Ultimora
30 Mar 2023 18:22
L'energia della luce di Bacci alla Guggenheim di Venezia
30 Mar 2023 15:02
Castelli e ville del Veneto, come fare vacanza nella storia
30 Mar 2023 13:45
Paziente ubriaco ferisce infermiera all'ospedale di Vicenza
30 Mar 2023 13:43
Ue, 'lavori sugli stadi non erano nel progetto iniziale'
30 Mar 2023 13:32
Intesa Veneto-Viminale per un numero di emergenza unico
30 Mar 2023 12:15
Accoltella la moglie e fugge, ricercato nel Veronese
30 Mar 2023 19:52
Navi e aerei militari per svuotare Lampedusa, più Centri di permanenza per il rimpatrio
30 Mar 2023 19:34
Strega Europeo, Carrere 'V13 condivide forti emozioni'
30 Mar 2023 19:34
Leoluca Orlando e Palermo raccontati Come in un sogno
30 Mar 2023 19:35
Madeline Miller sul canale Tik Tok del Salone del Libro
30 Mar 2023 19:34
Allo Strega è record di donne, 8 autrici nella dozzina
30 Mar 2023 19:45
Superbonus: la Camera conferma la fiducia al governo, 185 sì
Luigi Marcadella
Giornalista
Bassanonet.it
Il futuro della termomeccanica
La Fim-Cisl si dà appuntamento a Bassano per discutere di occupazione e transizione
Pubblicato il 04-04-2022
Visto 4.459 volte
Bassano diventa per un giorno la capitale sindacale della termomeccanica. Questo giovedì, ai piedi del Grappa, i vertici al gran completo della Fim-Cisl apriranno ufficialmente il dibattito sul futuro della termomeccanica nazionale. Il punto di analisi del sindacato sarà incentrato soprattutto sulle dinamiche occupazionali in vista dei grandi cambiamenti tecnologici, e geopolitici ci aggiungiamo noi, a cui andrà inevitabilmente incontro il settore nei prossimi anni.
«Gli obiettivi per la diminuzione delle emissioni nocive cambieranno profondamente i metodi di alimentazione delle macchine per il riscaldamento ed il raffrescamento degli ambienti domestici, industriali e commerciali», spiega in anteprima per Bassanonet, Adriano Poli, bassanese doc, da pochi mesi alla guida del Fim-Cisl di Verona. La giornata bassanese servirà per rilanciare la grande attenzione della Cisl verso un “mondo”, quello della termomeccanica italiana, che è ancora in grado di competere ai massimi livelli nel mondo ma che contemporaneamente vede comunque all’orizzonte grandi incognite per la stabilità occupazionale dei suoi 40 mila lavoratori.

Adriano Poli (Fim-Cisl)
«Non possiamo più prendere tempo, l’industria cambierà profondamente nei prossimi anni. Non possiamo però evitare di analizzare in anticipo le ricadute che si riverseranno sull’occupazione delle aziende metalmeccaniche. Anche il sindacato è pienamente consapevole che dovrà mettersi in gioco per accompagnare la transizione verso le tecnologie “pulite”».
L’hotel Glamour, sede del convegno cislino, vedrà oltre alla presenza del segretario nazionale Fim-Cisl Valerio D’Alò, ben trenta sindacalisti provenienti da sei regioni (Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Marche, Friuli e Veneto ovviamente). Finiti i lavori, la giornata di approfondimento sul futuro della termomeccanica proseguirà con una visita allo stabilimento della Baxi. Il colosso di via Trozzetti è infatti una delle aziende leader nel settore delle caldaie domestiche, addirittura il più grande sito europeo per la produzione di prodotti per il riscaldamento. «La maggior parte delle emissioni arriva proprio dalle abitazioni e dagli esercizi commerciali (31% da caldaie, condizionatori ed elettrodomestici), con l’industria al 30% ed i trasporti al 29%.
Ne consegue che il settore termomeccanico sarà giocoforza coinvolto da questo processo di trasformazione. I produttori di caldaie e di condizionatori già oggi sono sottoposti ad adeguamenti radicali verso l’implementazione di sistemi ibridi. Nelle nuove costruzioni non sono più installabili impianti che prevedono la sola caldaia a condensazione, deve essere almeno abbinata ad una pompa di calore. Le aziende stanno sviluppando con i propri centri di ricerca nuove tecnologie, la caldaia domestica ad idrogeno, per esempio, è stata progettata proprio qui a casa nostra», conclude Adriano Poli, sulla scorta della relazione che ha tenuto all’ultimo congresso della Fim-Cisl di Verona.
La concertazione termomeccanica non poteva che partire da Bassano.
Il 30 marzo
- 30-03-2022Pala a muro
- 30-03-2022Burrascom
- 30-03-2022Dirty Game
- 30-03-2021Vietato ai pensanti
- 30-03-2021Facciamo l'appello
- 30-03-2020Virus e chiacchiere
- 30-03-2019I puntini sulle Inco
- 30-03-2019Guido io
- 30-03-2018Vergogna nazionale
- 30-03-2018L'albero di Pasqua
- 30-03-2018Il rettangolo delle Bermude
- 30-03-2017Gardening Territoriale
- 30-03-2015Madonna Mara e Messer Marino
- 30-03-2014Risotto di Asparagi alla ZTL
- 30-03-2014L'Expo in Comune
- 30-03-2014Quattro per Nove
- 30-03-2012L'Ora della Terra: il “Grifone” spegne le luci
- 30-03-2012Emergenza idrica: il Consorzio di Bonifica al capezzale del Brenta
- 30-03-2012“Nun te regghe più” sbanca nel Vicentino
- 30-03-2011Lanzarin: “Bretella Ovest, basta riempirsi la bocca di belle parole”
- 30-03-2011Bitonci al contrattacco sulla Bretella Ovest
- 30-03-2011Nord, Sud, Ovest, Est
- 30-03-2009“Pronti al Via”