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Attualità

Festa con la testa

“Culture in festa”: il salto di qualità dell'Associazione Il Quarto Ponte di Bassano. Dal 7 al 10 giugno a Palazzo Bonaguro, tra eventi e spettacoli, riflettori accesi sulla mediazione linguistico-culturale grazie al progetto regionale ImProVe

Pubblicato il 04-06-2018
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Quattro giorni di eventi e spettacoli, ma anche un importante momento di incontro e di riflessione a livello regionale sul ruolo della mediazione linguistico-culturale nella società veneta di oggi. Sarà il filo conduttore di “Culture in festa”, la manifestazione organizzata dall'Associazione Il Quarto Ponte-Centro interculturale di Bassano del Grappa e in programma dal 7 al 10 giugno prossimi a Palazzo Bonaguro in via Angarano in città. Patrocinata dal Comune di Bassano del Grappa, la rassegna è finanziata dal Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI) 2014-2020 e rientra tra le iniziative del progetto regionale ImProVe-Immigrati Protagonisti in Veneto, mirato a favorire la partecipazione attiva degli immigrati e delle loro associazioni alla vita sociale, economica e culturale della comunità.
«L'aspetto ludico della festa - afferma alla conferenza stampa di presentazione l'assessore comunale al Sociale Erica Bertoncello - si associa ad un aspetto riflessivo e di condivisione intellettuale profonda, ponendo Bassano in una dimensione regionale dove lo scambio della multiculturalità è una pratica diffusa.»
Lo stato dell'arte della mediazione linguistica e culturale, ovvero della attività di facilitazione dell'inserimento dei cittadini stranieri nel contesto sociale del Paese di accoglienza, sarà affrontato nell'ambito di “Culture in festa” nella mattinata di venerdì 8 giugno, dalle 10.30, dal seminario regionale “Trasformazioni sociali, identità culturali. Il ruolo dei mediatori e mediatrici linguistici culturali”.

La conferenza stampa in municipio di presentazione di Culture in festa (foto Bassanonet)

Promosso in collaborazione con Rete Reame, Associazione Mediatori e Mediatrici Culturali del Veneto, di cui fa parte anche l'Associazione Il Quarto Ponte, e con l'Associazione Terra dei Popoli di Verona, l'incontro sarà moderato dalla mediatrice Dinha Rodrigues e prevede gli interventi del funzionario della Regione Veneto Nicoletta Iannarelli, della presidente di Rete Reame Sanja Ilić e della psicologa Maria Riccio, del presidente Gianni Rasera e di Bruno Martellone per l'associazione I Care-Antenna Antidiscriminazioni di Treviso e del psicoterapeuta Gabriel Maria Sala del Centro formazione e ricerca etno-clinica Gauba di Sant’Anna d’Alfaedo (Vr).
Il resto del programma della festa, nel segno di uno dei capisaldi della mediazione culturale, sarà improntato alla promozione della conoscenza reciproca tra “comunità ospitate” e “comunità ospitante”. A cominciare dalla “passeggiata per la città” con accompagnamento musicale di Katy Marcante de “Il benessere del suono” che aprirà la rassegna giovedì 7 a partire dalle 20. I partecipanti cammineranno in centro storico facendo tappa in quattro punti significativi (Ponte Vecchio, piazza Garibaldi, statua di Jacopo da Ponte e piazzale Trento-scuola Mazzini) dove Anna Branciforti e Fabio Dalla Zuanna leggeranno alcune note storiche sui punti prescelti e Katy Marcante animerà l'atmosfera con canto e musica meditativa ed evocativa del mondo.
Le “contaminazioni” reciproche proseguiranno da venerdì 8 a domenica 10 con l'intervento di altre associazioni e gruppi della città e non solo impegnate in attività di respiro internazionale: i danzatori di “Dance Well”, fiore all'occhiello del progetto Dance for Parkinson di Operaestate; l'associazione “Sultana” diretta dall'insegnante Samantha Toaldo con la danza del ventre; il Centro Studi Bhaktivedanta di Ponsacco (Pi) che intreccerà un dialogo tra Oriente e Occidente tramite la spiritualità dello Yoga; l'Associazione I.E.S.S. che curerà la cena etnica con ricette dal mondo del sabato sera; l'associazione culturale genovese Architeatro che presenterà due spettacoli dei bambini e degli adulti frequentanti un corso di teatro tenutosi a Bassano e l'associazione Mar Lawoti Onlus della vulcanica “ugandese di Bassano” Prisca Ojok Auma che domenica 10 alle 16.30 proporrà una nuova edizione della sfilata “Donne per le Donne”.
A Palazzo Bonaguro sarà inoltre allestita la mostra “Echo-artigianato creativo”, proposta dalla omonima associazione presieduta dall'artista e artigiana rumena Laura Camelia Stoica. All'interno della mostra si svolgerà il workshop “Il contenitore di memoria culturale”: 12 artisti realizzeranno in loco i “contenitori di memoria”, parte di un progetto culturale con finalità sociale promosso dalla stessa associazione. Tra i protagonisti di “Culture in festa” è inoltre annunciata la scrittrice albanese Etleva Petriti, che dialogherà sui contenuti del suo ultimo libro “Il sogno del mio passato”.
Il tema dell'“identità”, elemento centrale dell'incontro-scontro fra culture, sarà invece al centro dell'esibizione teatrale “Pontos - Il Mare di Nessuno” di Andrea Tich, autore e attore italo-croato-bassanese che salirà sul palco della performance per due rappresentazioni assieme a Michela Gatto: venerdì 8 alle ore 20 e in replica sabato 9 sempre alle 20. Nato come lettura teatralizzata all'edizione 2016 della manifestazione (che si chiamava allora “Festa delle culture”), il progetto artistico verrà ora riproposto in forma di vero e proprio spettacolo teatrale di narrazione, frutto anche di un lavoro di interviste dirette e di una solida documentazione storiografica, che si interroga sulle contraddittorie correnti e sulla frontiera mobile del cosiddetto “Mediterraneo migrante”.
Un altro Andrea Tich, omonimo ma “senior” rispetto al primo, ritorna infine da Milano alla festa a Palazzo Bonaguro per il semiacustico live “Andrea Tich & le Strane Canzoni”, sabato 9 alle 22: esibizione di un artista, tuttora attivissimo in produzioni e concerti, considerato oggi dalla critica di settore un nome di riferimento della musica italiana indipendente e non allineata degli anni '70.
«La mediazione culturale - dichiara la presidente dell'Associazione Il Quarto Ponte Marinka Sirotnjak - è ancora oggi un'opportunità non pienamente compresa e riconosciuta dalle istituzioni italiane. “Culture in festa”, oltre a proporre i consueti momenti di spettacolo e di incontro culturale, vuole anche evidenziare la grande potenzialità della presenza attiva sul territorio dei mediatori linguistici e culturali che oggi devono sempre più operare e collaborare tra loro in una visione di rete.»
Da giovedì a domenica prossimi, dunque, si darà vita ad un programma ricco di proposte di svago culturale, ma “mediato” da diversi spunti di approfondimento e di attualità. Insomma: è qui la festa. Ma fatta con la testa.

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