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La partecipazione femminile, una chance per il Paese
Luigi Marcadella
Giornalista
Bassanonet.it
Good news per giovani e occupazione. Anche le aziende vicentine cercano personale
Secondo Fòrema, società di formazione di Assindustria Venetocentro, nei prossimi 6 mesi il 70% delle imprese intervistate andrà a caccia di personale
Pubblicato il 19-06-2021
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Buone notizie per i giovani e per chi cerca lavoro: nei prossimi mesi le imprese vicentine andranno alla ricerca di personale.
E’ il risultato dell’ultimo studio di Fòrema, società di formazione di Assindustria Venetocentro. Lo ricerca è significativa anche per il nostro territorio bassanese: l’indagine, fatta nel mese di marzo su un campione di 213 aziende, si è concentrata prevalentemente sulle provincie di Padova (51%) e Vicenza (44%). Quasi metà del campione, rappresentato da numeri significativi, è fornito proprio dalla provincia vicentina dove sono importanti i distretti industriali dell’area vasta bassanese e pedemontana. Un altro dato della ricerca di Fòrema appare subito importante e potrebbe farci ben sperare anche nel medio termine: nella metà dei casi le nuove assunzioni sono dovute ad un aumento delle commesse avvenuto durante la pandemia, pertanto un’altra metà è dovuta altresì ad un incremento strutturale della produzione industriale. Sul fronte degli inquadramenti che andranno a proporsi anche qui il dato è da interpretare: il 34% dei nuovi contratti sarà a tempo indeterminato, crollano al 9% le assunzioni tramite agenzie interinali.
La ripartenza che, in questa fase estiva e di riapertura di ristoranti, bar e locali coinvolge soprattutto il settore della ristorazione, potrebbe dunque ridare fiato indistintamente a tutto il mercato del lavoro vicentino. Alla cronica mancanza di figure specializzate, dai tecnici informatici, ai periti, fino ai ricercatissimi saldatori e attrezzisti, potrebbe dunque unirsi anche una più generica offerta di lavoro delle nostre imprese. La ricerca, intitolata “Veneto 20.21 – Indagine sui fabbisogni professionali della imprese”, ha coinvolto imprese di ogni taglia, 10% grandi, 37% medie e 53% piccole.
Tra i settori di appartenenza quasi il 50% fa riferimento al metalmeccanico, il 20% appartiene all’ambito gomma-plastica-chimico, il resto ai settori commercio, grande distribuzione organizzata, edilizia, moda, sport, servizi, alimentare, cartiero e legno. Il dato centrale che emerge è chiaro: il 70% del campione intervistato (148 aziende) ha dichiarato un esplicito fabbisogno di nuovo personale, immediato o nei prossimi 6 mesi. Le percentuali crescono nei singoli settori: gomma/plastica e chimica 80%, metalmeccanica 78% e alimentare 76%. Interessante come sempre il dettaglio sui profili più ricercati: il 30% delle nuove assunzioni avverranno nei reparti produttivi, il 14% in area commerciale, il 12% in area tecnica, a seguire il resto sotto il 10% in ambito amministrazione, commerciale marketing, risorse umane, logistica, qualità e ricerca. L’indagine ha evidenziato una grande attenzione all’ambito “operations” (produzione, acquisti, logistica) che in totale pesa per il 44% sulla richiesta totale di personale.
Per quanto riguarda proprio le imprese metalmeccaniche, diffuse a macchia di leopardo in tutta la zona pedemontana, il 50% di inserimenti avverrà in area “operations”, 26% in ufficio tecnico e ricerca, 10% marketing e commerciale. Il 69% delle imprese dichiara di aver sperimentato difficoltà nel reperimento di alcune figure professionali per il proprio organico. Tra i profili introvabili per le aziende a caccia di personale vi sono al primo posto gli addetti alla produzione meccanica, macchine CNC, saldatori, carpentieri e simili (29%). A seguire tutto il resto, addetti marketing (9%), ingegneri (8%), tecnici (8%), programmatori (6%), impiegati (6%), manager (6%), manutentori (6%), progettisti (6%) e altri profili (16%).
Prossimamente, negli articoli a seguire, andremo a vedere da vicino anche un po’ di dati su salari e stipendi.
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