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AkzoNobel, l'ira di Rossella
Il sindaco di Romano d'Ezzelino Olivo interviene in consiglio comunale sulla chiusura dello stabilimento chimico di Fellette: “Condanno fermamente quei politici che stanno strumentalizzando l'emergenza per la loro passerella politica”
Pubblicato il 11-12-2013
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“Si tratta di una disgrazia per le famiglie e per l’intero territorio comunale e comprensoriale, un dramma che arreca difficoltà ad altre difficoltà. Per questo condanno fermamente tutti quei politici che in questi giorni stanno approfittando della situazione per fare passerella politica: chi vuole dimostrare la propria solidarietà, abbia il coraggio di farlo in maniera vera, nelle sedi appropriate, in Regione, in parlamento ed europarlamento invece che di fronte alle telecamere o a favore dei media.”
I nomi non sono stati fatti, ma i riferimenti sono più che palesi. Rossella Olivo, sindaco di Romano d'Ezzelino, è intervenuta con queste dure parole aprendo ieri sera i lavori del consiglio comunale con una comunicazione sull'annuncio choc della chiusura dello stabilimento di Fellette della AkzoNobel, la multinazionale olandese della chimica leader nel settore delle vernici che ha deciso di punto in bianco - come abbiamo riferito nel nostro articolo dello scorso 5 dicembre - di tagliare la sede produttiva di Romano, mettendo a rischio 112 posti di lavoro.
Un intervento nel corso del quale il primo cittadino - alla presenza anche di alcuni lavoratori dell'azienda che hanno portato striscioni in municipio con la preghiera di tutelare l'occupazione - ha sferrato un attacco ad alcuni rappresentanti locali della politica che, a suo dire, in questi giorni avrebbero cavalcato l'ondata di indignazione per l'improvvisa situazione di crisi aziendale “strumentalizzando l'emergenza per la loro passerella politica”.

Il sindaco di Romano d'Ezzelino Rossella Olivo. Foto: archivio Bassanonet
Il sindaco ne ha avuto anche per altre forme di presunta spettacolarizzazione del problema: “Voglio condannare - ha detto ancora - anche tutti quei cittadini che speculano. Coloro che, da semplici cittadini quali sono attualmente, passano al presidio dell’Akzo, si fanno fotografare con i lavoratori per postare poi le foto sui social network preparando il terreno per una ipotetica vita politica futura. Così non si fa!”
Riguardo alla questione della chiusura dello stabilimento: “Ho appreso la notizia che l’AkzoNobel avrebbe chiuso il 4 dicembre - ha esordito il sindaco nella sua comunicazione -. La manager delle risorse umane dell’azienda ha voluto parlarmi prima di comunicare ufficialmente la decisione nel pomeriggio. Per me è stata una grossissima sorpresa: la ditta aveva già avuto una ristrutturazione interna che aveva portato anche al licenziamento di altri lavoratori, non si pensava certo ci sarebbero stati altri problemi.”
“Siamo stanchi delle chiacchiere - è un altro passo dell'intervento in sala consiliare -. Questa è una situazione disastrosa che richiede nuove condizioni per poter lavorare nel nostro Paese Italia e la politica, ora più che mai, è chiamata a fare la sua parte.”
“Di questi 112 lavoratori, 22 vivono nel Comune di Romano - ha concluso il sindaco Olivo, ricordando anche “i tanti anni di politica attiva sul lavoro che la sua Amministrazione sta facendo nel proprio Comune” -. Mi unisco, con un abbraccio virtuale, alla vostra difficoltà. Sarò presente in questo iter a sostegno dei lavoratori.”
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