Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 17-03-2012
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“Che schifo! Vi piacerebbe se tu uscendo da scuola pestassi la cacca di un cane? Non si deve lasciare mai i cani far la cacca in luoghi pubblici.”
La frase, scritta su un foglio A4 con pennarelli marroni e accompagnata da un disegno che riproduce l'oggetto del messaggio, è attaccata sul tronco di uno degli alberi delle aiuole all'uscita della scuola elementare Mazzini di Bassano del Grappa.
Poco più in là, sempre sull'erba degli spazi verdi di Piazzale Trento di fronte all'uscita della scuola primaria, un altro disegno appoggiato ad un ramo riproduce una cacca barrata con la “X”. Dello stesso tono un altro foglio disegnato a pochi metri di distanza: “I cani non devono fare la cacca in questo giardino”.
Uno dei "cartelli di protesta" disegnati dagli alunni (foto Alessandro Tich)
Un quarto disegno dai tratti infantili, collocato su un altro albero, ci avvisa: “Fateci giocare senza cacca”. Mentre tre bambini sorridenti, disegnati con dei cartelli in mano sopra un prato verde con una macchia marrone, ci avvertono: “Qui ci giochiamo noi!!!”.
Sono le immagini - che potete vedere nella galleria fotografica correlata a questo articolo - della singolare “manifestazione di protesta” messa in atto in questi giorni all'esterno dell'elementare del I° Circolo di Bassano.
Gli alunni della scuola, seguiti da qualche lungimirante maestra, segnalano in questo modo ai cittadini di passaggio il problema dello scarso rispetto del verde pubblico da parte di quei proprietari di cani - e non sono certamente pochi - che scambiano il prato del piazzale in un gabinetto per animali, senza preoccuparsi di rimuovere le deiezioni come impongono i regolamenti e la buona educazione.
E' un piccolo ma significativo esempio di educazione civica di cui ci siamo accorti con ammirata sorpresa e che segnaliamo a nostra volta sul nostro portale: ricordarci le buone maniere e il rispetto dei luoghi pubblici non fa mai male e a darci una lezione, questa volta, sono gli scolari.