Ultimora
29 Oct 2025 20:41
Serie A: Como-Verona 3-1
29 Oct 2025 17:39
Cortina intitola una piazza alle due Olimpiadi
29 Oct 2025 16:01
Il numero antiviolenza sul bus e vaporetti del gruppo Avm
29 Oct 2025 15:40
Il 4 novembre Fiano e Bernini all'università Ca' Foscari
29 Oct 2025 15:16
Il Papa scrive ad associazione 'belle le città che integrano'
29 Oct 2025 14:21
Al via i lavori di posa della fibra ottica FiberCop a Chiampo
29 Oct 2025 22:54
Serie A: Si sblocca la Juve, la Roma riaggancia il Napoli
29 Oct 2025 21:32
Sinner facile agli ottavi. Avanza anche Sonego che batte Musetti in rimonta nel derby italiano
29 Oct 2025 21:19
Elezioni nei Paesi Bassi, per gli exit poll i liberali di Jetten davanti a Wilders
29 Oct 2025 21:07
++ Exit poll Olanda, i liberali di Jetten davanti a Wilders ++
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Le Aure di Proust
Nella serata conclusiva di B.motion la compagnia Teatro Persona ha presentato a Bassano in anteprima il suo nuovo spettacolo ispirato alla Recherche di Marcel Proust
Pubblicato il 04-09-2011
Visto 2.991 volte
Aure, presentato al Teatro Remondini in apertura della serata finale di B.motion, ha proposto una Recherche evocata e silenziosa, i sette volumi di Proust addensati in un linguaggio dei segni parlato solo dai corpi e dalla luce.
La compagnia Teatro Persona ha ambientato la sua rappresentazione ispirata al capolavoro dello scrittore francese in una “stanza della memoria” estetizzante e onirica, la scena priva di mobilio – presenti solo una sedia, un tavolino, un libro e un lume, ciò che è sufficiente all’uomo per fermarsi a recuperare il tempo perduto attraverso la sua riscrittura – lo spazio reso un luogo/non luogo dove il tempo che scorre è quello mosso dalle figure che vi compaiono e dai loro ricordi. Le azioni dei personaggi, i protagonisti dell’opera anch’essi solo evocati e senza narrazione, nella performance sono proposte stilizzate, rese segno, gesto mimico, il tempo che le scandisce è quello irreale del sonno. Come accade nei dipinti le figure “vivono” quando sono colpite dalla luce, che qui è la luce della memoria. Alla ricerca del tempo perduto è reso in questa interpretazione un lavoro pittorico, le Aure sono quelle lasciate impresse sulla tela dagli archi di pennellata delle vite raccontate: tracce colorate o nere, lievi o impetuose. Tutte insieme, e interpretate, vogliono simboleggiare alcuni temi che percorrono l’opera, amore e desiderio di possesso, solitudine e ossessione, slancio e rinuncia. Alla fine non si ottiene un disegno, perché le aure sono evanescenti e necessitano di una lettura, quindi di un veicolo che dia loro una forma che è comunque quello della parola. Proust nella Recherche ne ha usate tante, ha affidato all’arte, alla musica, solo l’indicibile, e così facendo anche questo l’ha detto, e scritto. Lo spettacolo rinuncia alla parola, affida solo al fascino della suggestione il compito di narrare, e l’effetto che ottiene è che lo sguardo dello spettatore si distoglie presto dai movimenti che animano la scena per andare a raggiungere quel libro inerte aperto sul tavolino, è lui il vero protagonista e si ha solo voglia di sentirlo parlare.
Il 30 ottobre
- 30-10-2024Azione e Reazione
- 30-10-2024Un salto nel vuoto
- 30-10-2024Zaioween
- 30-10-2020Piazza Libertà
- 30-10-2020Poveri noi
- 30-10-2019Tenore di vita
- 30-10-2018Barcollo ma non mollo
- 30-10-2017La tela di Penelope
- 30-10-2017Valbrenta United
- 30-10-2014Scelta di Campus
- 30-10-2013BassaNo Slot
- 30-10-2013Anziana picchiata dalla badante. Donazzan: “Anziani, chi li maltratta merita ogni male.”
- 30-10-2010La raccolta... indifferenziata
- 30-10-2010“Chiuso per usura”
- 30-10-2010Donazzan: “L'esame per i notai va regionalizzato”
- 30-10-2009Centri commerciali e nuova viabilità
- 30-10-2009"La crisi? E' appena iniziata"
Più visti
Attualità
21-10-2025
Syncro System celebra 65 anni di attività con una giornata di festa
Visto 11.525 volte


