Ultimora
9 Dec 2025 19:18
Stefani si dimette da deputato, "evviva il Veneto"
9 Dec 2025 18:10
Inaugurato l'ampliamento del Parco San Giuliano a Mestre
9 Dec 2025 17:48
Il Natale di Emergency, a Venezia regali solidali alla Giudecca
9 Dec 2025 17:17
Federica Pellegrini in ospedale con la figlia 'convulsioni febbrili'
10 Dec 2025 09:42
Ombre su Oliver Sacks, 'abbellì i suoi casi clinici'
10 Dec 2025 09:44
Elodie annuncia a sorpresa il tour Elodie Show 2027
9 Dec 2025 18:52
MasterChef riaccende i fornelli, dall'11 dicembre la nuova edizione
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Un uomo Tranquillo
La meritata consegna del "Premio Cultura Città di Bassano" al prof. Tranquillo Bertamini, storico preside del Brocchi e illuminato innovatore scolastico
Pubblicato il 19-01-2012
Visto 5.980 volte
Un uomo Tranquillo. L’età anagrafica è ormai avanzata, ma la prontezza di spirito e la lucidità mentale sono quelle di sempre. Il professor Tranquillo Bertamini, storico preside - dal 1967 al 1988 - del Liceo Ginnasio Brocchi e riconosciuto innovatore scolastico, riceve dal sindaco Cimatti l’ambita statuina del “Premio Cultura Città di Bassano” 2012 e dal vicesindaco Ferraro la pergamena che riporta la motivazione del riconoscimento: “Per l’alto indirizzo morale della sua vita e della sua carriera di insegnante al servizio di una didattica democratica e di una formazione che sapesse coniugare l’alta qualità con condizioni scolastiche aperte e motivanti per i giovani studenti.”
E’ il momento clou della lunga cerimonia che in Sala Jacopo da Ponte celebra l’immancabile rito civico della più grande e sentita festa della città.
“Ringrazio gli insegnanti che hanno fatto corpo con me” - esordisce il premiato, che ricorda il grande contributo dei docenti, nei suoi vent’anni di presidenza del Brocchi, nel favorire la trasformazione, divenuta poi patrimonio della scuola italiana, “dell’insegnamento in un laboratorio di classe”.
La consegna del "Premio Cultura" 2012 al prof. Tranquillo Bertamini
Un’innovazione - rivoluzionaria per l’epoca - che grazie alle intuizioni del preside tramutò una scuola “selettiva e classicheggiante” in un luogo di sperimentazione, con l’istituzione “di un biennio orientante, adatto alla formazione di un ragazzo preadolescente” e di un successivo triennio, suddiviso in nuovi e diversificati indirizzi: classico, linguistico moderno, scientifico, pedagogico-sociale.
“Le insegnanti di lingue avevano già visto queste novità all’estero, e mi hanno molto aiutato - confida l’ex preside -. La scuola veniva così concepita non come un insegnamento rigido, ma come una serie di problemi da risolvere. La classe diventava un gruppo di lavoro guidato dal docente, e non più solamente un uditorio. In questo modo lo studente sviluppava la sua maturità. Maturità è saper fare cultura da sé. Questo è molto importante per il prosieguo degli studi, e gli studenti del Brocchi, una volta andati all’università, lo hanno dimostrato.”
Parola di Tranquillo Bertamini, anziano precursore dei tempi, “forever young” nello spirito e nel cuore.
Il 10 dicembre
- 10-12-2024Obstinate Contra
- 10-12-2023ChatGPTich
- 10-12-2022La sostenibile leggerezza dell’essere
- 10-12-2022Se ne va il Pater familias
- 10-12-2021Testa e Croce
- 10-12-2021Violenza fuori servizio
- 10-12-2020La scomMesa
- 10-12-2020Impegno per Zonta
- 10-12-2020La meglio gioventù
- 10-12-2019Andiamo a rotoli
- 10-12-2015Cosa non c'è in cartellone
- 10-12-2014Cassola Police
- 10-12-2013Pedemontana a tutti i costi
- 10-12-2013Data di scadenza
- 10-12-2013Tarallucci al veleno
- 10-12-2012M5S, candidati sotto l'albero
- 10-12-2010Vin brulè con l'alcoltest
- 10-12-2010Perché il PD predica bene e razzola male
Più visti
Politica
14-11-2025
Andrea Nardin: “Mi propongo non per quello che prometto ma per quello che ho fatto”
Visto 20.549 volte
Politica
19-11-2025
Roberto Ciambetti: “La mia esperienza per il Veneto di domani”
Visto 19.633 volte



