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Quando una serie è più efficace della realtà
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
“Wanted”: soluzioni per l'edilizia cercasi
L'impresa di costruzioni Sartori di Rosà perde in tre anni la metà del fatturato e offre una ricompensa a chi le consegna nuove commesse in edilizia. L'assessore Donazzan: “E' un settore che ha bisogno di certezza di investimenti e normativa”
Pubblicato il 06-02-2012
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La parola è sempre la stessa: “Wanted”. Ma è cambiata l'immagine, è cambiato lo spirito ed è cambiato soprattutto il messaggio: perché in poco più di dieci anni il mondo si è rovesciato.
Nel 1999 l'imprenditore Simone Sartori, amministratore dell'impresa di costruzioni Sartori di Rosà, aveva conquistato le prime pagine dei giornali affiggendo in giro un manifesto in cui - sotto la scritta “Wanted” e la foto di un lavoratore edile con il caschetto - offriva “una ricompensa di 500.000 lire a chiunque ci consegni muratori specializzati o qualificati, pronti a lavorare e volenterosi.”
Erano altri tempi, quando il settore dell'edilizia andava a gonfie vele e la manodopera non bastava a portare avanti tutti i lavori del portafoglio ordini.

L'assessore regionale Elena Donazzan, l'imprenditore edile Simone Sartori e l'on. Manuela Lanzarin con il manifesto "Wanted" per la ricerca di nuove commesse (foto Alessandro Tich)
Ora Sartori - nell'anno del Signore 2012 - ha riconquistato l'interesse dei giornali con il suo nuovo manifesto, che sotto la scritta “Wanted” e una foto delle Torri Gemelle offre “una ricompensa dell'1% sul valore della commessa a chiunque ci consegni un'opera edile da eseguire”.
Una nuova provocazione che fa di necessità virtù, di fronte alla crisi che continua a strozzare il comparto edile. “Negli ultimi tre anni - conferma l'imprenditore - la nostra azienda ha avuto un calo del fatturato superiore al 45%, e i primi segnali di quest'anno stanno peggiorando.”
L'interesse mediatico sulla nuova trovata del titolare d'azienda ha concentrato l'attenzione sui gravi problemi dell'edilizia: “il primo settore a fermarsi in tempo di crisi - afferma l'assessore regionale al Lavoro Elena Donazzan - e l'ultimo a ripartire.”
L'esponente della giunta veneta lo dichiara nel corso di una visita con conferenza stampa nella sede dell'impresa Sartori in via Domiziana alle porte della frazione di San Pietro, affiancata nell'occasione dalla parlamentare e sindaco di Rosà Manuela Lanzarin.
“L'edilizia oggi presenta tre importanti problematiche - spiega ancora Sartori -. La prima è la mancanza di una qualifica del settore edile, che soffre di scarsa qualità e di mancanza di regole. La seconda è che oggi i contratti pubblici di appalto vengono aggiudicati il 10-20% sottocosto. La terza sono i tempi della giustizia, troppo lunghi nella risoluzione dei contenziosi.”
“La provocazione “Wanted” - continua l'imprenditore rosatese - vuole sensibilizzare l'opinione pubblica, la politica e anche le associazioni di categoria, che non sono sempre presenti nel tutelare i nostri interessi. Ma è anche un'idea simpatica per ricercare nuove commesse e dare un po' di sorriso in mezzo a tanto pessimismo.”
Manuela Lanzarin, componente dell'VIII Commissione della Camera Lavori Pubblici, aggiunge che “il settore edile continua a essere un campo selvaggio”, che “servono regole fisse per chi vuole aprire un'impresa edile” e informa che il Parlamento ha in esame un disegno di legge, attualmente fermo al Senato, sulla disciplina all'accesso dell'attività di costruttore.
“La settimana scorsa - spiega ancora la deputata leghista - è stata presentata una nuova proposta di legge, prima firmataria l'on. Dal Lago, sulla semplificazione per le imprese edili. Bisognerà inoltre riscrivere un nuovo codice per gli appalti, per dare quella sicurezza normativa di cui c'è bisogno, e risolvere il nodo dei pagamenti alle imprese delle Pubbliche Amministrazioni.”
“L'edilizia - incalza Elena Donazzan - è un settore che ha bisogno di certezza di investimenti e normativa e di un quadro di riferimento stabile nella finanza pubblica e privata. Fino adesso non c'è stata l'incapacità di dare risposte, ma di dare soluzioni. Sono soluzioni complesse, ma che ci sono state indicate dagli operatori del sistema, dall'ANCE in particolare e da imprese come Sartori.”
“Dobbiamo mettere in campo tutti i correttivi necessari - puntualizza l'assessore regionale -. La Regione sosterrà i progetti di legge presentati in Parlamento, indipendentemente dal colore politico. Serve un miglioramento un riconoscimento dei crediti alle imprese, in collaborazione con il collega assessore regionale al Bilancio Ciambetti. E' necessario anche un miglioramento delle scelte della Regione in termini di appalti. Troppi appalti pubblici, in questi anni, si sono concentrati su troppo pochi soggetti. Siamo qui per invertire la rotta.”
“Wanted” e soprattutto urgenti, dunque, sono anche le soluzioni.
Lo richiede un comparto che, secondo i dati diffusi dallo stesso assessore regionale, in un solo anno - e cioè dal terzo trimestre 2010 al terzo trimestre 2011- ha registrato in Veneto la chiusura di 175 imprese e la perdita di oltre 5000 occupati.
L'ultimo, ma non meno importante nodo da sciogliere è quello dei tempi della giustizia. “L'impatto della giustizia, soprattutto civile, sull'economia - conclude Elena Donazzan - è devastante.”
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