Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Il "Tich" nervoso

Penne all'arrabbiata

Siamo proprio sicuri che al giorno d'oggi Bassano sia “la città alpina per eccellenza”? Considerazioni a ruota libera su una forzatura retorica dura a morire

Pubblicato il 20-12-2014
Visto 6.642 volte

So di addentrarmi in un campo minato e di toccare quello che, a Bassano, è praticamente intoccabile. Perché voglio parlare di alpini, e non secondo la retorica vigente. Sono necessarie, tuttavia, tre premesse.
Premessa numero 1: non sono antimilitarista, né tantomeno pacifista. Nel senso che ritengo la pace un valore universale che andrebbe semmai sbandierato, con striscioni e manifestazioni, contro tutte le guerre del pianeta e non solo in occasione di conflitti selezionati.
Premessa numero 2: nutro una stima assoluta nei confronti dell'ANA Montegrappa di Bassano, che è una delle sezioni alpine storicamente più importanti e più numerose d'Italia. Ho riportato più volte delle azioni e dei progetti di solidarietà realizzati dalle nostre penne nere, che sono un concreto esempio di un'Italia che sa rimboccarsi le maniche, e in quanto tale funziona. Ho partecipato, come cronista, a diverse Adunate Nazionali degli Alpini, delle quali conservo ricordi indelebili. E sono orgoglioso - come ebbi già a scrivere in tempi non sospetti - di essere stato un amico, perché lui mi riteneva tale, del presidentissimo Bortolo Busnardo, una delle personalità più straordinarie - se non la più straordinaria - che ho conosciuto in tanti anni di attività giornalistica a Bassano.

Foto Dario Vanin - archivio Bassanonet

Premessa numero 3: il legame storico di Bassano e della sua caserma con le truppe alpine è un dato di fatto e ho un senso di profondo rispetto nei confronti di chi ha fatto l'alpino sotto la naja e anche dopo decenni viene o ritorna a visitare la nostra città, con regolare cappello con la penna nera in testa e immancabile visita al Ponte, perpetuando un rituale che appartiene a una radicata tradizione.
Ciò predetto, devo però a questo punto vestire i panni dell'avvocato del diavolo. Perché se è vero che la presenza in città di un'associazione così benemerita - per usare le parole di un noto slogan pubblicitario - non ha prezzo, è altrettanto vero a mio modo di vedere che la cosiddetta “alpinità” (parola frequentemente e ripetutamente usata da un nostro assessore regionale) di Bassano è stata, e non da oggi, fin troppo amplificata e enfatizzata rispetto alla reale e attuale rappresentatività delle penne nere nel tessuto cittadino.
Ci siamo sempre sentiti dire, in discorsi di rito nelle occasioni pubbliche, che Bassano è “la città alpina per eccellenza”. Ma siamo sicuri che sia proprio così? Fermo restando il ruolo importante avuto nel secolo scorso dalle penne nere nelle dinamiche nella comunità e dell'economia bassanese, compreso il supporto alla ricostruzione del Ponte che da allora porta anche il loro nome, non mi sembra che nei tempi attuali si possa dire altrettanto.
Quella della seconda metà del '900 era un'altra Italia: l'esercito era un'istituzione consolidata e il servizio militare obbligatorio. Oggi, in questo Paese ancora alla deriva, le priorità e le sensibilità sono ben altre.
Al punto da far correre un serio rischio di disinteresse - al di là delle associazioni combattentistiche e d'arma, e delle iniziative “obbligate” che saranno rivolte soprattutto alle scuole - per lo stesso imminente e tanto annunciato Centenario della Prima Guerra Mondiale.
E a proposito di scuole: quanto i nostri “bocia” del Terzo Millennio, a cui dovremmo lasciare una città e una società migliore di come l'abbiamo trovata noi, sono coscienti di appartenere a una comunità che secondo il pensiero corrente ha nell'“alpinità” un suo valore fondante?
E' una domanda retorica, e cioè con risposta incorporata.
Eppure l'enfatizzazione di “Bassano alpina” è dura a morire. Una consacrazione della tradizione scarpona, sovrapposta alla stessa identità cittadina, che negli ultimi mesi - nella scoordinata corsa generale alle iniziative di ogni genere per la raccolta fondi per “salvare il Ponte di Bassano” - si è ulteriormente rinfocolata, col sostegno dei media saliti sul carro della solidarietà per il monumento palladiano. Sembra quasi che senza gli alpini - ovvero la benemerita associazione degli alpini in congedo - il malandato Ponte, che necessita di una cura da cavallo, corra il pericolo di essere lasciato a sé stesso: onore al merito, ma è una chiave di lettura che sa di anacronistico.
E allora? E allora, come sempre, la verità sta nel mezzo.
E' quindi giusto e sacrosanto conservare la storia, la memoria e - perché no? - anche il mito delle penne nere a Bassano: il futuro Museo degli Alpini previsto nei piani della Regione nell'ex Palazzina Comando della Caserma Montegrappa - in base agli accordi col Demanio - servirà egregiamente allo scopo, e il Ponte degli Alpini, da solo, agli occhi dei turisti farà tutto il resto. Ma non venitemi più a dire che Bassano “è la città alpina per eccellenza”: sarebbe, oggi come oggi, un'ideologica forzatura.

Più visti

1

Elezioni Regionali 2025

13-09-2025

Onda Civic

Visto 13.060 volte

2

Attualità

11-09-2025

La resa dei conti

Visto 9.740 volte

3

Attualità

12-09-2025

I Ragazzi del 15-18

Visto 9.544 volte

4

Cronaca

15-09-2025

Avviso sindacale

Visto 8.878 volte

5

Attualità

15-09-2025

Insalata di polpo

Visto 8.062 volte

6

Attualità

16-09-2025

Syncro System: 65 anni di storia e innovazione

Visto 5.024 volte

7

Elezioni Regionali 2025

16-09-2025

Tutti i rinvii del presidente

Visto 4.997 volte

8

Attualità

16-09-2025

Un bel taser non fu mai scritto

Visto 4.929 volte

9

Interviste

13-09-2025

Adolescenza: un'età fragile, a volte interrotta

Visto 3.775 volte

10

Teatro

14-09-2025

In scena Bestiario idrico, di Marco Paolini

Visto 3.676 volte

1

Politica

19-08-2025

Scuola di polizzia

Visto 14.240 volte

2

Elezioni Regionali 2025

13-09-2025

Onda Civic

Visto 13.060 volte

3

Attualità

10-09-2025

No Other Nove

Visto 13.040 volte

4

Attualità

22-08-2025

Odore di rivolta

Visto 11.908 volte

5

Politica

04-09-2025

Fratelli d’Itaser

Visto 11.123 volte

6

Politica

23-08-2025

Non ci resta che taser

Visto 11.096 volte

7

Attualità

21-08-2025

Il nostro tempo libero: fatto in serie?

Visto 11.069 volte

8

Politica

29-08-2025

Fuga di Gaz

Visto 10.983 volte

9

Attualità

08-09-2025

Cristo si è fermato a Pove

Visto 10.831 volte

10

Politica

03-09-2025

Se il progetto non Thiene

Visto 10.791 volte

Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente

4-11-18 Settembre 2025

3 appuntamenti in sala Martinovich a Bassano per parlare di Serie TV, Intelligenza Artificiale e dinamiche giovanili