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"Far morire di punto in bianco una sede di tribunale come quella di Bassano del Grappa è un grave errore in un momento di crisi come questo!"
Lo afferma il consigliere regionale e presidente della commissione bilancio Costantino Toniolo (Pdl), che si schiera con i difensori di Tribunale e Procura della Repubblica della città del Grappa. "E' una sede in cui da più di un secolo si amministra la giustizia in modo virtuoso", prosegue Toniolo; "accorpare la circoscrizione bassanese a Vicenza significherebbe peggiorare il servizio in modo eclatante". Uno dei dati riportati da più fonti in questi giorni è quello della media della durata di una causa civile: a Bassano circa 3 anni; a Vicenza sui 6 anni!
"Ricordiamo inoltre che l'area della Pedemontana Veneta di cui il Bassanese è parte integrante - spiega Toniolo - rappresenta un territorio che è cresciuto molto negli ultimi quarant'anni sia dal punto di vista demografico sia economico rispetto al resto del Veneto. Per questo motivo stanno per essere costruite delle infrastrutture importanti come la Superstrada Pedemontana Veneta e si stanno progettando la nuova Valsugana e la prosecuzione della A31 Valdastico verso Nord!"
"In poche parole - conclude Toniolo - ritengo che togliere il tribunale a e la procura della Repubblica a Bassano sia un atto che vada contro l'interesse economico generale e il bene comune (tra l'altro si sono già spesi 12 milioni di euro per la nuova sede): per questo ho deciso di dare man forte a coloro, in particolare alle categorie economiche, che sostengono il mantenimento di tale sede!"
Sul caso interviene anche la senatrice Maria Elisabetta Casellati (Pdl), già sottosegretario alla giustizia del Governo Berlusconi. “La verità è che abbiamo fatto il possibile per salvare Bassano, ma purtroppo l’attuale Esecutivo non ha voluto sentire ragioni.”
E’ la stessa Casellati a ricordare come in Commissione Giustizia la “peculiarità bassanese” sia stata fatta valere più volte: “Attorno a Bassano gravitano 20 mila imprese che hanno bisogno di risposte rapide, senza contare che si tratta di un territorio esteso dove insistono anche delle Comunità montane”.
Casellati è l’autrice dell’operazione che in un primo momento aveva inserito esplicitamente il tribunale di Bassano tra le strutture da salvare: “Ma il ministro Severino - allarga le braccia Casellati - non ha ammesso eccezioni.”
Casellati definisce poi “caso da Striscia la notizia” la vicenda del nuovo tribunale che doveva accogliere i nuovi uffici giudiziari e costato alla collettività 12 milioni di euro: “E’ una storia paradossale. Ci troviamo di fronte a un immobile nuovo di zecca che sarà difficilissimo da ricollocare sul mercato immobiliare soprattutto in un momento come questo di depressione.”
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