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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
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Tarallucci al veleno
Esplode il dissenso del gruppo di maggioranza Bassano ConGiunta sull'esito del caso Cimatti-Beraldin. “I cittadini di Bassano non si meritano la sceneggiata che è andata in onda, condizionata da effimeri calcoli di tornaconto politico"
Pubblicato il 10-12-2013
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Mentre il sindaco di Bassano del Grappa Stefano Cimatti ha riattaccato col Bostik la rumorosa frattura con il suo assessore all'Urbanistica Mauro Beraldin, e per proprietà transitiva con il gruppo consiliare del Partito Democratico che tiene in piedi la maggioranza, un'altra importante parte della maggioranza medesima - proprio a seguito della Pax Cimattiana siglata ieri - allarga la sua già profonda e scricchiolante crepa all'interno della coalizione che sostiene il governo cittadino.
E' il gruppo consiliare Bassano ConGiunta, che non ha mai nascosto - con le dichiarazioni in consiglio comunale del capogruppo Stefano Giunta e della presidente della commissione consiliare Urbanistica Ilaria Brunelli - il proprio disaccordo nei confronti di Beraldin dopo il suo ingresso in giunta e del suo operato in veste di assessore. Il cessate il fuoco di fine legislatura tra il primo cittadino e l'amministratore comunale del Pd accende pertanto la miccia di nuove potenziali scintille.
E' quanto emerge dalla nota di convocazione - intitolata “Cimatti vs Beraldin - tanto tuonò che piovve” - della conferenza stampa che i consiglieri di Bassano ConGiunta (Stefano Giunta, Ilaria Brunelli, Sergio Giacon, Antonio Guglielmini, Giovanni Schirato) hanno indetto sull'argomento per domani mattina in municipio. Anticipando le argomentazioni che saranno diffuse agli organi di informazione con alcune dichiarazioni al veleno che non lasciano spazio a dubbi sull'evidente dissidio dei “giuntiani” nei confronti della ricomposizione diplomatica del rapporto istituzionale tra sindaco e assessore.

Il capogruppo di Bassano ConGIunta Stefano Giunta (foto: archivio Bassanonet)
“A distanza di dieci giorni dal benservito che il sindaco Cimatti aveva ufficialmente dato all’assessore Beraldin, dopo l’ennesimo scontro tra i due in occasione del consiglio comunale di fine novembre - scrive il gruppo consiliare -, la grave disputa tra il primo cittadino di Bassano e il suo delegato all’urbanistica è finita ieri a tarallucci e vino!”
“Ma cosa ha spinto il sindaco Cimatti - prosegue il testo - a fare questo clamoroso dietro-front? Non lo sappiamo, anche perché non ne siamo stati preventivamente informati, ma prendiamo atto, esterrefatti e preoccupati, che i parametri con i quali il sindaco Cimatti misura i suoi più stretti collaboratori non hanno nulla a che vedere con il principio cardine che dovrebbe guidare l’azione di un buon amministratore pubblico: quello di dare risposte concrete ai propri concittadini.”
“I cittadini di Bassano - concludono i consiglieri di Bassano ConGiunta - non si meritano la sceneggiata che è andata in onda in questi giorni, pesantemente condizionata dai diktat del Partito Democratico e da effimeri calcoli di tornaconto politico! In un periodo come questo, di grave crisi e difficoltà per tutte le categorie sociali ed economiche, i cittadini si aspettano azioni concrete, capaci di risolvere le incognite pesanti che gravano sul loro futuro, e non comprendono manovre di palazzo che non interessano a nessuno ad eccezione di chi le compie!”
Il resto sarà riferito da Stefano Giunta e dai suoi colleghi di gruppo domani mattina. Ma se il buongiorno si vede dal mattino, altri tuoni e fulmini si profilano all'orizzonte.
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