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Giardini Parolini, ritorno al futuro
Riflettori sullo storico giardino botanico che il 14 e 15 aprile ospiterà “Di Rara Pianta”, evento alla riscoperta del suo patrimonio. Obiettivo: “far rivivere il Giardino come 150 anni fa”. Con l'inaugurazione delle serre, restaurate da SIS
Pubblicato il 03-04-2012
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“Non sarà “Parolini in fiore”, ma il tentativo di far rivivere il giardino come 150 anni fa”. Giuseppe Busnardo, naturalista e botanico, socio del Rotary Club Bassano del Grappa Castelli, sintetizza con queste parole il vero significato di “Di rara pianta”: la manifestazione che sabato 14 e domenica 15 aprile trasformerà il Giardino Parolini, storico polmone verde nel cuore di Bassano, in un vero e proprio festival della natura.
Due giorni di appuntamenti all'interno di quello che fu il “grande ornamento cittadino”, dichiarato Monumento Nazionale ai primi del '900, che gli organizzatori dell'evento - Comune di Bassano del Grappa, Rotary Club Bassano Castelli, Associazione Flora Café e SIS Spa - propongono allo scopo di “creare una grande occasione di incontro per riportare cittadini e appassionati in questo giardino per apprezzarne le bellezze e la sua storia”.
Non un evento occasionale - sottolinea il sindaco Stefano Cimatti alla conferenza stampa di presentazione -, ma un'importante tappa del percorso di riappropriazione dell'artico giardino botanico creato da Alberto Parolini da parte della città, secondo una “filosofia dei piccoli passi” che punta al recupero complessivo dell'area nonostante le ristrettezze di bilancio.
Il prof. Giuseppe Busnardo mostra in anteprima la riproduzione del dipinto della figlia di Alberto Parolini che raffigura il Giardino alle sue origini (foto Alessandro Tich)
“E' una filosofia - rimarca l'assessore ai Lavori Pubblici Dario Bernardi - che intende restituire i Giardini Parolini ai bassanesi e ai visitatori. Il primo piccolo passo è stato quello di tenerli sempre aperti, segno della coscienza di voler recuperare questo bene. Col prof. Giuseppe Busnardo è nata quindi una collaborazione progettuale per lanciare alla città un progetto ambizioso, da proporre nel centro storico e all'interno di una politica del verde.”
“Abbiamo stanziato 150mila euro - prosegue Bernardi - per interventi di messa in sicurezza del patrimonio botanico, e deciso l'affidamento totale a SIS della manutenzione ordinaria. E' inoltre previsto il recupero delle Case Parolini, grazie a un finanziamento di 800mila euro della Fondazione Cariverona. Diventeranno un centro dedicato ai giardini storici con laboratori, aule didattiche e una piccola biblioteca.”
La novità di queste ore riguarda però le serre interne del giardino che SIS Spa - in occasione del 35° anniversario di fondazione - ha completamente restaurato, collocandovi le piantine destinate ad abbellire le aiuole pubbliche e alla piantumazione di essenze arboree nelle vie cittadine. Il rifacimento delle serre sarà inaugurato domenica 15 aprile alle 17, all'interno del programma di “Di Rara Pianta”.
“La manifestazione - spiega il presidente del Rotary Club Bassano Castelli Gianni Tasca - rientra in un service del nostro club dedicato ai Giardini, che prevede anche la mappatura delle piante per verificare la stabilità e lo stato di salute degli alberi.”
Alla kermesse naturalistica del 14 e 15 aprile - ingresso libero dalle 9 alle 19, cani al guinzaglio e “servizio carriole” previsto all'ingresso - ce ne sarà davvero per tutti i gusti: una mostra-mercato di 18 vivaisti selezionati da tutta Italia che proporranno un repertorio di piante di alto livello; alcune mostre sulla storia del Giardino e sugli attuali itinerari didattici; visite guidate; giochi didattici e “caccia all'albero”; una non-stop musicale nella quale si alterneranno sul palco 9 gruppi bassanesi; un incontro-scambio di piante e semi per amatori; una rievocazione storica su Alberto Parolini curata dalla Pro Bassano e altri intrattenimenti, compreso un servizio di ristorazione veloce con prodotti del territorio.
E non manca anche l'“esclusiva”: l'evento bassanese si avvale infatti del prestigioso patrocinio dell'Orto Botanico di Padova, patrimonio mondiale dell'Unesco, che presterà in via eccezionale alcune rare e antiche piante in vaso - che saranno esposte nella mostra “C'erano una volta” -, scelte tra quelle che un tempo ornavano e costituivano l'attrazione del giardino di Alberto Parolini.
Le “chicche” non finiscono qui: sempre domenica pomeriggio saranno messe a dimora alcune conifere un tempo presenti nel Giardino e saranno consegnati dei riconoscimenti agli eredi Favaretti-Parolini e agli eredi dei giardinieri storici del passato (Parisotto nel 1800 e Carletti nel 1900).
Per l'occasione sarà anche distribuito un gadget speciale, a offerta libera: una riproduzione di un dipinto della figlia di Alberto Parolini che raffigura lo storico giardino botanico com'era alle origini.
“Vogliamo che il Giardino ritorni ad essere come lo vediamo qui” - afferma Giuseppe Busnardo mentre mostra in anteprima la preziosa immagine.
Per i Giardini Parolini, nonostante le ferite urbanistiche del passato, si prospetta dunque un ritorno al futuro: non è una missione facile, ma c'è chi ci crede con passione e convinzione.
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