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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
E il ponte sull'Astico “divide” in Regione Pdl e Lega
Polemico intervento del capogruppo regionale del Pdl Dario Bond sull'inaugurazione di oggi del viadotto della Superstrada Pedemontana col governatore Zaia: “Passerella leghista, ma le strade sono di tutti”
Pubblicato il 12-09-2013
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Ma cosa sta succedendo, in Regione Veneto, tra il Pdl e la Lega Nord ovvero tra i due partiti che reggono le sorti del governo e della maggioranza regionale?
E' dei giorni scorsi la notizia - riportata anche da Bassanonet - della critica presa di posizione del capogruppo regionale del Popolo della Libertà e presidente della Sesta Commissione del Consiglio Regionale, Dario Bond, a riguardo della delibera della giunta Zaia sui “tematismi” della promozione del turismo veneto: fiore all'occhiello dell'assessore regionale al Turismo, il leghista Marino Finozzi.
Al punto che la Commissione, su richiesta dello stesso Bond, ha sospeso il voto sulla delibera per apporvi delle modifiche, in primo luogo sul tematismo turistico della “Pedemontana”, contraddistinto per l'esponente del Pdl da una “indeterminatezza che troppo spesso confligge con quello delle città d'arte”.
Zaia con le maestranze (e non solo) durante il "varo" del viadotto sull'Astico
Risultato: la “creatura” di Finozzi ha cambiato volto. I tematismi contenuti nella delibera di giunta verranno rivisti e ora Bassano del Grappa, che era inserita nel tematismo della “Pedemontana”, è entrata a far parte di quello delle “città d'arte”
“La battaglia messa in campo dal nostro gruppo politico, assieme alle categorie economiche del turismo e in particolare assieme agli albergatori nelle diverse province ha portato i suoi frutti - ha commentato al riguardo l'altro consigliere regionale del Pdl Costantino Toniolo -. E' una nostra conquista, del gruppo politico e degli operatori turistici. Anche Bassano, Marostica e Schio, inglobati dall'Assessorato nel tematismo della Pedemontana, ora vengono considerate città d'arte come era ovvio che fosse. La delibera adottata a fine luglio dalla giunta presentava molti-troppi aspetti paradossali.”
Ma non è solo il turismo, a quanto pare, a gettare zizzania tra le due anime della coalizione di governo in Regione. E c'è un'altra “Pedemontana”, nel senso questa volta di Superstrada a pedaggio, che sta facendo scoccare nuove scintille.
Ad accendere la miccia è nuovamente il capogruppo regionale del Pdl Bond, in riferimento alla cerimonia - di cui parliamo ampiamente nel precedente articolo - del “varo” del viadotto sull'Astico della SPV.
Un evento, come abbiamo riferito, al quale ha partecipato il presidente del Veneto Luca Zaia e nel quale - diversamente da altre occasioni - non è intervenuto il solito stuolo di politici e amministratori pubblici, fatta eccezione per gli unici due presenti oltre al governatore: il consigliere regionale della Lega Nord Nicola Finco e il sindaco leghista di Breganze Silvia Covolo.
Degli altri, nessuna traccia: persino dell'onnipresente assessore regionale alla Mobilità Renato Chisso, del Pdl, che fino ad oggi non si era mai perso una posa della prima pietra, un'inaugurazione di cantiere o un'apertura di tratto delle infrastrutture in costruzione o costruite nel Veneto.
Da qui l'affondo di Bond, affidato a un comunicato trasmesso alle redazioni: “Cerimonia per il ponte sull'Astico: è stata una bella passerella leghista, peccato che le strade non siano soltanto della Lega ma di tutti.”
“Spiace constatare - continua il capogruppo Pdl - che a questo importante appuntamento fossero presenti solo alcuni esponenti politici, espressione di una determinata parte. Gli altri, a quanto mi è dato sapere, non sono stati invitati.”
“Ad ogni buon conto, penso che da ogni notizia si debbano trarre delle opportunità ma anche delle nuove sfide - prosegue Bond, che si rivolge direttamente al governatore Zaia -. Caro presidente, nel prossimo bilancio di previsione la giunta regionale dovrà essere in grado di reperire risorse sufficienti sia per l’istituzione di un fondo cospicuo per la manutenzione della rete viaria ordinaria sia per seri investimenti sulle strade e sulle rotaie.”
“In questi tre anni e mezzo di tua amministrazione abbiamo costruito e inaugurato opere iniziate nella passata legislatura, ora tutti assieme senza bandierine politiche dobbiamo cominciare a pensare al futuro anche se è tardi” - prosegue il capogruppo del Popolo della Libertà, che sottolinea anche come “due milioni a Veneto Strade per la viabilità ordinaria non siano solo una bestemmia amministrativa ma anche un fatto grave, al quale, prima o poi, qualche cittadino potrebbe aggrapparsi per invocare giustizia di fronte a una possibile disgrazia.”
“Spero non sia già iniziata la campagna elettorale, perché di solito le campagne lunghe portano feriti - conclude Dario Bond -. Lavoriamo coinvolgendo tutti, maggioranza e minoranza, in un disegno strategico di infrastrutture per il Veneto, progetti che ci hanno sempre dato grandi soddisfazioni sia a livello nazionale che internazionale.”
E intanto il viadotto sull'Astico della SPV conquista un insolito primato: quello di unire due Comuni (Sarcedo e Breganze) e di dividere una maggioranza.
Per carità: per il momento sono solo schermaglie. Ma se il buongiorno si vede dal mattino...
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