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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Crematorio, si alza il “no” di Angarano

In vista della mozione in consiglio comunale sull'impianto di cremazione in Destra Brenta, il Consiglio di Quartiere scrive a sindaco, assessore e capigruppo: “Una procedura mai comunicata e condivisa con i cittadini del Quartiere”

Pubblicato il 24-09-2013
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Dal punto di vista del contenuto di testo - più per gli argomenti trattati che per la lunghezza vera e propria - si tratta di un bel “malloppo”. Da leggere quindi con pazienza ed attenzione.
Ma la questione dell'impianto di cremazione che l'Amministrazione di Bassano del Grappa è intenzionata a realizzare in project financing nell'area del cimitero di Angarano è troppo complessa per essere liquidata in poche e semplici parole.
E così il Consiglio di Quartiere Angarano, per il tramite del presidente Sandro Pizzato, ha trasmesso una lunga e circostanziata comunicazione agli amministratori pubblici di riferimento - sindaco Cimatti, assessore ai Lavori Pubblici Bernardi e coordinatori dei gruppi consiliari - in vista del consiglio comunale di giovedì 26 settembre, dove la questione “crematorio” sarà discussa a seguito della mozione presentata da alcuni consiglieri di maggioranza e opposizione (si legga: notizie.bassanonet.it/attualita/14242.html).

Foto: archivio Bassanonet

Nella nota, i rappresentanti dei residenti del Quartiere invitano l'Amministrazione di Bassano “a sospendere la procedura per l’affidamento della costruzione dell’impianto di cremazione” - la qual cosa è richiesta anche nella mozione che sarà presentata e votata in consiglio - specificando le motivazioni della propria istanza.
Riportiamo di seguito il documento trasmesso dal Consiglio di Quartiere a sindaco, assessore e capigruppo consiliari:

CONSIGLIO DI QUARTIERE ANGARANO - COMUNICAZIONE

OGGETTO: OSSERVAZIONI FORNO CREMATORIO PRESSO IL CIMITERO DI ANGARANO

Gent. Sig. Sindaco,

In merito alla problematica in oggetto, anche in vista della discussione della mozione presentata da diversi Consiglieri e che andrà in Consiglio comunale giovedì 26 p.v., faccio seguito alle precedenti comunicazioni inviateLe a fine giugno e a luglio 2013 per farLe pervenire ulteriori osservazioni che il Consiglio di Quartiere Angarano ha sviluppato nell’ultimo periodo e che ci convincono sempre di più del fatto che il Cimitero di Angarano non sia idoneo per ospitare l’impianto che la sua Amministrazione vuole realizzare.

CONSIDERAZIONI GENERALI

Da quanto rinvenibile dalla documentazione dell’Amministrazione comunale, la procedura per la realizzazione di un impianto di cremazione presso il cimitero di Angarano in concessione mediante ricorso al project financing ha preso avvio a settembre 2012 con una deliberazione della Giunta comunale con la quale si adottava lo studio di fattibilità predisposto dall’Area lavori pubblici a luglio 2012. Studio eseguito sulla “falsa riga” di altri progetti proposti da altre Amministrazioni (vedi ad esempio Rimini) senza tener conto delle caratteristiche ambientali dell’area nella quale andrebbe realizzato. A questo sono seguiti una serie di relazioni e pareri che hanno portato al Bando di gara del 29/04/2013.
Appare evidente come l’idea della realizzazione di questo impianto, la cui collocazione è stata pensata ben prima dell’avvio della procedura, probabilmente già ai tempi in cui è stato avviato l’ampliamento del cimitero di Angarano per sepolture a terra e la realizzazione del relativo parcheggio, non sia mai stata comunicata e condivisa con i cittadini del Quartiere e con la cittadinanza in generale.
Preoccupa in particolare il fatto che, nell’intento dell’amministrazione comunale, quest’opera sia affidata secondo procedura di project financing ad una ditta privata che ne avrà la gestione per i prossimi 30 anni, con una previsione d’uso stimata in 8/10 cremazioni al giorno, con combustione anche di bare provenienti da esumazioni ed estumulazioni che, secondo i pareri di diversi esperti del settore, contengono metalli che sicuramente provocheranno emissioni atmosferiche nocive.
A parte una generica considerazione sul fatto che la richiesta di cremazioni è tendenzialmente in aumento, manca nella documentazione messa a disposizione dall’Amministrazione comunale una valutazione complessiva sulla programmazione di queste strutture a livello regionale o provinciale. Altre regioni o provincie hanno gestito questa problematica in ambiti territoriali più ampi di quello comunale o intercomunale. Sicuramente una struttura di questo tipo trova una collocazione migliore in aree cimiteriali lontane da aree urbane e centri storici, come è già successo per gli impianti funzionanti nella nostra regione.
Ci risulta che altri comuni del nostro circondario (Rossano Veneto, Castelfranco, Sandrigo) stiano valutando la possibilità di realizzare impianti analoghi, magari disponendo di aree cimiteriali più idonee. Queste collocazioni territoriali sarebbero comunque comode per i cittadini di Bassano.

LOCALIZZAZIONE

Il cimitero di Angarano storicamente ha servito un’area limitata di utenza collocata nella destra Brenta, anche in considerazione del fatto che le frazioni di Campese e Valrovina dispongono di un proprio cimitero. Già la sua collocazione, in prossimità del Centro storico e in area collinare sottoposta a vincoli ambientali, paesaggistici e storico culturali, ne sconsiglia l’utilizzo come area per la realizzazione di un impianto di cremazione. Lo stesso cimitero si trova infatti in area impropria in quanto nelle vicinanze sono presenti abitazioni private, strutture scolastiche e aree di aggregazione sociale. Il rispetto dell’area cimiteriale sembra quindi valere per tutta l’area esterna al cimitero, ma non per la struttura che l’Amministrazione intende realizzare al proprio interno
A questo si è aggiunto nell’ultimo anno il vincolo posto dal Dgr n.427 del 10/04/2013 della Regione Veneto che ha dato indicazioni e posto vincoli alla realizzazione di nuove strutture in aree in prossimità di Ville del Palladio, tra le quali è inclusa Villa Angarano. L’area di rispetto individuata dal Dgr passa a confine con la vecchia delimitazione del cimitero e include quindi l’area dell’ampliamento dove dovrebbe essere posto l’impianto di cremazione.

PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE

Gli aspetti appena esposti vanno inoltre inquadrati all’interno di quanto sta avvenendo nella nostra regione. Da informazioni acquisite presso aziende che operano nel settore funebre abbiamo potuto rilevare che alcuni impianti già esistenti nella nostra provincia e in quelle limitrofe sono stati potenziati o in via di potenziamento. Attualmente non sono presenti “liste di attesa” per cremazioni, che avvengono normalmente nel giro di pochi giorni. Ci risulta che il Comune di Castelfranco Veneto sia a buon punto per la realizzazione di un impianto di cremazione e che altri comuni vicini a Bassano siano intenzionati a realizzarne uno. Da evidenziare che tutte le strutture attualmente esistenti o in via di progettazione si trovano all’interno di aree cimiteriali situate in lontananza dei centri urbani.
Non sembra quindi esistere una reale urgenza rispetto alla realizzazione dell’impianto di Bassano, la cui collocazione in area collinare e residenziale desta notevoli perplessità. Sono necessari tempi diversi per una riflessione più approfondita sia sulle reali necessità di un impianto di cremazione nel nostro territorio, sia per individuarne la localizzazione più idonea.

PREVENZIONE ED EFFETTI

A destare ulteriori perplessità ci sono inoltre aspetti legati alle caratteristiche e all’attività che sarà svolta dall’impianto che si intende realizzare. Nelle intenzioni dell’Amministrazione l’impianto sarà destinato anche alla cremazione di salme provenienti da precedenti esumazioni ed estumulazioni , senza verifica preventiva dei materiali con cui sono stata prodotte e del loro contenuto (piombo, materie plastiche, zinco,…). Esiste il rischio di emissioni di metalli pesanti, diossine, furani, con possibili danni per la popolazione, in particolare nel caso di mal funzionamento dell’impianto o non accurata manutenzione. Questi aspetti relativi alla salute pubblica andrebbero messi al centro delle considerazioni sulla realizazione dell’impianto e sulla sua collocazione.

VIABILITA’

Già è nota all’Amministrazione comunale la problematica relativa alla viabilità della zona. Recentemente è stato creato un senso unico con pista ciclabile su Via Colbacchini, in modo da facilitare l’accesso sicuro degli studenti che frequentano la scuola secondaria di I° grado “Bellavitis” sita in via Colombare, proprio all’incrocio che porta al cimitero, distante poco più di 100 metri. Via Colbacchini e via Colombare risultano essere gli unici accessi al cimitero con provenienza da nord per la via Campesana e da sud per via Scalabrini, strade che negli ultimi anni hanno già evidenziato diverse complessità per gli aspetti relativi alla viabilità. Cosa comporterà in questa zona il transito degli 8/10 cortei funebri giornalieri legati all’attività dell’impianto?

Alla luce di tutte queste considerazioni, Il Consiglio di Quartiere Angarano rinnova quindi l’invito all’Amministrazione di Bassano a sospendere la procedura per l’affidamento della costruzione dell’impianto di cremazione previsto presso l’area cimiteriale di Angarano e provvedere ad una nuova valutazione sulla sua necessità nell’area bassanese e sull’individuazione dell’area più idonea per la sua realizzazione, anche al di fuori del territorio di Bassano.

A nome del Consiglio di Quartiere
Il Presidente Sandro Pizzato

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