubblica di candidati, a norma di legge, per quella che, come scrive in uno strepitoso linguaggio burocratico la relativa determinazione dirigenziale, viene indicata come “l'assunzione a tempo determinato per la durata pari al mandato del sindaco di uno specialista cat. D1 del comparto Funzioni Locali “Direttore scientifico dei Musei della Città” - alta specializzazione”.
Per l'inevitabile nuova selezione del referente della poltrona più alta degli uffici di via Museo la giunta comunale si è presa per tempo. L'attivazione della procedura selettiva per l'assunzione a tempo determinato della figura richiesta è infatti contenuta, tra le varie altre cose, in una delibera di giunta dello scorso 26 febbraio riguardante il “Piano triennale dei fabbisogni di personale 2019-2021”.

'Off Road', installazione artistica di Paolo Polloniato nel chiostro del Museo Civico ovvero di San Francesco (foto Alessandro Tich)
Ora, con la pubblicazione della determina dirigenziale nell'albo pretorio online del Comune di Bassano, viene sancito l'avvio della procedura che dovrà stabilire la griglia dei selezionandi entro il termine di 20 giorni.
Dal canto suo, il direttore uscente Chiara Casarin conferma, anche se non al cento per cento, la propria disponibilità a concorrere nuovamente alla selezione per l'incarico. “Abbiamo progetti che non possono essere conclusi entro la scadenza di questo mandato amministrativo - dichiara la diretta interessata a Bassanonet -. Penso quindi di sì, penso di partecipare e concorrere alla selezione. Non ho motivo di non farlo e non ho accettato altre proposte.” “Certo è - aggiunge tuttavia subito dopo - che mi riservo di pensarci. La scadenza per la partecipazione è a fine mese, ci penserò con calma.”
Qualora decidesse di partecipare effettivamente alla procedura selettiva, la dott.ssa Casarin partirebbe in un certo senso in “pole position”. Come acqua al suo mulino può difatti portare il curriculum delle attività svolte in questi tre anni nella nostra città, ma dovrebbe comunque fare i conti con i titoli e i requisiti degli altri competitor.
Alla selezione di tre anni fa, a cui parteciparono una settantina di candidati, la allora docente a contratto all’Università Ca’ Foscari di Venezia per il corso di laurea in Conservazione dei Beni Culturali arrivò terza in graduatoria e accettò l'incarico di dirigere i Musei di Bassano dopo la rinuncia dei primi due classificati Roberto Panchieri e Sandra Rossi. Da allora ad oggi la Casarin ha segnato una sua impronta marcata nella gestione museale, contraddistinta da una robusta iniezione di arte contemporanea nelle installazioni in chiostro e a Palazzo Sturm, nelle mostre temporanee e anche in esposizioni di avanguardia (vedasi mostra Museomania#8 del 2018) provocatoriamente collocate tra le collezioni permanenti della pinacoteca.
Il suo “gran finale”, relativamente all'incarico con l'Amministrazione Poletto, riguarda tuttavia un grande del passato: Albrecht Dürer, la cui collezione completa di incisioni - xilografie e calcografie - tramandata dai Remondini sarà al centro della mostra che sarà inaugurata a Palazzo Sturm il 19 di questo mese. Con la benedizione di “King Kong Rhino”, il rinoceronte in acciaio specchiato dell'artista taiwanese Li-Jen Shih che, collocato sul belvedere del settecentesco palazzo bassanese, rappresenta probabilmente l'icona della direzione casariniana dei Musei Civici di Bassano del Grappa.
Vedremo dunque ancora, nel prossimo quinquennio, arditi accostamenti tra creatività contemporanea e patrimonio classico? Dipende da come girerà la ruota.
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