Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Cento e rode

Benvenuti al sud: nel Meridione boom di maturità con il massimo dei voti. Il Veneto è molto più dietro. L'assessore Donazzan: “Così tanti ‘cento e lode’ per la maturità nelle regioni del sud hanno il sapore della raccomandazione”

Pubblicato il 12-08-2016
Visto 3.645 volte

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

“Così tanti ‘cento e lode’ per la maturità nelle regioni del sud hanno il sapore della raccomandazione, utili solo per entrare nell’amministrazione pubblica e nei percorsi universitari a numero chiuso.”
Chi lo afferma, con un comunicato trasmesso oggi alle redazioni, è l'assessore regionale all'Istruzione e Formazione Elena Donazzan. Folgorata sulla via della par condicio scolastica, come lo stesso governatore Luca Zaia, per la figura da “somari” rimediata dagli studenti veneti all'esame di Maturità rispetto ai loro coetanei del Meridione.
Secondo i dati diffusi dal ministero dell'Istruzione, quest'anno nel sud Italia i diplomati con cento e lode (complessivamente 5133 in tutta la Penisola) hanno fatto registrare un autentico boom: 934 in Puglia, 713 in Campania, 500 in Sicilia. Guaglioni secchioni, verrebbe da dire in semi-napoletano.

L'assessore Elena Donazzan. Fonte immagine: ilcolleinforma.com

E nel Veneto? Nella nostra regione i ragazzi usciti dall'esame con il massimo dei voti sono stati in tutto 276. Appena un terzo dei loro “colleghi” pugliesi.
Tra nord e sud si è inevitabilmente acceso l'ennesimo polemico dibattito a distanza: studenti meridionali più preparati di tutti o prof meridionali più di manica larga nei confronti dei loro conterranei?
Comunque la si pensi, agli occhi del Settentrione quello sui diplomi degli studenti del sud è un cento e lode che rode.
A gettare ulteriore benzina sul fuoco arrivano adesso le dichiarazioni dell'assessore veneto. Secondo la quale “sulla qualità della scuola veneta non ci sono dubbi di sorta”. “Da anni - sottolinea la Donazzan - registriamo il più basso tasso di dispersione scolastica e le migliori performances nei test valutativi sulle competenze degli studenti, grazie alla preparazione e al buon lavoro di insegnanti e dirigenti.”
“I 276 ‘cento e lode’ alla maturità conseguiti quest’anno in Veneto - continua l'assessore che regge le sorti dell'Istruzione e della Formazione regionale - sono un dato relativo, rispetto al 4,8 per cento di eccellenze in matematica certificato dai test Ocse-Pisa (rispetto alle percentuali da prefisso telefonico di altre regioni) e alle classifiche Invalsi degli ultimi sei anni, che pongono le scuole del Nordest in vetta al Paese per risultati degli studenti e capacità formativa degli insegnanti.”
“Il divario tra la scuola veneta e quella delle altre regioni c’è e si vede - aggiunge - e sta nelle qualità del sistema formativo, nonostante i nostri bravi docenti siano perennemente sotto organico, e nelle competenze maturate dei ragazzi, che sono ricercate e apprezzate dal mondo del lavoro.”
In quanto ai risultati contraddittori tra esiti delle prove Invalsi e voti di maturità nelle diverse aree del Bel Paese, ancora Elena Donazzan sottolinea “l'amarezza di vedere mortificato l’ottimo lavoro di una intera comunità educante dalla cronica indifferenza del Governo centrale e da votazioni che rendono stridente e incongruente lo sforzo di elevare la qualità della scuola”.
“Porrò la questione alla prossima riunione degli assessori regionali alla scuola e formazione, nell’ambito della Conferenza delle Regioni - annuncia l’assessore - perché se il voto del titolo di studio deve restare una discriminante per l’inserimento lavorativo e l’accesso, allora il sistema di valutazione deve essere rigoroso, imparziale ed omogeneo in tutte le aree del Paese.”
Comunque, cari ragazzi veneti, non prendetevela più di tanto.
Perché lo stesso assessore regionale all'Istruzione ricorda “che il voto conta sì, ma il mercato del lavoro valuta diversamente e sa distinguere i veri talenti e le vere competenze”.
“Se il Veneto ha il tasso più basso di disoccupazione giovanile, circa dieci punti inferiore a quello nazionale - conclude Elena Donazzan -, il merito è anche dell’impegno dei nostri studenti e insegnanti e della qualità dei nostri percorsi formativi, perché nelle imprese vali per quello che sai e che sai fare, non per il voto scritto nel diploma.”
Anche perché, per chi riesce ad entrare nella vita lavorativa, gli esami davvero non finiscono mai.

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Più visti

1

Attualità

10-09-2025

No Other Nove

Visto 12.603 volte

2

Attualità

08-09-2025

Cristo si è fermato a Pove

Visto 10.710 volte

3

Politica

09-09-2025

Gaza-Bastogne-Gaza

Visto 10.253 volte

4

Attualità

08-09-2025

A più non pozzo

Visto 10.181 volte

5

Cronaca

08-09-2025

Condanna della follia

Visto 9.858 volte

6

Attualità

11-09-2025

La resa dei conti

Visto 9.601 volte

7

Attualità

09-09-2025

Centro e lode

Visto 9.367 volte

8

Attualità

12-09-2025

I Ragazzi del 15-18

Visto 8.831 volte

9

Elezioni Regionali 2025

13-09-2025

Onda Civic

Visto 5.659 volte

10

Teatro

09-09-2025

Terre di ceramica, tra storia e teatro

Visto 3.279 volte

1

Politica

19-08-2025

Scuola di polizzia

Visto 14.173 volte

2

Attualità

10-09-2025

No Other Nove

Visto 12.603 volte

3

Attualità

22-08-2025

Odore di rivolta

Visto 11.845 volte

4

Attualità

18-08-2025

Si avvicina il bel tempo di Connessioni contemporanee

Visto 11.159 volte

5

Politica

04-09-2025

Fratelli d’Itaser

Visto 11.058 volte

6

Politica

23-08-2025

Non ci resta che taser

Visto 11.033 volte

7

Attualità

21-08-2025

Il nostro tempo libero: fatto in serie?

Visto 11.011 volte

8

Politica

29-08-2025

Fuga di Gaz

Visto 10.911 volte

9

Politica

03-09-2025

Se il progetto non Thiene

Visto 10.721 volte

10

Attualità

08-09-2025

Cristo si è fermato a Pove

Visto 10.710 volte

Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente

4-11-18 Settembre 2025

3 appuntamenti in sala Martinovich a Bassano per parlare di Serie TV, Intelligenza Artificiale e dinamiche giovanili