Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 07-11-2012
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“Ancora una volta gli Stati Uniti ci danno lezioni di democrazia: la sera dopo il voto gli Usa hanno il nuovo Presidente, che fin da subito potrà prendere decisioni ed essere operativo. Per Italia invece Lega, Pdl e Udc vogliono l'ingovernabilità, e modificano la legge elettorale a loro uso e consumo.”
La bassanese Rosanna Filippin, segretario regionale del Partito Democratico, commenta così - interpretandola in chiave nazionale - la vittoria del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, rieletto la scorsa notte alla Casa Bianca con un netto margine di “grandi elettori” sullo sfidante repubblicano Mitt Romney.
“Barack Obama - dichiara ancora Filippin - viene rieletto presidente degli Stati Uniti con una larghissima maggioranza tra i grandi elettori e vincendo anche il voto popolare: le sue ricette per affrontare la crisi economica in maniera concreta e seria, ponendo al centro dell'agenda il lavoro reale senza dimenticare le fasce più deboli sono state capite e apprezzate dagli americani. Un'agenda democratica che funziona e che lo rende l'unico leader occidentale rieletto durante questa grave crisi economica. Per l'Europa si tratta di una bella notizia; Obama continuerà ad essere un leader aperto al mondo, ha gestito con responsabilità uno scenario internazionale in continua evoluzione lavorando attivamente per la pace e il dialogo.”
Il segretario regionale del Partito Democratico Rosanna Filippin: "Ancora una volta gli Stati Uniti ci danno lezioni di democrazia" (foto: archivio Bassanonet)
“Invece di prendere esempio dalla democrazia americana, che determina con chiarezza il vincitore della competizione assegnandogli subito doveri e responsabilità - afferma il segretario del Pd veneto -, in Italia il centrodestra e anche l'Udc vogliono sortire l'effetto contrario: le modifiche apportate ieri in Commissione Affari costituzionali al Senato portano il nostro Paese verso l'ingovernabilità e il caos. Si tratta di un fatto gravissimo, perché in tempi in cui il mondo chiede alla politica velocità di decisioni e rapidità di scelte Pdl, Lega e Udc puntano a replicare la situazione greca anche in Italia: governi che si formano dopo il voto, tradendo le indicazioni date dai cittadini.”
“Dov'è il Pdl - conclude Rosanna Filippin - che tanto invocava il maggioritario e il Presidenzialismo? E la Lega che non perde occasione di dire che bisogna ascoltare i cittadini? Mentre l'America sceglie in modo chiaro un leader che indica una strada di progresso e futuro, l'Italia sceglie di tornare ad un passato poco nobile e poco attuale.”